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Roberto Bolle & Friends Gala all’Arena di Verona

Dopo 19 anni di assenza il balletto è tornato sul palco dell’Arena di Verona in uno spettacolo che, già dalle interminabili  file all’esterno, si preannunciava indimenticabile. Il “Roberto Bolle & Friends Gala” ha ottenuto un sold out che ha riempito l’Arena di entusiasmo e curiosità; in programma dieci pezzi divisi in due atti:  nel primo nove balletti sia classici che contemporanei, nella seconda parte una sola esibizione, “Le Jeune Homme et la Mort”. Tutti i balletti sono stati interpretati da ballerini internazionali giunti da tutta Europa e dagli Stati Uniti. Dopo solo trenta minuti dall’apertura dei cancelli, il teatro all’aperto era già colmo di pubblico e a fare da sfondo alle chiacchiere c’era una leggera musica che ha reso l’atmosfera ancora più delicata. Lo spettacolo è iniziato alle 21.18 con un fragoroso applauso per l’entrata in palcoscenico di Roberto Bolle con la classica calzamaglia bianca pronto a deliziarci con un fuori programma ,a causa dell’assenza di Alina Somova del Teatro Mariinsky,  ballando uno dei suoi cavalli di battaglia: Pas de deux di Apollo. Non si poteva iniziare meglio! Tutto lo spettacolo ha avuto come filo conduttore la precisione dei passi e una tecnica sopraffina che è emersa in ogni interpretazione. La seconda esibizione è stata Tchaikovsky Pas de deux,  un classico del balletto che porta la firma riconoscibile del grande George Balanchine, coreografo e ballerino che ha scritto parte della trama della storia della danza. Un altro classico del balletto è stato un Romeo e Giulietta dall’interpretazione struggente in ogni movimento si percepiva che sarebbero potuti morire l’uno per l’altra. C’era una perfetta alchimia tra i due ballerini che ha reso il tutto emozionante per un pubblico che però non è riuscito a cogliere fino in fondo la difficoltà del pezzo per l’assenza di virtuosismi.  Altro pezzo di danza classica è stato l’Adagio della rosa de La Bella Addormentata che pur essendo un classico del balletto ha saputo coinvolgere il pubblico che, al termine ,ha elogiato la Bella Addormentata, ossia Alina Cojocaru del Royal Ballet di Londra, per la sua bravura sconvolgente. A inframettersi al balletto classico ci sono state quattro interpretazioni contemporanee di enorme successo: un passo a due, tutto al maschile, interpretato dai gemelli della danza Bubenicek del Dresden Semperoper Ballett che hanno poi accompagnato, nel pezzo successivo, Roberto Bolle in un gioco di mani e di gambe dove i tre ballerini, dalla bravura mozzafiato, hanno saputo interpretare senza sbavature le difficoltà tecniche elevate;  un altro passo a due, sulla particolare musica di Thomas HÖfs, rimarrà impresso nella mente di tutti gli spettatori scoppiati in un fragoroso applauso durante il pezzo per la sua particolarità e per lo spettacolo di spaccate e apertura di gambe che lo ha impressionato; ultimo balletto contemporaneo è stato Le Bourgeois, un pezzo simpatico che, Dinu Tamazlacaru, ha saputo interpretare in maniera teatrale e coinvolgente per il pubblico che ha applaudito più e più volte nello svolgimento della coreografia. Il miglior balletto in assoluto ha concluso il primo atto, Le Grand Pas de Deux di Gioacchino Rossini interpretato da Roberto Bolle con Alicia Amatriain dello Stuttgarter Ballett di Stoccarda, sua partner storica per questo pezzo.  Dopo una regale marcia in musica i due ballerini sono entrati in scena e hanno deliziato il pubblico con una coreografia divertente da lacrime agli occhi, nella quale, con scherzi e dispetti,  sbagliavano volutamente i passi ma senza tralasciare mai la tecnica impeccabile presente anche negli errori. Questo pezzo ha ricevuto un tasso di applausi indescrivibile, il pubblico ha persino sbattuto i piedi urlando entusiasta. Per calmare gli animi ci sono stati venti minuti di intervallo durante i quali sul palco si stava montando la scenografia per l’ultimo pezzo. Il secondo atto ha ospitato Le Jeune Homme et la Mort di Roland Petit su musiche di Bach interpretate da Roberto Bolle e Jia Zhang. La scenografia scarna di quattro sedie, un letto, un tavolo e un drappo rosso al vento ha fatto da cornice a un Roberto Bolle in salopette, attratto fisicamente da una giovane in un abito giallo e guanti di seta neri che non ricambiava il desiderio. Dopo una serie di rifiuti lui concepisce che la sua vita non ha motivo di essere vissuta senza la donna che ama e decide di impiccarsi.  Questo è stato un pezzo che, benché l’interpretazione impeccabile e l’indiscutibile forza muscolare dimostrata dal ballerino, ha diviso il pubblico dell’Arena in due essendo una coreografia da interpretare. Nonostante ciò lo spettacolo si è concluso con oltre dieci minuti di applausi per gli interpreti e Roberto Bolle , come sempre molto disponibile, si è concesso  alle foto di un pubblico entusiasta. Più di 11.000 persone, tra esperti di balletto e semplici appassionati,  hanno assistito a questo evento e hanno fatto sentire tutto il loro calore con applausi ed elogi da pelle d’oca, per uno spettacolo che difficilmente si potrà dimenticare.

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Dalla nostra inviata Maya  Agostino

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Un commento

  1. Siete sempre più puntuali e precisi. Ottimo il commento tecnico della vostra competente inviata. Grazie da un fan di Roberto.

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