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“IL SOGNO DI GIULIA”. SI TERRA’ DOMANI, MERCOLEDÌ 14 GIUGNO, ALLE ORE 20.30, AL POLITEAMA ROSSETTI DI TRIESTE,LA SERATA MUSICALE BENEFICA IN RICORDO DI GIULIA BUTTAZZONI CON INGRESSO LIBERO

“IL SOGNO DI GIULIA”. SI TERRA’ DOMANI, MERCOLEDÌ 14 GIUGNO, ALLE ORE 20.30, AL POLITEAMA ROSSETTI DI TRIESTE,LA SERATA MUSICALE BENEFICA IN RICORDO DI GIULIA BUTTAZZONI CON INGRESSO LIBERO

“Il sogno di Giulia” sarà il titolo, più che mai significativo, della serata musicale per ricordare la giovane concittadina Giulia Buttazzoni, che si terrà mercoledì 14 giugno, alle ore 20.30, al Politeama Rossetti di Trieste, organizzata dalla parrocchia di Santa Caterina da Siena, assieme ai genitori Roberta e Silvio e al fratello Marco, con il contributo del Comune di Trieste, in collaborazione con la Polizia di Stato e con il patrocinio del Conservatorio di Musica “Giuseppe Tartini” di Trieste.

All’evento parteciperanno  “The 1000 Streets’ Orchestra”, il Quintetto di ottoni dei Conservatorio “Tartini”, Les Babettes e la cantante Elina Oganjan con supporto scenografico del Pattinaggio Artistico Jolly Trieste e con i bravissimiJessica Acquavita e Leonardo Zannier in veste di animatori-presentatori.

“Giulia voleva fare il medico. Con questa serata – hanno spiegato gli organizzatori – desideriamo proseguire col progetto finalizzato a offrire agli studenti “Deledda-Fabiani” l’opportunità di arricchirsi intellettualmente e come persone attraverso la conoscenza di nuovi luoghi, popolazioni e culture, nonché a contribuire alla realizzazione dell’aula di microbiologiadell’Istituto.”

Per volontà della famiglia e grazie alla collaborazione della Polizia di Stato – è stato sottolineato – la serata di mercoledì prossimo sarà anche l’occasione per dedicare uno spazio di riflessione ai temi più attuali della sicurezza stradale, con un appello rivolto non solo ai giovani ma a tutti i presenti in sala, affinché non succeda più ad altri quanto è accaduto a Giulia.

L’ingresso alla serata sarà libero, ma chi lo vorrà potrà contribuire per far sì che “il sogno di Giulia” possa realizzarsi.L’intero ricavato verrà infatti devoluto all’organizzazione di questo progetto di crescita personale e culturale dei giovani e di progresso degli studi medici, “Il sogno di Giulia”, appunto.

Presentando l’iniziativa, l’Assessore comunale ai Teatri e alla Comunicazione Serena Tonel ha rimarcato come il Concerto voglia “essere un abbraccio di tutta la Città a questa famiglia, ma anche, estendendolo, a tutte le altre famiglie colpite da così tragici avvenimenti riguardanti i loro figli o familiari. E anche per questo la serata – ha proseguito la Tonel – dovrà costituire giustamente anche un momento di sensibile approfondimento sui temi sempre più urgenti di una sicurezza stradale troppo spesso violata, ma molte volte solo a causa di banali quanto letali disattenzioni! La Polizia di Stato, e la sua “sezione” Stradale, offriranno in tal senso anche al “Rossetti” un prezioso contributo di illustrazione e riflessione, che ben si affianca al quotidiano lavoro svolto sulle strade.” Tra l’altro, alla manifestazione – ha evidenziato la Tonel – interverrà anche personale della Polizia Locale con il Vicesindaco e delegato alla Polizia e Sicurezza Pierpaolo Roberti.

