A tre anni di distanza dall’apprezzato “Far Libe (Per Amore)”, si rinnova il sodalizio artistico del duo composto da Giovanna Carone (voce) e Mirko Signorile (pianoforte) con “Mirazh”, album pubblicato dall’etichetta pugliese Digressione Music. Rispetto ai due precedenti lavori, questo nuovo disco del farlibe duo presenta la struttura del concept, raccogliendo undici brani, più uno strumentale, liberamente ispirati a “Le Città Invisibili” di Italo Calvino ed a “Il Libro dei Viaggi” di Beniamino di Tudela. Dal punto di vista prettamente stilistico, la formula è quella già collaudata in studio come sul palco, con il pianoforte di Signorile a tessere eleganti trame sonore su cui si innesta il timbro intenso ed evocativo della voce della Carone. Il risultato è una meravigliosa raccolta di canzoni che si muovono attraverso sentieri inesplorati tra canzone d’autore e jazz, impreziosite dai testi di Marisa Romano e Luca Basso, nei quali la lingua yiddish incontra quella italiana, dando vita ad un sorprendente dialogo oltre ogni barriera culturale e linguistica. Lasciarsi rapire dalla forza immaginifica delle liriche offre all’ascoltatore la possibilità di immergersi in una realtà fantastica dove il tempo e lo spazio abituali perdono senso, ed in cui si intrecciano il peregrinare di un cartografo ebreo, e il viaggio avventuroso di Marco Polo in Oriente. Si compone, così, un itinerario di luoghi, sospesi tra realtà e fantasia, nei quali ritrovare quell’avvincente realismo fantastico che appartiene alle opere di Salgari, Verne e Melville. “Mirazh” è, insomma, un disco raffinatissimo nel quale un pianoforte ed una voce si incontrano per esplorare un universo letterario di pura magia. La suggestione della musica, la malia della voce, l’illusione del racconto, il fascino dell’elemento fantastico, tutto questo è “Mirazh” il terzo lavoro discografico di Giovanna Carone e Mirko Signorile pubblicato da Digressione Music. Questo progetto nasce dall’idea del passaggio -nella vita, nel tempo e tra i paesi- ed utilizza come cornice “Le Città Invisibili” di Italo Calvino. “Le città sono un insieme di tante cose: di memoria, di desideri, di segni di un linguaggio; sono luoghi di scambio e questi scambi non sono solo di merci, ma di parole, di desideri, di ricordi…” a questo elenco vanno aggiunti i suoni, le suggestioni musicali, le evocazioni nate dall’ascolto. L’elemento fantastico femminile ed un po’ surreale è la cifra di questo viaggio letterario e musicale. Anche in questo lavoro la musicalità dello yiddish si fonde con l’italiano traendo ispirazione da due viaggi paralleli: quelli di Marco Polo e di Beniamino da Tudela, un ebreo spagnolo che si era spinto verso oriente già un secolo prima dell’esploratore veneziano. Undici composizioni originali scritte da Mirko Signorile ed impreziosite dalla voce di Giovanna Carone e dai testi di Luca Basso e di Marisa Romano, con un pianoforte mai uguale a se stesso che passa da inflessioni jazz a sonate classiche. Una voce estremamente poliedrica che attraversa timbri diversi e usa la nitidezza del canto per narrare storie e luoghi che vengono da tempi lontani, un affascinante percorso sentimentale in un microcosmo poetico musicale e onirico.
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