PORDENONE – Giovani e musica come binomio strategico per le scelte artistiche e la programmazione futura del Teatro Verdi di Pordenone: «una linea di indirizzo – spiega il presidente Giovanni Lessio – convintamente avviata nel corso delle ultime stagioni con un sistema di nuove proposte legate ai concetti di ‘educazione musicale’: dal premio “Città di Pordenone” Pia Baschiera Tallon al network di laboratori per studenti affollatissimi nel corso dell’anno, alla prestigiosissima residenza della Gustav Mahler JugendOrchester l’estate scorsa, abbinata all’emozionante concerto in avvio di cartellone 2017/2018».
E proprio la notizia legata alla più celebrata Orchestra giovanile del mondo scandirà il 2018 in musica al Verdi: perché il progetto di residenza non solo raddoppia – affiancando alla sosta produttiva nel cuore dell’estate una tappa primaverile a fine marzo – ma porta in dote al Verdi una data in esclusiva nazionale, quella del concerto programmato per sabato 31 marzo – il sabato di Pasqua – nel quale culminerà l’edizione 2018 del Premio che elegge Pordenone a città della promozione musicale per le generazioni del futuro. «Avvicinare e formare alla musica i giovani oggi – sottolinea ancora il presidente Lessio, d’intesa col direttore musicale Maurizio Baglini – significa sensibilizzare all’arte e alla cultura della musica il pubblico di domani, e contestualmente sostenere i giovani artisti che hanno già scelto la musica per il loro futuro e calcheranno le scene di tutto il mondo, una volta conclusa l’esperienza nelle file della Gustav Mahler JugendOrchester».
«Il 2018 in musica al Verdi, scandito da molti grandi solisti e molte grandi compagini internazionali in arrivo, sarà sottolineato da proposte fortemente legate alla vocazione del teatro per la promozione musicale – spiega il direttore Maurizio Baglini – A cominciare dai nostri libri-concerto, pubblicazioni edite ETS nelle quali si integrano suono e approfondimento a partire dai suggestivi percorsi musicali pensati per il cartellone del Teatro. Per riunirli è nata la collana editoriale “Parlano di musica, emozioni, didattica” che curo insieme a Giampiero Semeraro, e che avrà una nuova tappa nel corso del 2018». Il terzo Libro-concerto del Verdi sarà dedicato ai Quintetti musicali, leitmotiv del cartellone musicale 2017/2018, verrà ufficialmente presentato nella prossima primavera e farà seguito alle prime due pubblicazioni: “Specchio del tempo. La variazione per pianoforte” di Piero Rattalino, frutto del percorso 2015 sulla variazione pianistica – con esecuzioni di Ilia Kim, Roman Lopatinsky, Baglini, Margaryta Golovoko e Alessandro Taverna – e “Le voci del violoncello” firmato da Sandro Cappelletto, frutto del percorso 2016 – 2017 con cinque grandi concerti affidati a Jan Kalinowski, Marek Szlezer, Emmanuelle Bertrand, Pascal Amoyel, Silvia Chiesa, Alban Gerhardt.
In vista della programmazione 2018 due eventi spiccano sin d’ora nel 2018 musicale al Verdi: innanzitutto il concerto che festeggerà i primi “cent’anni con Claude Debussy” e l’anniversario legato ai 100 anni dalla sua scomparsa, l’anno prossimo: affidato a uno dei maggiori pianisti della scena contemporanea italiana, Benedetto Lupo, sarà il primo concerto dell’anno al Teatro, giovedì 14 gennaio, con programma interamente dedicato al grande compositore francese attraverso un’attenta selezione di suoi capolavori per pianoforte: dal trascinante entusiasmo de L’isle joyeuse all’integrale delle immortali serie di Images, con le meno note Images oubliées. Ma subito dopo, sabato 27 gennaio, al Verdi sarà di scena uno straordinario concerto evento, la dedica alla notevolissima figura di Krzysztof Penderecki, compositore, direttore d’orchestra e didatta polacco: talmente presente nella musica e nell’arte del nostro tempo da aver siglato anche alcune partiture del soundtrack di Shining, di Stanley Kubrick, e de L’Esorcista di William Friedkin. La Giornata della memoria 2018 al Teatro Verdi potrà eccezionalmente contare sulla presenza in scena di Penderecki, classe 1933, e offrirà al pubblico di Pordenone una suggestiva colonna sonora legata alle “Visioni del secolo breve”, nell’esecuzione della Sinfonietta Cracovia integrata dai solisti Jan Kalinowski al violoncello e Marek Szlerzer al pianoforte.
Intanto, nel conto alla rovescia per il congedo 2017, arrivano i primi dati a consuntivo: riscontri lusinghieri per il Teatro Verdi, che raccoglie il pieno consenso del pubblico per le sue scelte musicali. Il 2017 al Verdi chiude infatti con l’aumento degli abbonati alle diversificate proposte del cartellone musicale, che passano dai 531 del 2016/2017 a 566 per il cartellone in corso. Ma c’è di più: la media presenze per le proposte sinfoniche – oltre 700 spettatori a concerto – e per quelle cameristiche – presenze medie: 460 spettatori – colloca il Verdi nel ristretto novero delle maggiori istituzioni musicali nazionali ed europee. Altrettanto rilevanti i dati che hanno monitorato il coinvolgimento dei “giovani in musica” al Verdi: aumenta lo sbigliettamento green per le proposte musicali, mentre ben 5700 giovani under14 hanno frequentato i percorsi di avvicinamento all’opera lirica, 350 hanno preso parte a Opera IT (il percorso legato alla lirica) e oltre 800 ragazzi hanno preso parte alle lezioni concerto del Teatro. Interessante e promettente coinvolgimento di 30 giovani studenti della Base USAF che hanno partecipato ad una speciale lezione-concerto in lingua inglese del M° Baglini.
«Dati significativi – commentano Lessio e Baglini – che esprimono il valore dell’investimento strategico a favore della crescita musicale e culturale delle nuove generazioni e alla formazione di nuovo pubblico: giovani e musica, dunque, come elemento di continuità fra 2017 e 2018 e motore portante di iniziative ed eventi al Verdi anche nei mesi a venire».