“La serata, per la quale vogliamo sentitamente ringraziare il Teatro “Rossetti”, assieme al Conservatorio “Tartini” e a tutti gli artisti partecipanti – ha concluso l’Assessore Tonel – sarà dunque di beneficienza e di ricordo di Giulia, ma anche di ottimismo, poiché lei lo era, ed era tutto all’insegna dell’ottimismo il suo sogno di una professione medica svolta in altri Paesi, per migliorare nel contempo se stessi e la comunità a fianco della quale si andava a vivere.”

Sulla stessa ‘linea’ don Lorenzo Magarelli, parroco di Santa Caterina da Siena, comunità che Giulia frequentava, che ha voluto rivolgere “un pubblico ringraziamento ai genitori per la forza e la speranza che voi state dando a noi”.

Quindi il Maestro Denis Zupin, direttore della “The 1000 Streets’ Orchestra” ha illustrato gli aspetti “ritmici” e gli artisti protagonisti di una festa musicale certamente rivolta ai giovani ma con più di un’attenzione anche per chi ha qualche anno in più, seguito dalla prof.ssa Rita Susovsky in rappresentanza del “Tartini” che ha “annunciato” la performance del “Quintetto di ottoni” ma anche ricordato la vicinanza di Giulia alla musica.

Per la Polizia di Stato, il Comandante della Sezione provinciale della Polizia Stradale Antonio Di Gregoli ha ribadito l’importanza di informare tutti i cittadini sul grande numero e impatto degli incidenti determinati da mera distrazione; annunciando poi, per la manifestazione di mercoledì la presenza, accanto al Questore di Trieste, del Caposervizio di Roma della Polstrada (ovvero il suo massimo grado) dott. Bisogno. “La serata in memoria di Giulia, figlia di un Ispettore della Polizia Stradale di Trieste – ha detto il comandante Di Gregoli – sarà anche l’occasione per dedicare uno spazio di riflessione ai temi più attuali della sicurezza stradale, con un appello rivolto non solo ai giovani ma a tutti i presenti a questa iniziativa, alla quale, per la sua alta finalità, è stato attribuito il Logo ufficiale della Polizia di Stato.”

Nathan Vitta, del Pattinaggio Artistico Jolly, ha concluso: “La presenza del Jolly in occasione de “Il Sogno di Giulia” dimostra la sensibilità del nostro sodalizio e la grande vicinanza alla famiglia Buttazzoni. La consapevolezza che arte e sport, sempre più uniti, possono creare eventi straordinari e attività di altissimo valore culturale, e l’orgoglio per l’invito da parte di Don Lorenzo Magarelli e della “1000 Streets’ Orchestra”, con la quale il Jolly ha già collaborato in occasione dello show Goodbye Trieste, stimolano ancor più atleti, allenatori e società a portare un felice saluto alla meravigliosa Giulia. Noi vogliamo ricordarla attraverso una ventata di allegria e di colori, con i nostri ragazzi che balleranno spensierati a una festa speciale, con musica dal vivo, vestiti sfavillanti e tanti, tantissimi sorrisi.”

The 1000 Streets’ Orchestra

Fondata nell’autunno del 2015 da un gruppo di musicisti di estrazione sia classica che jazzistica, provenienti dal Conservatorio di Trieste, The 1000 Streets’ Orchestra si prefigge l’ambizioso obiettivo di far rivivere le atmosfere musicali che erano tipiche della Trieste degli anni ’50. Nulla di strano: per quasi un decennio, dal termine della seconda guerra mondiale fino al 1954, la città fu dichiarata Territorio Libero sotto l’amministrazione congiunta anglo-americana e divenne così una delle principali vie d’accesso all’Italia della cultura e della musica d’Oltreoceano. Per tutto questo periodo, sul castello sventolava la bandiera americana e lo swing di Glenn Miller risuonava dai locali notturni della città, mentre gli orizzonti dei musicisti locali si allargavano sempre più verso Ovest, fino a sbarcare sull’altra sponda dell’Atlantico.

