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Onde Mediterranee apre le porte del CARA di Gradisca: giovedì 23 luglio, alle ore 21 un concerto del Cojaniz 6eT

Per la prima volta da quando è stato aperto, ormai diversi anni fa, il Centro Accoglienza Richiedenti Asilo di Gradisca d’Isonzo apre le sue porte e ospita, tra le sue austere mura, un evento musicale a cui sono invitati gli ospiti del Centro e tutto il pubblico che vuole assistervi: un chiaro segnale all’insegna dell’apertura, della solidarietà e dell’accoglienza.

Claudio Cojaniz

Claudio Cojaniz

L’associazione Onde Mediterranee, che sta concludendo il programma del suo Festival per il diciassettesimo anno consecutivo, ha inserito tra gli eventi sul territorio un concerto del musicista Claudio Cojaniz ed il suo sestetto (giovedì 24 luglio, alle 21, naturalmente senza alcun biglietto d’ingresso) che propone il suo coinvolgente “Hispanish & Blues Songs”, progetto che raccoglie atmosfere musicali di mondi lontani ma stavolta vicini e solidali. Accanto al pianista friulano suonano Gianni Massarutto (all’armonica), Maria Vicentini (al violino), Romano Todesco (al contrabbasso), Luca Colussi (alla batteria) e Luca Grizzo (alle percussioni).

L’incontro ha trovato l’entusiastico sostegno e la partecipazione delle autorità locali e regionali, dal Prefetto di Gorizia Vittorio Zappalorto, all’Assessore regionale Gianni Torrenti, all’Assessore provinciale goriziano Ilaria Cecot, al nuovo sindaco di Gradisca Linda Tomasinsig. La serata è finalizzata a creare un’occasione di incontro tra la nostra comunità regionale e la variegata umanità ospite della struttura gradiscana forzatamente in viaggio alla ricerca di un futuro vivibile, lontano dai drammi e dalle violenze dei rispettivi Paesi di appartenenza.

 

L’ingresso alla serata è libero e agevole per tutti e le barriere murarie e le inferriate per una volta non saranno un confine tra gente libera e ospiti diversamente forzati, ma si potranno superare in nome dell’accoglienza al di sopra di ogni differenza etnica e culturale.

Prima della performance del sestetto, la serata propone anche un’apertura ritmica proposta da alcuni immigrati che hanno dedicato una parte del loro tempo ad allestire una breve performance musicale.

A seguire l’ensemble di Cojaniz unisce in una unica sintesi il mondo musicale ispanico e l’Africa attraverso il Blues. Canzoni d’amore di vibrante passione. Suoni che sono inni alla vita. Perché il Blues è il linguaggio dell’Uomo e tutti abbiamo bisogno di musiche che celebrino un nuovo umanesimo. Una formazione stimolante dove alla ritmica classica di stampo jazzistico si aggiungono due strumenti solistici inusuali come il violino e l’armonica.

Ricordiamo che il personale del C.A.R.A., una cooperativa sociale siciliana, non percepisce stipendio dal gennaio scorso, e il concerto sarà occasione per sensibilizzare chi di dovere verso il rispetto di chi lavora in questo delicato settore.

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