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Myung-Whun Chung dirige la Quinta di Mahler in un teatro tutto esaurito
Fondazione Teatro La Fenice MADAMA BUTTERFLY Direttore MYUNG-WHUN CHUNG regia Àlex Rigola scene e costumi Mariko Mori Photo ©Michele Crosera

Myung-Whun Chung dirige la Quinta di Mahler in un teatro tutto esaurito

È tutto esaurito per il secondo, attesissimo concerto della Stagione Sinfonica della Fenice, che vedrà Myung-Whun Chung dirigere la Quinta Sinfonia di Gustav Maher. A pochi giorni dalla serata inaugurale, condotta da Donato Renzetti e inserita nell’ambito delle manifestazioni del centenario di Porto Marghera, domani venerdì 10 novembre 2017 alle ore 20.00 (turno S) al Teatro La Fenice il direttore coreano affronterà la pagina sinfonica considerata una delle vette compositive del musicista austriaco, apprezzata dagli appassionati ma nota anche al grande pubblico per il suo celeberrimo Adagietto. Il corno obbligato sarà nelle mani di Konstantin Becker, primo corno solista dell’Orchestra del Teatro La Fenice.

Chung – che a breve sarà di nuovo sul podio per Un ballo in maschera di Verdi, dando avvio alla stagione operistica della Fenice – è legato da un rapporto speciale a Venezia e al suo Teatro, in cui ha interpretato già, tra i tanti titoli, altre quattro opere verdiane. Tornerà poi ancora due volte nell’arco di pochi mesi: sarà lui, infatti, a guidare l’Orchestra e il Coro del Teatro La Fenice nel tradizionale Concerto di Capodanno, e all’inizio di marzo sarà ancora protagonista dirigendo La bohème.

Assente dai cartelloni veneziani dal 1998, la Quinta di Mahler, composta tra il 1901 e il 1902 ed eseguita per la prima volta a Colonia il 18 ottobre 1904, è considerata un punto di svolta nella produzione di questo autore, dando avvio al ciclo delle sinfonie puramente strumentali e introducendo nella scrittura elementi soggettivi e autobiografici, che la rendono più complessa e articolata rispetto alle precedenti (si contano ben sei stesure prima di arrivare alla definitiva). Divisa in cinque movimenti, parte da una marcia funebre reinventata dalla tradizione per poi esplodere in un secondo momento convulso e quasi nevrotico, che lascia spazio allo Scherzo, in cui la musicalità ‘contadina’, tipica di Mahler, assume increspature maggiori che in passato. L’Adagietto in quarta posizione, per soli arpa e fiati, richiama la produzione liederistica anteriore e sfocia nella potente fuga del Rondò finale.

Come di consueto il concerto sarà preceduto da un incontro a ingresso libero con il musicologo Roberto Mori, che dalle ore 19.20 alle ore 19.40 illustrerà il programma musicale nelle Sale Apollinee del Teatro La Fenice.

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