L’obiettivo perseguito dai venti musicisti in smoking, diretti dalla bacchetta del vulcanico M° Walter Grison, è quello di onorare la tradizione orchestrale americana attraverso una grande cura della forma e un attento studio dei dettagli, aspetti che comunque non bastano a relegare in secondo piano la bravura tecnica di un organico che, a dispetto della giovanissima età media, affronta il palcoscenico con la personalità tipica dei musicisti più smaliziati e si dimostra capace di intrattenere il pubblico per tutte le due ore di durata del repertorio.

La proposta musicale si articola attorno al repertorio più tipico delle big band, dai classici dello swing della prima metà del ‘900 (Duke Ellington, Count Basie, Glenn Miller) fino ad arrivare ai brani tipici delle per big band “moderne” (Gordon Goodwin’s Big Phat Band, Michael Bublè Orchestra), arricchito da standard jazz e bossa nova (Errol Garner, Carlos Jobim), colonne sonore e musical (Henry Lloyd Webber, George Gershwin, Henry Mancini), senza disdegnare il jazz più moderno e la fusion (Weather Report, Herbie Hancock) ed alcuni adattamenti per big band di brani funk e pop (Earth Wind and Fire).

Dal debutto al Teatro Sloveno di Trieste nel gennaio 2016, l’orchestra ha avuto un’attività molto intensa che l’ha portata a calcare, tra gli altri, il palcoscenico della Festa della Musica di Marano Lagunare, ad esibirsi in un suggestivo concerto al tramonto tenuto a Trieste nel Giardino di Via San Michele, a partecipare a una serie di eventi organizzati in collaborazione con il Comune di Trieste, tra i quali l’edizione 2016 del Lunatico Festival, oltre ad essere invitati a varie convention ed eventi privati. Nell’immediato futuro, la big band è attesa all’edizione 2017 del Lakeness Festival di Nova Gorica. Nel frattempo, la 1000 Streets’ Orchestra, in collaborazione col cantante-attore Leonardo Zannier, ha prodotto lo spettacolo musicale dal titolo “Goodbye Trieste”, ambientato nella Trieste “americana” dei primi anni ’50 che ha debuttato nel gennaio del 2017 ed è attualmente in tournee nei teatri. L’orchestra, nel corso dell’estate, sarà inoltre impegnata nell’organizzazione di “FVG Big band Festival” il primo Festival Regionale (e uno dei primi in Italia) dedicato esclusivamente alle big band.

Leonardo Zannier

Cantante, attore, presentatore, Leonardo Zannier ha fatto della poliedricità il suo vero punto di forza! Scelto dai produttori di “War Of Wineries” e “Beer Master” (Talent per produttori di vino e birra su FOX Life/Sky) per il ruolo di presentatore, Leonardo passa con disinvoltura dalle tavole del Teatro al set di Film e Fiction, dal ruolo di conduttore radiofonico a quello di frontman per Band ed Orchestre; autore e regista di testi teatrali, a suo agio nella dimensione del Musical, non disdegna le serate di piazza ed i bagni di folla. Rugbista fino all’osso porta sempre con se la sfrontatezza e la spregiudicatezza tipiche di questo sport senza rinunciare ai suoi grandi valori di coraggio, lealtà, eleganza e spirito di squadra. Ha collaborato con i teatri stabili di Trieste in varie produzioni. È nel cast di “Pronto, mama?!” prodotto dal Teatro Stabile La Contrada con la Regia di Davide Calabrese (Oblivion). Con la sua recente produzione di teatro musicale “Goodbye Trieste” in scena con un’orchestra swing di 20 elementi, Leonardo racconta gli ultimi giorni a Trieste della Radio del Governo Militare Alleato. È appena rientrato da New York dov’era impegnato con la tournée americana del suo “Jack Calcagno, un americano a Trieste”, una road-Comedy musicale ambientata fra l’Italia e gli States, condita da comicità e tanta musica dal vivo ed un occhio teso alla migrazione degli italiani agli inizi del 1900.

