Si apre lunedi’ 25 gennaio alla 15.30 la nuova edizione di “Narratori d’Europa”, il ciclo di incontri su e con gli autori ideato e curato da Stefania Savocco, docente di lettere e operatrice culturale, organizzato dall’IRSE, Istituto Regionale di Studi Europei, con sede a Pordenone. Diretta streaming su piattaforma digitale, con accesso gratuito dal link: bit.ly/IRSE_NarratoriEuropa2021 e dal giorno seguente in differita sul canale Youtube e sulla pagina Facebook dell’IRSE.
“Storie nella storia del Novecento” è il tema portante dell’edizione 2021: un filo rosso legato alle “terre d’Europa silenziose”, oscurate geograficamente dalle nazioni più potenti che sono costantemente al centro dei riflettori. Si parte lunedì con “Anime baltiche” dello scrittore, giornalista e viaggiatore olandese Jan Brokken: come sempre letture, approfondimenti multimediali e interviste scandiranno l’incontro, al quale seguiranno, ogni settimana (lunedì 2, 9 e 16 febbraio sempre dalle 15.30) gli incontri dedicati a “Patria”, dello spagnolo Fernando Aramburu, a “L’ottava vita” della scrittrice georgiana Nino Haratischwili e al romanzo “Eugenia” dell’autore francese Lionel Duroy, su vicende dimenticate nella Romania tra le due guerre.
Novità rilevante, per questa edizione 2021, è l’incrocio di “Narratori d’Europa” con il nuovo progetto IRSE “Memoria, Consapevolezza, Responsabilità: storie di un’Europa inedita e poco conosciuta”, rivolto a studentesse e studenti delle Scuole Secondarie regionali di Secondo Grado. Storia, letteratura e tecnologia digitale sono le coordinate in cui si inscrive il Progetto, sostenuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia, ideato per favorire l’approfondimento della storia del Novecento attraverso la letteratura contemporanea: per stimolare la consapevolezza e il senso di responsabilità per una cittadinanza attiva, grazie al confronto fecondo fra la prima metà del Novecento e le sfide dell’attualità. Consultabile online al link bit.ly/IRSE_MemConsResp il Progetto propone agli studenti di realizzare un video breve (della durata fino a 15 minuti), partendo proprio da uno dei quattro romanzi che scandiscono la serie “Narratori d’Europa”, legati dal titolo “Storie nella storia del Novecento” Nel “Kit Studenti” caricato sul sito i partecipanti troveranno alcuni estratti significativi di ciascun romanzo e le indicazioni tecniche per la realizzazione del video, che prevede riprese in orizzontale e un elaborato in formato mp4, da trasmettere via wetransfer a [email protected] entro il 13 marzo 2021, unitamente ai form previsti dal bando.
“Abbiamo scelto appositamente romanzi che ripercorrono molti avvenimenti cruciali del XX secolo – sottolinea la curatrice Stefania Savocco – e lo fanno attraverso saghe familiari, storie a volte di personaggi famosi, come in ‘Anime baltiche’, ma soprattutto di vita quotidiana, relazioni e sentimenti, tragedie, ma anche ricerca personale di felicità, ambizioni, successi. Con particolare attenzione il progetto focalizza sui decenni tra le due guerre,anni di crescita economica e imprenditoriale, di avanguardie culturali, arte e musica, con diversi protagonisti spesso di origine ebraica, ma anche periodo di odi razziali e nascita di totalitarismi».
Jan Brokken con “Anime baltiche” ci guiderà fra le strade di Riga, dove Janis Rose fondò un’importante casa editrice nel 1914, contribuendo al risveglio culturale di un Paese che si sarebbe di lì a poco liberato dal giogo zarista. In “Patria”, di Fernando Aramburu, scopriremo invece i Paesi baschi – Euskadi, nella loro lingua – e ci immergeremo nella storia di un’amicizia finita ai tempi dell’Eta. Nino Haratischwili e “L’ottava vita (per Brilka)” ci consentirà di conoscere “il Paese che, con i suoi abitanti, promuove qualità amabili come la sacra ospitalità e meno amabili come pigrizia, opportunismo e conformismo”, la Georgia. Con Lionel Duroy, già reporter per il quotidiano Libération, andremo infine a Bucarest e a Iasi, nelle città dove gli ebrei ci appariranno considerati ladri e ingannatori perché insediatisi in posti che si sarebbero voluti riservati ai romeni. “Eugenia” è un libro sul pregiudizio e spiega come i regimi autoritari si possano imporre laddove vi siano omertà, occhi bassi e ignavia.