Fra i nomi dell’edizione 2015: Marcorè, Hevia, Finardi, Elliott Murphy, New Trools, Branduardi, Uriah Heep, Vincenzo Zitello
Neri Marcorè, Hevia, Elliott Murphy, New Trolls, Eugenio Finardi, Angelo Branduardi, Uriah Heep, Vincenzo Zitello. Questi alcuni dei nomi che animeranno, come tradizione da trentasette anni, i numerosi palchi di Folkest dal 2 al 27 luglio prossimi. Oltre 50 concerti in un mese di programmazione, più di 20 comuni coinvolti (tra cui Udine, Spilimbergo, Lignano Sabbiadoro, Tolmezzo, ma anche Capodistria e la Slovenia), 200 artisti provenienti dal panorama musicale italiano e internazionale: Stati Uniti, Svizzera,Inghilterra, Austria, Spagna e Istria. Artisti molto differenti fra di loro e un festival multicolore pensato proprio per valorizzare tutta quella musica che, al di là dall’essere tecnicamente folk, etno, jazz o cantautorale, sappia dare voce alle radici culturali di qualsiasi parte del
mondo.Iniziamo con gli appuntamenti di maggior richiamo, eventi e produzioni speciali: l’8 luglio il Parco di via Dante di Gemona del Friuli ospiterà un concerto di Elliot Murphy e Oliver Durand, mentre l’11 luglio Neri Marcorè presenterà al Castello di Udine il suo Folk Express; il 15 in piazza del Popolo a San Vito al Tagliamento, nei luoghi della memoria pasoliniana, sarà dedicato a Bella Ciao, il progetto discografico ideato e diretto da Franco Fabbri per il cinquantenario dell’omonimo spettacolo, con Riccardo Tesi, Lucilla Galeazzi, Ginevra Di Marco, Elena Ledda, Alessia Lega, Gigi Biolcati, Andrea Salvadori, ideazione e direzione artistica di Franco Fabbri. Il 17 il Festival si sposta a Capodistria per raccontare la storia dei New Trolls con Vittorio De Scalzi e Nico Di Palo.Sempre a
Capodistria è previsto il concerto dell’istriano Rudy Buçar il 18 luglio in piazza Carpaccio. Il 19 in programma Hevia a Prà Castello (Tolmezzo). Dal 23 luglio il Festival si sposta a Spilimbergo per animare piazze e luoghi: il 23 luglio in piazza Garibaldi in programma un concerto di Vincenzo Zitello, mentre il 24 luglio in piazza Duomo verrà presentato Strolic, il progetto di Luca Bonutti e Valter Sivilotti dedicato all’almanacco del poeta friulano Pietro Zorutti; il 25 luglio sarà la volta di Eugenio Finardi in Piazza Duomo mentre il 27 luglio il microfono passerà ad Angelo Branduardi e all’Ensemble Scintille di Musica con Futuro Antico.
A chiudere il Festival quest’anno un appuntamento fuori dai generi: il 31 luglio i mitici Uriah Heep animeranno il palco dell’Arena Alpe Adria di Lignano Sabbiadoro.
Centrale tutta quella sezione dedicata alle band selezionate fra le numerose proposte da tutte Italia all’interno di Suonare@Folkest che, fra vincitori, primi e secondi classificati, saranno: Ascanti (Italia), Calatia (Campania), Calendra (Veneto), Cinque uomini sulla cassa del morto (Italia), Domus de Janas (Italia), Do’Storieski (Veneto), Duo mezza pensione (Emilia e Romagna), Echi di Terre (Friuli), Folk Fiction (Italia), Francesco Alessandrini (Italia), JEMM Music Project (Sud Tirolo), Kerkim (Puglia), Mandolin Brothers (Italia), Maria Laura Ronzoni (Italia), Sergio Pennavaria (Italia), Valeria Tron e Joglar (Piemonte). E, ovviamente, i vincitori di Suonare@Folkest 2015 La Mesquia dal Piemonte.
