Sarà Petra Poláčková ad inaugurare il 12 novembre (ore 20.45 Convento di san
Francesco a Pordenone) la sedicesima edizione del Festival Chitarristico
Internazionale del Friuli Venezia Giulia, organizzato da Farandola e Centro
Chitarristico Tárrega, con il sostegno di Provincia di Pordenone, Comune di
Pordenone, Regione Friuli Venezia Giulia e Fondazione Crup. La giovane artista (26
anni) della Repubblica Ceca, proporrà un recital composto nella prima parte (durante
la quale suonerà su una copia di chitarra romantica) da alcuni capisaldi del
repertorio solistico dei compositori barocchi Weiss (con la Sarabande dalla suite
L’infidèle), Bach (con la celebre Ciaccona) e Legnani, di cui eseguirà la Fantasia
op.19, di gusto rossiniano. La seconda parte sarà dedicata ad un repertorio moderno:
il Canticum di Brouwer, di chiaro stampo contemporaneo, la Sonata III di Ponce,
scritta per Segovia, in stile impressionista e le Six Balcan Miniatures di
Bogdanović, 6 danze scritte in ritmi balcanici. Con il suo stile impeccabile, che
lascia parlare la musica e sa creare una affascinante dialettica tra i brani,
l’artista sarà un ottimo esempio per i giovani studenti di chitarra protagonisti del
primo week end del festival dedicato alla Musica Insieme, seminario intensivo
realizzato dal corpo insegnanti del Centro Chitarristico Tárrega, sotto la direzione
di Angela Tagliariol: aperto ai ragazzi dai 9 ai 13 anni, richiama giovanissimi
studenti da tutto il Nord Est e dalla Slovenia, tanto che si è resa necessaria
l’istituzione del numero chiuso. I 50 allievi hanno a disposizione 10 ore di studio
distribuite in 3 giorni per preparare alcune danze del compositore barocco Gaspar
Sanz (arrangiate da Josuè Gutiérrez) in vista del concerto di domenica 13 (15.30),
che li vedrà protagonisti assieme all’Hexacordensamble jr (vincitore quest’anno del
premio Rospigliosi) e di alcuni giovani solisti del Centro Tárrega. Contestualmente
all’apertura del festival, nel Chiostro di san Francesco verrà inaugurata anche la
mostra fotografica “Note di luce”, che raccoglie gli scatti più belli effettuati da
Gianclaudio e Tommaso Fabi durante l’edizione dello scorso anno, foto quasi da
“ascoltare”, da cui promana la personalità degli interpreti e l’emozione di attimi
indimenticabili.
(c.l.)