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Triestebookfest – GLI APPUNTAMENTI DI DOMENICA 6 MARZO
Luigi Nacci

Triestebookfest – GLI APPUNTAMENTI DI DOMENICA 6 MARZO

La VI edizione di Triestebookfest – Parole in viaggio, il Festival letterario che promuove la cultura del libro e della letteratura, co-organizzato dal Comune di Trieste con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, si conclude domenica 6 marzo, con altri incontri con gli autori all’Auditorium del Museo Revoltella di Trieste.

Alle 10.30, Luigi Nacci presenta la storia di Marianna A., raccontata nel libro Spirito libero e sangue caldo, Ediciclo (2021), l’autobiografia di una donna rom, una testimonianza eccezionale.
Una donna che non ha studiato eppure decide, alla soglia dei cinquant’anni, di raccontarsi. Lo fa senza pudori: dall’infanzia nei Balcani a quando è stata venduta dal padre per tre monete d’oro, dal giorno in cui è stata violentata per la prima volta ai continui cambi di accampamento, dal primo figlio avuto da un gagio italiano da cui sarà costretta a separarsi, al matrimonio con un uomo violento. Una storia di sofferenza e libertà, di fuga e di violenze, di erranza e ricerca di stabilità.

Alle 11.30, il giornalista del Foglio Michele Masneri ci guida in un viaggio nella Silicon Valley con il libro Steve Jobs non abita più qui, Adelphi (2020), con Francesco De Filippo.

Nel pomeriggio, alle 15.30, Francesco Della Puppa presenta La linea dell’orizzonte, Beccogiallo (2021): un resoconto partecipe e ben documentato dell’esperienza dei migranti bengalesi in Italia e Inghilterra.
Alle 17.30, Luigi Nacci l’attesa presentazione in anteprima nazionale del libro Non mancherò la strada, Editori Laterza (2022), con Cristina Bonadei. Triestino, insegnante, giornalista e guida ambientale escursionistica, Nacci afferma che mettersi in cammino vuol dire scegliere un’altra vita. Una vita semplice, in cui ogni incontro è una porta, ogni volto un viaggio, ogni sentiero una via per esplorare se stessi e il mondo. Farsi nomadi per essere liberi. Un libro prezioso che ci esorta a incamminarci, ciascuno con il proprio passo, verso il nostro destino. Originale cantore della ‘viandanza’, della vita come cammino, Luigi Nacci si interroga sul valore che ha in questi tempi concitati e iperconnessi la pratica ancestrale e stravolgente del viaggio a piedi.

Alle 18.30, lo storico Alessandro Vanoli propone La scoperta e il sogno. Come il viaggio e l’immaginazione hanno creato il mio mondo, due interventi nei quali racconta l’erranza e i viaggi. Vanoli ha lavorato come docente e ricercatore in numerose università, tra cui l’Università di Bologna e l’Università Statale di Milano, e ha insegnato arabo presso differenti istituzioni. Si è occupato prevalentemente di storia mediterranea, di rapporti tra mondo cristiano e mondo musulmano e di presenza islamica nelle Americhe.

Si ricorda martedì 8 marzo, alle ore 18.00, all’Antico Caffè San Marco, l’ultimo appuntamento del “Fuori festival”, con la presentazione del libro “Il pioniere” di Tatjana Đorđević Simić, in collaborazione con “Varcare la frontiera”.

Giornalista  di origine serba che dal 2006 vive a Milano Tatjana Đorđević Simić scrive per Al Jazeera Balkans, per la versione in serbo della BBC e per «La Stampa». Collabora con alcune riviste di geopolitica italiane e internazionali e con la fondazione Gariwo (la foresta dei Giusti, acronimo di Gardens of the Righteous Worldwide) che si impegna di prevenire i genocidi e le atrocità di massa nel tutto il mondo.  Dal 2020 al 2022 è stata presidente dell’Associazione della Stampa Estera di Milano.  Boško è al suo primo giorno di scuola, quando fa giuramento al Presidente Tito, morto da anni,
diventando così un suo pioniere. Ancora non sa quanto questo momento segnerà la sua vita. È poco
più che adolescente quando scoppia la guerra in Jugoslavia. La situazione lo costringe a trasferirsi in Italia, lasciandosi tutto alle spalle.
Boško è uno straniero alla ricerca della propria identità: da sradicato osserva le ingiustizie e le
contraddizioni di un Paese, il suo, che oramai non esiste più. Quello che fatica a scomparire è l’odio che si annida tra i popoli che lo costituivano, un odio atavico e cieco che guarda con sospetto persino l’amore. Un romanzo in cui, grazie allo sguardo del protagonista, lucido e impietoso, si ritrova la bellezza sopita e mai perduta di un Paese sfregiato dalla guerra ma alla costante ricerca del proprio riscatto.

INFORMAZIONI

In base alle norme sanitarie vigenti, a tutti gli eventi del Festival si accede solo con prenotazione obbligatoria al +39 3314373087 (anche via WhatsApp), con Green Pass rafforzato e mascherina FFP2.

 

About Enrico Liotti

Giornalista Pubblicista dal 1978, pensionato di banca, impegnato nel sociale e nel giornalismo, collabora con riviste Piemontesi e Liguri da decenni.

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