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Sigillo di Tomasso su Cescutti e Zannier al 3° Rally Città di Maniago

Sigillo di Tomasso su Cescutti e Zannier al 3° Rally Città di Maniago

Knife Racing

Il driver di Frisanco ha dominato la seconda tappa dopo l’exploit di Zannier nella prima tappa di sabato.

Emozioni e spettacolo con tanto pubblico sulle prove speciali.

Decisivo per la piazza d’onore l’ultimo passaggio su Poffabro

Tomasso – Bertoldi

Cescutti – Crosilla, secondi assoluti

Maniago, 4 giugno 2017_ Quanto tutte le cose girano per il verso giusto, i verdetti del cronometro sono sinceri. Dimitri Tomasso, navigato da Enrico Bertoldi ha vinto il 3° Rally Città di Maniago – Valli e Dolomiti Friulane bissando il successo dello scorso anno. Il driver di Frisanco ha mirabilmente sfruttato il suo talento ma anche i valori di macchina, una Ford Fiesta R5 che ha messo dietro tutti gli avversari e soprattutto il rivale più tenace, Marco Zannier con la sua Renault Clio Williams a motore aspirato. Primo dopo la doppia “Meduno” di sabato in discesa, l’aquila di Lestans assieme alla compagna Marika Marcuzzi si è difeso con onore nella prova spettacolo “Città dei Coltelli” e ieri ha fatto meraviglie sulle prove di “Poffabro” e “Barcis-Piancavallo” ma alla fine ha dovuto cedere la piazza d’onore al recupero incessante di Nicola Cescutti e Simone Crosilla con un’altra Fiesta R5 turbo. Giù dal podio Luca Vicario (Skoda Fabia) che non ha potuto duellare con il veronese Roberto Righetti (Citroen Ds3) costretto al ritiro da una toccata addirittura nella ps1. Peccato nel finale il ritiro dei fratelli Zille, Enrico e Alessandro, causa ko del motore sulla Peugeot 106 Kit, cedendo la quinta posizione alla Peugeot S2000 di Carniello-Durat.

Con questa grinta e determinazione Marco Zannier e Marika Marcuzzi hanno conquistato uno strepitoso terzo posto assoluto al Città di Maniago (notare la gomma posteriore destra sollevata da terra in una uscita di curva velocissima!)

Marika Marcuzzi

Le singole prove in dettaglio:

PS 1 “Meduno”. Quest’anno allungata a 6,90 km rispetto ai 5,20 delle prime due edizioni e fatta in discesa, praticamente al contrario da Campone a Meduno, ha subito marcato i valori in campo. Curioso osservare che per il terzo anno consecutivo il più veloce è stato ancora Marco Zannier (4’09’’8), formidabile nel sfruttare il tuffo all’ingiù che ha messo un po’ in secondo piano la potenza delle vetture, esaltando il “manico” del pilota e la perfetta sintonia con la sua Clio Williams. Secondo tempo anche stavolta per Dimitri Tomasso (a 2’’5), che però ha guidato senza forzare dovendo ancora prendere le misure della Fiesta R5. Terzo Nicola Cescutti (a 5’’6) pure su Fiesta R5 e quarto Luca Vicario (7’’8) con una Skoda Fabia R5. In vena di sorprese Roberto Salmaso (4’22’0), quinto tempo assoluto con una Peugeot 306 datata ma affidabile, riuscendo a precedere di 0’’5 Enrico Zille tornato alla guida di una Peugeot 106 Kit. Il migliore in Classe A6 “Zeta” (4’22’’7) su Peugeot 106, ovvero Diego Valente con alle note Roberto “piedone” Scopel che non disdegna il ruolo di navigatore quando capita. Buono l’impatto gara di Denis Babuin su Clio S1600 (4’25’’7). Peccato per l’immediata uscita di scena di Roberto Righetti (Citroen Ds3) candidato a un ruolo da protagonista.

Vicario – Doneddu, quarti assoluti

PS 2 “Meduno”. Se due indizi fanno una prova, attenzione a Zannier (4’05’’8), impietoso sugli avversari. Comunque si migliora anche Tomasso (4’09’’5) che però nel totale paga 6’’2 dal rivale. Terzo Cescutti (a 4’’2), mentre Vicario (a 9’’2) è battuto per un decimo da Alberto Carniello su Peugeot 207 S2000. Abbassano praticamente tutti e Zille (4’15’’1) scala al quinto posto, tenendosi dietro “Zeta” di 3’’6 nel totale che viaggia con una Peugeot 106 meno performante. Primo di N3 (vetture produzione 2 litri di cilindrata) Mattia Ghion in 4’22’’3, decimo assoluto nella classifica provvisoria dietro a Salmaso incappato in qualche piccolo errore. L’Opel Adam di Massimiliano Meneghetti comanda la Classe R2B. Tiene il terzo posto di A7 dietro a Zannier e Salmaso il pugliese Patrizio Forte (Clio Williams del Casarano Rally Team), venuto a gareggiare qui proprio nel weekend in cui si corre il Salento tricolore: “Ho accolto l’invito di Marco Modolo con la sua Motul Tech Racing e ringrazio per la calorosa accoglienza di Maniago che non mi fa pentire di aver affrontato una così lunga trasferta”.