Les Babettes sono nate nel 2011 a Trieste, una piccola città di mare con una grande storia, anche musicale. Il loro nome è un omaggio alla città: le “babe”, o “babette”, sono infatti, nel dialetto cittadino, le ragazze che spettegolano. Con un pizzico di ironia il trio ha modificato questo buffo termine dialettale conferendogli un tocco di eleganza francese e rendendo così omaggio anche ad alcuni famosissimi gruppi vocali del passato (The Chordettes) o del mondo della fantasia (il cartone animato Les Triplettes de Belleville). Nella loro città soffia la Bora, un vento fortissimo (si dice sia per questo che a Trieste sono tutti matti). Ed è così che nel 2013 dispiegano ufficialmente le vele e salpano nel mondo dello Swing verso infinite avventure. Dal 2013 ad oggi Les Babettes si sono esibite in festival, eventi e convegni, tra locali, piazze e teatri in Italia e all’estero (Slovenia, Svizzera, Spagna) e hanno collaborato con emittenti televisive (Arte, Sky Arte, Rai 3, Sky, Cielo) e radiofoniche (Radio Deejay, Radio 105, Radio Rai FVG, Radio PuntoZero). Sono state ospiti di “Cuffie d’oro” a EXPO Milano 2015 e hanno aperto il Galà del Convegno Internazionale “Voce Artistica 2015” al Teatro Alighieri di Ravenna. Hanno suonato nei festival Trieste Loves Jazz (Trieste), Bastianich Music Festival (Cividale), Friuli Doc (Udine), Sexto Vintage (Sesto al Reghena, Pordenone) e Swing Fest (Madrid, Spagna). Insieme a Joe Bastianich e al suo progetto musicale, si sono esibite a Umbria Jazz e in vari concerti in tutta Italia e sono state ospiti di note emittenti radiofoniche nazionali. Per la Tv sono state ospiti della puntata sul Friuli Venezia Giulia nel programma “On the Road” – condotto da Joe Bastianich e andata in onda su Sky Arte – e in “Metropolis” – in onda su Arte, emittente europea di arte e cultura. Nel 2014 hanno partecipato alle selezioni di X Factor 8 Italia, ottenendo la Enel Green Light durante le Home Visit ed entrando quindi in ballottaggio per accedere ai Live Show del programma (in onda su Sky e Cielo). A dicembre 2016 è uscito il loro primo cd che racchiude i primi anni di lavoro del trio. Ci sono rimandi ai grandi classici degli anni ’30 e ’40 (Ultimissime del Trio Lescano, Ma l’amore no) che ammiccano al passato ma con uno sguardo al presente e al futuro (con brani e sonorità contemporanei di Heartbeats dei The Knife e Settle down di Kimbra). Non poteva mancare un riferimento alle loro origini con il brano Can de Trieste di Lelio Luttazzi.

Elina Oganjan

Musical performer, cantante, ballerina,attrice, coreografa.

Bernstein School of Musical Theater di Bologna diretta da Shawna Farrell (anno 2010-2013).

Partecipazione a musical scolastici e professionali al Teatro Rossetti di Trieste, Piazza Unità d’Italia, Teatro Comunale di Bologna: Jekyll and Hyde, Company, Les Miserables,Spring Awakening ecc.

Corsi di danza dall’età di 3 anni (danza classica, di carattere, modern jazz, hip hop, orientale, contemporary, flamenco, tip tap).

