Nel tardo romanticismo della musica russa alcune personalità di riferimento ci hanno tramandato un ruolo peculiare, originalissimo e forse inarrivabile: quello del compositore – interprete, geniale per ispirazione e talentuoso per interpretazione. Alexandr Scrjabin, Dmitrij Shostakovich, Sergej Rachmaninov e il meno noto – al grande pubblico – Milij Balakirev: li omaggerà, lunedì 16 ottobre nella sala Ridotto del Teatro Verdi di Trieste (ore 20.30), un pianista della migliore nouvelle vague dei ‘Milelnnials’ in Italia ma anche nel mondo, avendo fatto manbassa di riconoscimenti solo pochi mesi fa al prestigiosissimo Concorso internazionale di Montreal, dove ha vinto, oltre al secondo premio, l’Audience Prize, il Bach Prize, il Best semifinal Prize, Chopin Prize e il Premio per la miglior esecuzione del brano d’obbligo. Il concerto di Giuseppe Guarrera è la quarta tappa del festival autunnale “Giovani interpreti e grandi Maestri” diretto da Fedra Florit e promosso dall’Associazione Chamber Music Trieste, quest’anno sul filo rosso del tema “Un viaggio armonico”. Sponsor della serata ZOOGAMI. Biglietti e prevendite operativi presso Ticketpoint Trieste, corso Italia 6/c – tel. 040 3498276, info www.acmtrioditrieste.it
Se Rachmaninov, che ritroveremo lunedì sera con il “Preludio in sol maggiore op.32 n.5” e con “Variazioni su un tema di Corelli op.42”, è una delle ultime incarnazioni della figura di concertista-compositore dell’epoca tardo-romantica, Alexandr Scrjabin ci tramanda il “Preludio e Notturno per la mano sinistra op.9”, il “Poème. Vers la Flamme op.72” e soprattutto la “Valse op.38” affidati all’interpretazione di Giuseppe Guarrera: sarà più evidente in queste interpretazioni il ‘debito’ del compositore verso Chopin e Liszt, in un percorso di fraterna continuità con i suoi precursori. E gusteremo ancora il balzo in avanti, verso la contemporaneità della musica di Dmitrij Shostakovich con i Preludi op.34, mentre di Milij Balakirev Guarrera eseguirà l’Islamey op.18, una Fantasia orientale dagli slanci imprevedibili e densi di suggestione. Giuseppe Guarrera, classe 1991, siciliano di Enna, si è perfezionato a Gorizia con il didatta russo Siavush Gadjiev. Attualmente vive e si perfeziona a Berlino, dove ha ottenuto il master alla “Hochschule für Musik Hanns Eisler” con Eldar Nebolsin e recentemente fa parte della prima generazione di studenti della nuova Barenboim-Said Akademie, in classe di Nelson Goerner. Negli anni ha vinto il Premio Venezia al Teatro La Fenice e il secondo premio alla “J. Mottram International Competition” a Manchester. Si è esibito al Teatro la Fenice di Venezia, al Bologna Festival, alle Settimane del Teatro Olimpico di Vicenza, al Ridotto del Teatro Verdi di Trieste, al Sony Auditorium di Madrid, alla Maison Symphonique de Montréal, allo Studio Flagey di Bruxelles. Ha suonato come solista con l´Orchestre Symphonique de Montréal, la Royal Philharmonic Orchestra di Londra, la Liverpool Philharmonic Orchestra, l’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, con importanti direttori quali Vasily Petrenko e Dmitri Kitajenko. Attualmente collabora col Boulez Ensemble a Berlino, coordinato da Daniel Barenboim, con il quale ha eseguito in prima assoluta una composizione di Vladimir Tarnopolsky nella settimana inaugurale della Pierre Boulez Saal.
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