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Comune di Udine: Comune di Udine a fianco di Coldiretti e Federconsumatori contro il Ceta

Comune di Udine: Comune di Udine a fianco di Coldiretti e Federconsumatori contro il Ceta

Sarà una mozione di sentimenti, sottoposta al Consiglio Comunale, a sancire la posizione contraria del Comune di Udine al Ceta, il trattato di libero scambio tra Canada e Unione Europea, supportando la campagna del Comitato stop TTIP/Ceta contro l’accordo.

La giunta comunale ha infatti approvato la delibera che impegna il sindaco «a contrastare, in ogni sede e luogo istituzionale, l’accelerazione della procedura di approvazione, così come la ratifica finale del trattato», nonché «a ribadire, nelle apposite sedi, il diritto delle Regioni di poter essere interpellate sulle questioni riguardanti gli impatti dell’approvazione dei trattati di libero scambio».

«Facciamo proprie le preoccupazioni sui temi e condividiamo la delibera, che porteremo come mozione di sentimenti in consiglio comunale» spiega il sindaco, Furio Honsell.

L’opposizione al Ceta ha diverse motivazioni, prima tra tutte quella per la mancata ratifica, da parte del Canada di diverse convenzioni dell’organizzazione Internazionale del Lavoro, tra cui alcune fondamentali (Convenzione sul diritto di organizzazione e contrattazione collettiva, convenzione sull’età minima per lavorare, la convenzione in materia di sicurezza e salute). In sostanza, con il nuovo accordo si aggraverebbe il dumping sociale, la concorrenza sulla pelle dei lavoratori.

Come spiega la lettera del presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo, riportata in delibera, il Ceta aumenta inoltre i rischi per la salute, visto che consente ai prodotti canadesi di non sottostare ai controlli nei paesi in cui vengono venduti.

L’accordo colpisce in particolare il Made in Italy: all’Italia sono riconosciute appena 41 indicazioni geografiche, a fronte di 288 dop e Igp registrate, con conseguente rinuncia alla tutela delle restanti 247. L’accordo con il Canada quindi non solo legalizzerebbe la pirateria alimentare, ma darebbe il via il via libera alle imitazioni. Fermarlo è quindi, recita il documento, ”un atto di coerenza rilevante per chi vuole la difesa e l’attuazione della Costituzione”.

About Enrico Liotti

Giornalista Pubblicista dal 1978, pensionato di banca, impegnato nel sociale e nel giornalismo, collabora con riviste Piemontesi e Liguri da decenni.

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