La giustizia a Pordenone, sotto l’aspetto delle strutture e degli organici, è stato il tema della conferenza stampa di questa mattina in municipio. Il presidente del tribunale Francesco Pedoja ha esordito dicendo che respinge l’idea che si addebitino alla Magistratura le inefficienze della Giustizia, sollecitando affinchè chi di dovere si attivi per fornire supporti organizzativi adeguati per far funzionare la giustizia. Dopo l’accorpamento a Pordenone della sede di Portogruaro si sono registrate diverse difficoltà: è aumentato il carico di lavoro, il personale amministrativo non è sufficiente, il personale giudicante è limitato, non ci sono spazi adeguati e non ultimo, si amministra la giustizia su due parti del territorio, in Veneto e in Friuli Venezia Giulia che è regione a statuto speciale, dove in alcune materie, ad esempio nel fallimentare, la legislazione è regolata in diversa maniera. Difficoltà si registrano anche negli organismi giudiziari; a Pordenone a fronte di un incremento di 96.000 utenti è stato assegnato solo un giudice. La speranza del presidente Pedoja è che dopo l’emanazione del decreto attuativo di mobilità fra gli enti pubblici. Una parte del personale sia assegnato agli uffici giudiziari. Il Presidente dell’Odine degli avvocati Giancarlo Zannier ha condiviso le preoccupazioni emerse, ribadendo che il cittadino deve avere una giustizia giusta, di qualità elevata e rapida, poiché quest’ultimo aspetto è un elemento che può concorrere ed accelerare la ripresa economica. A Trento e Bolzano una causa arriva a definizione nel giro di 4/5 mesi, a Pordenone in due anni, ed è già considerata virtuosa.
Particolarmente rilevante è la questione legata alla sede del Giudice di Pace, figura significativa destinata ad affrontare diverse materie di rilevanza giuridica minore ma comunque da dirimere . Il Comune l’aveva individuata presso la ex Biblioteca in Piazza della Motta, tuttavia per l’adeguamento strutturale sono necessari 450/500 mila euro risorse di cui il Comune non dispone, oltre ad essere limitato nelle proprie attività dal Patto di stabilità. L’assessore ai LL. PP. Flavio Moro in qualità di referente della Giunta Pedrotti per il patrimonio, ha ricordato che il Comune vanta un credito dal ministero della Giustizia di circa 2 milioni di euro solo negli ultimi due anni, Inoltre ha sollecitato la risoluzione della sede del Giudice di Pace, poiché non intende assolutamente lasciar andare in deperimento un edificio pubblico come l’ex Biblioteca.
Su queste tematiche, il sindaco Claudio Pedrotti di concerto con gli altri intervenuti, nel prossimo futuro intende organizzare un evento per rilanciare un dibattito pubblico in modo da coinvolgere e stimolare sulla questione la politica locale, quella regionale e la società civile.