Martinelli – Mirolo

PS 3 “Città dei Coltelli”. Tracciato breve (3,20 km) e spettacolare, Maniago Libero che ritrova la magia della prova cittadina già cara al Rally delle Valli Pordenonesi. Pienone alla rotonda sulla provinciale dove un tratto misto terra-asfalto ha resto ancora più spettacolare i passaggi delle vetture in ordine inverso per aumentare il pathos. “Graffio” di Tomasso in 2’50’’8, ultimo a entrare in scena. Vicario a 1’’6, Zannier incredibilmente a soli 2’’5, terzo tempo di prova. Ma sono andati forte anche “Zeta” (a 4’33) e Zille (5’’1), più rapidi di Cescutti (a 5’’9). Finale di tappa con Zannier in testa con un totale di 11’08’’9, secondo Tomasso a 3’’7, terzo Cescutti a 13’’2.

PS 4 “Poffabro”. I primi 7,40 di Poffabro già rivoltano il verdetto in testa di sabato. Tomasso fa lo scratch in 5’08’’9, Zannier è comunque secondo a 8’’8 anche se deve cedere il primato e passa dietro al rivale di 5’’1. Prova con asfalto viscido, alla lotteria delle gomme qualcuno non azzecca la scelta. Cescutti è terzo a 10’’5, Vicario quarto a 14’’8, quinto Babuin a 16’’1. Classifica che si sgrana e dalla quale scompare Roberto Salmaso: il maniaghese esce di strada e capotta la sua Peugeot 306 Rally. Equipaggio indenne e gara che prosegue dopo mezzora di stop.

PS 5 “Barcis-Piancavallo”. La prova mito fa estasiare concorrenti e pubblico, sarebbe ancora un piatto sontuoso per il menù tricolore. Terzo graffio di Tomasso in 9’50’’7, Cescutti cede solo 2’’1, Zannier 9’’9 e gli altri dietro, quindi la sfida al vertice rimane affare loro. Ma Vicario (a 38’’2 nella generale) si sta togliendo della ruggine mentre Zille (10’02’’1) fa corsa a sé con l’affidabile Peugeot 106 Kit. I ritirati salgono a 13, restano operativi in 58.

PS 6 “Poffabro”. Tomasso (5’08’’1) rafforza la leadership su Zannier che cede altri 6’’3 e ora paga 21’’3 nel totale, ma è comunque fantastico secondo e tiene a distanza Cescutti di 7’’7.  Vicario (5’17’’4) va col suo passo, idem Zille che si conferma quinto assoluto a 1’03’’0 dalla vetta. Fuori dai giochi Babuin (Clio S1600) con la frizione ko, scala in sesta posizione Carniello (Peugeot 207 S2000) insidiato a 11’’ da “Zeta” (Peugeot 106). In lizza ancora 54 auto.

Vicario – Doneddu

PS 7 “Barcis-Piancavallo”. Seconda ascesa dal lungolago di Barcis a Col Alto in Piancavallo. Tomasso implacabile (9’45’’7) abbassa di 5’’ rispetto al primo passaggio. Migliora il suo personale anche Cescutti di 4’’7 e fa peggio di 2’’4 rispetto al battistrada, ma il progresso più netto (6’’6) è di Zannier, terzo a 8’’1 salendo in 9’53’’8. Gli rimangono però solo 2’’ di margine per difendere la piazza d’onore sul podio mentre comincia a piovere, una difficoltà in più per i concorrenti e disagio per gli spettatori.

Zanin – Pizzul

PS 8 “Poffabro”. Bersagliata dalla pioggia, l’ultima prova registra un ovvio innalzamento dei tempi. Tomassi chiude in 5’56’’7 per un totale di 47’02’’7, Cescutti a 3’’7 finisce secondo a 35’’1 beffando Zannier (a 8’’0) nel rush finale, terzo a 37’’4. Oltre il minuto Vicario e Carniello, quarto e quinto con “Zeta”, ovvero Diego Valente (Peugeot 106) sesto e primo dei concorrenti alla guida di vetture “normali”, considerando la Clio di Zannier un fenomeno a parte data la sintonia con il pilota.

Foto Dario Furlan

About Dario Furlan

Fotografo free lance e giornalista pubblicista. Segue da anni il panorama musicale internazionale - ma anche locale - con particolare predilezione per quanto riguarda il rock (in tutte le sue derivazioni), il folk ed il blues nonché la musica in lingua friulana. Cultore di "motori e rally", dei quali vanta una conoscenza ultradecennale, è anche atleta nella disciplina ciclistica della mountain bike.

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