L’attore americano Peter Falk, e’ morto all’eta’ di 83 anni, famoso in tutto il mondo per la serie tv ”Il Tenente Colombo’. Da padre di origini ungheresi e da madre russa entrambi di religione ebraica , nato a New York Falck era caratterizzato dal suo particolare sguardo, dovuto alla protesi oculare che portava’ sin dall’eta’ di tre anni, da quando gli venne asportato l’occhio destro a causa di un tumore. Sguardo a cui deve la sua affermazione in qualita’ di caratterista e piu’ in generale alla propria carriera come personaggio del cinema. Già tra gli anni cinquanta e sessanta il successo arrivo ‘recitando in diverse serie televisive tra cui Alfred Hitchcock Presenta, e Naked City. In Angeli con la pistola, nel 1961 venne ingaggiato per uno dei ruoli piu’ importanti della sua carriera, in cui impersona un ”simpatico” mafioso, a fianco del boss Glenn Ford e di Bette Davis. Ma a partire dal 1968 ebbe la consacrazione definitiva per la sua carriera con il ruolo di protagonista della lunga serie televisiva Colombo.Anche senza mai lasciare il tenente Colombo partecipo’ ad alcune pellicole cinematografiche come Una moglie a fianco del 1974, Quando passi da queste parti del 1976, Una strana coppia di suoceri, Il cielo sopra Berlino e celebre la sua partecipazione al film fantasy La storia fantastica, film cult degli anni ottanta, in cui impersona l’anziano che racconta la storia, su cui il lungometraggio e’ incentrato, al proprio nipote (interpretato da Fred Savage). Nel 2007 fece una breve apparizione nel film Next con Nicolas Cage (uscito in Italia nel 2008). Nel 2008 gli venne diagnosticato il morbo di Alzheimer . La figlia adottiva Catherine chiese e ottenne la tutela legale sul padre, oramai incapace di intendere. Molto apprezzato anche per le sue brillanti performance in commedie o in film, come Invito a cena con delitto ci lascia con umiltà e senza tanto clamore, come poi è stata tutta la sua vita con due matrimoni ed due figlie adottive. Senza clamore e da persona per bene come cercava di interpretare nel suo ruolo preferito del sagace investigatore squattrinato e mai alla moda, ma da cui nella finzione come nella vita veniva sempre fuori il colpo da maetro con cui incastrava il colpevole senza smania di protagonismo o in attesa delle luci della ribalta. Un esempio di vita che molti nostri protagonisti della vita sociale dovrebbero imitare al servizio degli altri e non per stessi. Enrico Liotti RIPRODUZIONE RISERVATA
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