Iscritta attualmente all’ultimo anno del triennio al Conservatorio G.Tartini di Trieste al corso di canto jazz. Insegnante e dirigente presso l’associazione di danza culturale esportiva Alfa Dance Trieste fondata e diretta nel 2003 da Zorik e Nailja Oganjan. Cantante ufficiale della Big Band ‘The 1000 streets’ orchestra diretta dal maestro Walter Grison. Canta nella Big Tartini Band diretta dal maestro Klaus Gesing. Ha partecipato a numerosi stage di danza con insegnanti internazionali (Selatin Kara, Manel Salas Palau, Jennifer Archibald, Erika Silgoner, Nastja Bremec, Michal Rynia, Mauro Astolfi, Mario Coccetti ecc). Vincitrice di premi di danza a livello regionale e nazionale come solista , in gruppo e come coreografa. Si perfeziona in danza classica e di carattere con l’insegnante Tetyana Kuramscina, nello stile del flamenco con Yana Rivano, nella danza orientale con Simona Minisini.

2 volte Medaglia d’argento (2008/ 2016)ai campionati Italiani di danza organizzate dalla F.I.D.S. assieme al suo gruppo di danza con coreografie personali nella categoria Show Street Dance. Innumerevoli medaglie d’oro e argento alle regionali di danza del FVG nel corso degli anni. Studia a Bologna con insegnanti del calibro di Shawna Farrell, Candace Smith, Marco Morbidelli (canto), Marcello Fanni, Francesca Taverni, Simona Santonastaso, Franco Panizzut, Susanna Della Pietra, Paola Ottino, Gillian Bruce, Daniele Palumbo (danza), Michele Cosentini, Barbara Corradini, Francesca Ballico, Mauro Simone, Davide Calabrese, Vincenzo Li Causi,Gabriele Bonsignori.

Dal 2000 al 2008 studia arpa con l’insegnante Maria Grazia Trost Consoli che riprende nel 2016 con l’insegnante del Conservatorio G. Tartini di Trieste Nicoletta Sanzin.

Il Quintetto di ottoni del Conservatorio G. Tartini di Trieste


Il Quintetto di ottoni del Conservatorio G. Tartini di Trieste nasce per dare agli studenti la possibilità di approfondire gli aspetti di questa importante e particolare formazione.

Vengono affrontati repertori di tutte le epoche attraverso arrangiamenti appositamente studiati per questo organico.

È curato dagli insegnanti di Tromba, Trombone e Corno ed è composto dai migliori studenti di ogni anno accademico talvolta affiancati dagli insegnanti stessi.

Pattinaggio Artistico Jolly

Il pattinaggio artistico è una disciplina che oltre all’atletismo, racchiude in sé armonia e musicalità; vi si trovano riuniti così contemporaneamente uno sviluppo completo della muscolatura ed un orientamento artistico. Oltre che uno svago, il pattinaggio artistico è per i ragazzi anche un impegno intellettuale, in quanto questo sport abbisogna di una notevole concentrazione. La voglia di cimentarsi in qualcosa che non sia soltanto l’agonismo però ha stimolato il Pattinaggio Artistico Jolly a creare una base coreografica per tutti i corsi dove la meta finale è la preparazione di spettacoli di alto livello che raccolgano ragazzi che vogliono divertirsi esibendosi davanti ad un folto pubblico.

Il Pattinaggio Artistico Jolly Trieste nasce nel 1973 ad opera di Giuseppe Levi e già dai suoi primi anni di attività, sotto la guida di Elvia e Mario Vitta, diventa la società leader in assoluto nella nostra regione. In poco tempo si impone ai vertici nazionali, europei e dal 1986 addirittura mondiali con i titoli di Sandro Guerra e Francesco Cerisola. La quantità di atleti con la maglia azzurra e di medaglie ottenute è ben presto enorme: si contano addirittura oltre trenta medaglie d’oro ai campionati Europei.  

La qualità dell’insegnamento ha sempre distinto il Jolly Trieste, attraendo qui a Trieste, attraverso una serie di stage e seminari di ogni tipo, atleti e allenatori provenienti da tutto il mondo per apprendere l’arte del pattinaggio artistico. 

