Recensione – C’è del metodo in questa follia, anzi del genio. Sì perché ci vuole un’intelligenza luminosa per immaginare e realizzare un meccanismo a orologeria come quello che la Compagnie des Brigands ha portato a Venezia (teatro Malibran), grazie al sodalizio tra Teatro La Fenice e Palazzetto Bru Zane. Si parla di Les Chevaliers de la Table Ronde, operetta di ...
Archivi dell'autore: Paolo Locatelli
Storico trionfo per la Norma di Marina Rebeka al Verdi
Recensione – Era l’evento più atteso della stagione e non ha deluso le aspettative. Il debutto di Marina Rebeka nella parte monstre di Norma va ben oltre il trionfo che il pubblico del Verdi di Trieste, solitamente tiepido e compassato, le ha tributato. Va oltre perché questa Norma non si ferma alla stupefacente bellezza del canto – bellezza che, beninteso, c’è ...
Poche idee nello Stiffelio al Teatro La Fenice
Recensione – Stiffelio non è il capolavoro di Verdi eppure è un’opera che meriterebbe una considerazione maggiore. Benché musicalmente resti legata a modelli precedenti – e Rustioni sa metterlo sufficientemente in evidenza – è soprattutto nell’impostazione della drammaturgia che si scorge l’elemento di rottura e, ancora più, nella definizione psicologica dei personaggi. Con Stiffelio insomma Verdi, il Verdi di galera, inizia ...
Il Werther di Massenet al Teatro Verdi di Trieste
Recensione – Difficile fare un Werther senza Werther. Il nuovo allestimento del Verdi di Trieste avrebbe più di un motivo d’interesse, non fosse che il protagonista Mickael Spadaccini annaspa al di sotto del livello di galleggiamento. Emissione forzata che si traduce in un canto impreciso nell’intonazione e sconnesso nella linea, piattezza espressiva e musicale. Terzo e quarto atto vanno leggermente ...
Idomeneo apre la stagione del Teatro La Fenice di Venezia
Recensione – Fossi un regista avrei i sudori freddi all’idea di affrontare un’opera settecentesca, soprattutto un capolavoro serio e di grande respiro come l’Idomeneo di Mozart. Non perché si tratti di una creazione di scarsa attrattiva o dalla drammaturgia inconsistente, tutt’altro. Piuttosto per la difficoltà tecnica che la costruzione a numeri chiusi necessariamente procura e per la struttura formale della ...
Il Flauto Magico di Mozart trionfa al Teatro La Fenice
Recensione – Il Flauto Magico (Die Zauberflöte) in scena al Teatro La Fenice di Venezia rientra nell’eletta schiera degli spettacoli operistici in cui tutto funziona. Damiano Michieletto, stella luminosa in quel piccolo mondo antico che è il teatro musicale italiano, ritorna alla Fenice per firmare la regia di un allestimento che è un capolavoro, né più, né meno. Con l’impagabile ...
Stanislav Kochanovsky e l’Orchestra Giovanile Italiana al Verdi di Pordenone
Recensione – Segnatevi il nome di Stanislav Kochanovsky perché ne sentiremo parlare. Classe 1981 e un curriculum già notevole, anche se non da primo della classe, ma soprattutto un talento fuori dal comune e tanta qualità. C’è senz’altro molta scuola russa nel suo modo di dirigere: sia nel fraseggiare, sia nei colori (quei violoncelli!), sia nel gesto – impossibile vederlo ...
L’Elisir d’Amore di Donizetti trionfa alla Scala
Recensione – Sono assai belle le scene firmate da Tullio Pericoli per l’Elisir d’Amore in scena al Teatro Alla Scala di Milano, spiace quindi che Grischa Asagaroff si impegni a fondo per mortificarle. Il lavoro del regista assembla sistematicamente tutto ciò che nell’Elisir, o nell’opera buffa in generale – ammesso e non concesso che tale sia il capolavoro donizettiano – ...
Teatro Verdi di Trieste: La Stagione Sinfonica – 11 settembre – 9 ottobre 2015
La Stagione della Fondazione lirica triestina si inaugura con una rassegna sinfonica di cinque concerti monografici dedicata interamente ai grandi compositori dell’area tedesca. Dal periodo classico di Haydn Mozart e Beethoven, attraverso Felix Mendelssohn-Bartholdy si arriva alla Quinta Sinfonia di Anton Bruckner, assente dai programmi da tempi immemorabili. Oltre al M° Gianluigi Gelmetti, che dirigerà i concerti dedicati a Mozart ...
Falstaff chiude la stagione del Verdi di Trieste
Si dice che il Fastaff di Giuseppe Verdi sia opera da grandi direttori ancor prima che da grandi cantanti e, come in ogni luogo comune, un fondo di verità c’è. Non perché la partitura richieda doti di virtuoso fuori dal comune, benché la quadratura ritmica di certe pagine sia tutt’altro che scontata, quanto piuttosto per la complessità esegetica del disegno generale, ...