A caldo appena saputo della sorte di Gheddafi il nostro premier ha commentato con un’allocuzione latina il suo intendimento: «Sic transit gloria mundi», la traduzione letterale di tale frase è “così passa la gloria del mondo”. Purtroppo nessun commentatore ha pesato le parole uscite dalla bocca del premiersperando che parlasse della caducità dei personaggi che scrivono la storia. Mi auguro che il suo sia stato solo uno sfogo del momento ed una sua irritazione personale per la perdita di un personaggio che si era manifestato come suo amico personale. Spero di essere l’unico stupido a non aver dato molto peso a quanto dichiarato dal Premier, ma rimane in me il dubbio di conoscere il pensiero di Berlusconi e capire se veramente conoscesse il significato della frase espressa. Perchè un satrapo che governa per oltre 40 anni un popolo facendo il bello ed il brutto tempo a seconda dei momenti di sua iniziativa non può certo considerasi un passaggio breve o di ” caducità ” limitata come vuole affermare la frase detta dal nostro statista. A me sembra un’ennesima caduta di stile. Comunque rimane il fatto che “la guerra ” non è finita come a caldo ha dichiarato. Anzi adesso si aprirà una fase molto delicata tra le varie tribù e le varie etnie per portare la nazione libica all’aurora di una vita democratica che tutti ci auspichiamo anche per un nuovo equilibrio nel Mediterraneo. Adesso gli scenari politici passano nelle stanze dei bottoni dei vincitori, – chissà perchè ora ne sono usciti allo scoperto tanti – e si attenderà la resa dei vinti. Ma purtroppo la storia insegna che gli unici veri vincitori saranno i proprietari del potere monetario e di tutta la speculazione che ne verrà attorno.
Enrico Liotti
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