Lo studio del saggio storico Lo spazio del silenzio di Giovanna Paolin e delle testimonianze della monaca Arcangela Tarabotti (1604-1652), hanno rappresentato per Marta Cuscunà – versatile artista corregionale – il punto di partenza per proseguire nel progetto sulle “Resistenze femminili in Italia”. Progetto che ha avuto una fase iniziale in È bello vivere liberi e prosegue con La semplicità ingannata, uno spettacolo che armonizza temi acutamente sviscerati e umorismo, teatro d’attore di grande energia e tecniche di figura. La recitazione di Marta Cuscunà è infatti “totale” e coinvolgente e – sul piano della tecnica – sorprendente per la pulizia e la velocità dei passaggi fra ruoli diversi, e dalla funzione di attrice a quella di animatrice. La accompagnano infatti in scena soltanto alcune “pupazze” mosse da lei stessa. Il suo racconto evoca il passato per farci riflettere sul presente: parte quindi dal Cinquecento e ci indica come la nascita di una figlia femmina fosse allora sinonimo di perdita economica (la dote). Per rimediare a esborsi eccessivi si ricorse alla monacazione forzata delle fanciulle. Al convento Santa Chiara di Udine accadde allora qualcosa di unico e coraggioso: le clarisse resero il loro convento un’alternativa, uno spazio di contestazione, di libertà di pensiero, con un fervore culturale impensabile per l’universo femminile dell’epoca, un universo escluso dalla sfera politica, sociale e da ogni decisione esistenziale…In un periodo in cui la figura femminile è molto controversa, c’è bisogno di conoscere tali “resistenze”: come dice l’attrice, per avere la possibilità di farsi “coro” e cambiare il destino collettivo di generazioni di donne.
Marta Cuscunà fa parte del progetto Fies Factory. Sergio Staino ha scelto La semplicità ingannata per inaugurare la mostra Sacrosante Risate a Firenze! la mostra di vignette di satira religiosa che schiera il meglio degli artisti italiani: Staino, Altan, Vauro, Bucchi, Ellekappa, Makkox, solo per citarne alcuni, curata dall’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti.Martedì 8 aprile al termine dello spettacolo, sempre al Teatro miela, si terrà un incontro con Marta Cuscunà e la professoressa Giovanna Paolin autrice del libro Lo spazio del silenzio. Monacazioni forzate, clausura e proposte di vita religiosa femminile nell’età moderna che ha ispirato lo spettacolo stesso. L’intento dell’incontro è di offrire al pubblico la possibilità di mettere a confronto le verità storiche (molte) e le licenze poetiche (poche) presenti nel testo teatrale. La semplicità ingannata va in scena in abbonamento per il cartellone altripercorsi del Teatro Stabile regionale, l’8 e il 9 aprile al Teatro Miela, con inizio alle ore 21. È l’ultimo appuntamento con la stagione altripercorsi del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, al Teatro Miela, frutto della sinergia che ha legato le due istituzioni teatrali nel corso della stagione 2013-2014.
La semplicità ingannata di e con Marta Cuscunà è una co-produzione Centrale Fies e Operaestate Festival Veneto.