Fa parte idealmente di questa sezione la partecipazione di artisti vincitore di altri importanti Festival “amici” di Folkest. Parliamo di Flò (Campania) vincitrice
del Premio Andrea Parodi, di Manuel Savron e Rok Kleva (Istria) vincitori del Premio Internazionale della Fisarmonica Castelfidardo; e di Loris Vescovo (Friuli), primo classificato Targa Tenco per la canzone dialettale.Infine un capitolo dedicato all’Arco Alpino, tema centrale di Folkest 2015 e alla sua ricca cultura musicale. Fra gli ospiti dunque: i Baraban dalla Lombardia (2 luglio, Rauscedo), Alberto Grollo & Five Strings Quartet (14 luglio, Santo Stefano di Buja) con la presentazione del disco Il canto del vento – sinfonia delle Dolomiti; il Duo Bottasso (24 luglio, piazza Garibaldi di Spilimbergo) e Folkestra e Folkoro Bricherasio (26 luglio, piazza Duomo di Spilimbergo) entrambi dal Piemonte; Pietro Bianchi e Roberto Maggini dalla Svizzera (24 luglio, piazza Garibaldi di Spilimbergo); Hubert Dohr & Edgar Unterkirchner dalla Carinzia (25 luglio, piazza Garibaldi di Spilimbergo); Giuseppina Casarin e il coro Le Cicale con il laboratorio di canto della scuola di musica Gottardo Tomat (26 luglio, piazza Garibaldi di Spilimbergo).Infine un capitolo dedicato all’Arco Alpino, tema centrale di Folkest 2015 e alla sua ricca cultura musicale. Fra gli ospiti dunque: i Baraban dalla Lombardia (2 luglio, Rauscedo), Alberto Grollo & Five Strings Quartet (14 luglio, Santo Stefano di Buja) con la presentazione del disco Il canto del vento – sinfonia delle Dolomiti; il Duo Bottasso (24 luglio, piazza Garibaldi di Spilimbergo) e Folkestra e Folkoro Bricherasio (26 luglio, piazza Duomo di Spilimbergo) entrambi dal Piemonte; Pietro Bianchi e Roberto Maggini dalla Svizzera (24 luglio, piazza Garibaldi di Spilimbergo); Hubert Dohr & Edgar Unterkirchner dalla Carinzia (25 luglio, piazza Garibaldi di Spilimbergo); Giuseppina Casarin e il coro Le Cicale con il laboratorio di canto della scuola di musica Gottardo Tomat (26 luglio, piazza Garibaldi di Spilimbergo).Immancabile il capitolo dedicato alla musica popolare irlandese che quest’anno ospiterà Celtic Pixie (Italia), Goitse (Irlanda), Maurizio Geri Swingtet (Italia), Morrigan’s Wake (Italia), To loo Loose (Italia), così come alcune interessanti proposte che vanno dagli Armonauti (Italia) al laboratorio sociale Capitano tutte a noi (Italia),Fra le attività collaterali, ma non di secondaria importanza, ricordiamo: l’angolo dedicato agli aspetti più smaccatamente da ballo con il dj set etnico di Fricchetti; le anteprime del video sugli arcaici riti dellla Slavia friulana Antichi carnevali e riti senza tempo di Romeo Pignat e di Assaggi Trad, anteprima di Festinval Il dì e la nuèt con Duo D’altrocanto, Alberto Sergi e gli Overfolk. Al termine degustazione con specialità della val Tramontina. Ai più piccoli sarà dedicato Vieni a provare uno strumento con i docenti della scuola di musica Gottardo Tomat e lo spettacolo gioco con Molino Rosenkranz.
Spazio ai momenti di studio con il laboratorio di canto di tradizione orale Il dì e la nuèt con Giuseppina Casarin che si terrà alla Scuola di Musica Gottardo Tomat giovedì 9 luglio, giovedì 16 luglio e domenica 26 luglio dalle 18 alle 20.
Immancabile il capitolo dedicato alla musica popolare irlandese che quest’anno ospiterà Celtic Pixie (Italia), Goitse (Irlanda), Maurizio Geri Swingtet (Italia), Morrigan’s Wake (Italia), To loo Loose (Italia), così come alcune interessanti proposte che vanno dagli Armonauti (Italia) al laboratorio sociale Capitano tutte a noi (Italia),