La capacità organizzativa che contraddistingue il Jolly è stata messa in luce in numerosissime occasioni. Citando solamente alcuni esempi come gli spettacoli di apertura dei campionati nazionali dei Giochi della Gioventù al PalaEur di Roma, l’organizzazione di eventi con illustri ospiti, l’allestimento di spettacoli come Jollywood, Jolliday on Rolls e Hello Jolly al PalaChiarbola e addirittura al Palaverde di Treviso come special guest su invito di Luciano Benetton, lo spettacolo di apertura dei campionati mondiali di pattinaggio artistico di Salsomaggiore Terme, la cerimonia di apertura della fase nazionale dei giochi giovanili a Roma presso lo Stadio Olimpico.

Gli eventi però ancora più degni di nota sono stati fatti dal 2001 in poi dove, grazie agli sforzi organizzativi e alla volontà di collaborare del Jolly, altre realtà triestine quali la Scuola di Musica 55, la società  di ginnastica artistica Ginnastica 81, diverse scuole di ballo come il club Diamante e molte altre piccole realtà, ospitate all’interno degli show, hanno potuto beneficiare di una grande vetrina e proporsi al pubblico triestino.

Per concludere nel 2008, grazie alla diretta esperienza maturata nel tour di Notre Dame de Paris di Cocciante dall’attuale presidente David Vitta e soprattutto dalla ormai pluriennale abilità organizzativa della famiglia Vitta, è stata realizzata dal Jolly la più grande opera di spettacolo a livello mondiale fino ad oggi nell’ambito del pattinaggio artistico: “Bora, Soffio d’Amore”.

Lo spettacolo ha coinvolto un organico di trecento persone, di cui addirittura oltre centosettanta del cast, comprendenti sette campioni del mondo e varie associazione del territorio regionale e nazionale.

Hanno partecipato oltre quattromila spettatori ed è stata realizzata dai genitori degli atleti la più grande scenografia mai fatta nell’ambito del pattinaggio artistico. La struttura a geometria variabile, rappresentante la nostra città ed eseguita secondo tutti i requisiti normativi, vantava una lunghezza di quaranta metri lineari su due livelli di cui uno di essi in quota. Da ciò si evince la fierezza di aver dato vita ad una macchina che non ha coinvolto unicamente pattinatori, ma tutti coloro che sanno vedere nell’attività multidisciplinare del Jolly un mezzo per stare assieme in un ambiente sportivo ed artistico.

La volontà organizzativa bianco-gialla non si esaurisce però con lo spettacolo sopracitato, ma cresce continuamente. Si confida nell’aiuto degli Enti e nella sensibilità del tessuto locale per poter infatti concludere al più presto tutti i gravosi lavori di ristrutturazione del PalaJolly, che hanno l’obbligo di precedenza e che in questo modo permetteranno l’allargamento ad altre discipline artistiche ad un ancora maggior coinvolgimento di atleti, soci e simpatizzanti nel progetto del nuovo spettacolo in occasione dei 45 anni di storia del Sodalizio e nella creazione di un gruppo di atleti ad hoc che continuerà a creare attività artistiche multidisciplinari per promuovere questo tipo di arte.

La presenza del Jolly in occasione de “Il Sogno di Giulia” dimostra inoltre la sensibilità e la fiducia di quanto l’arte e lo sport, sempre più uniti, possano creare attività straordinarie e la consapevolezza che l’esibizione del proprio collettivo sulla musica live della 1000 Streets’ Orchestra sarà d’aiuto per qualcuno, inorgoglisce e stimola ancor più atleti, allenatori e società.

 Andrea Forliano

About Andrea Forliano

Nato a Bari il 22/05/1978,vive a Trieste,di formazione umanistica sta completando il corso di laurea in Storia indirizzo contemporaneo,è da sempre appassionato di storia,viaggi,letteratura,politica internazionale e in costante ricerca di conoscere nuove culture.Inoltre segue l'attualità,il calcio,il cinema e il teatro

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