sabato , 27 Luglio 2024
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La violenza non ha colore

Trovo altamente squallido il gioco delle parti che sta prendendo piede in questi giorni. La strumentalizzazione di un folle gesto, di un pluri omicidio, usato come pretesto per avvalorare delle tesi xenofobe prive di senso è altamente pericoloso e deleterio. La questione principale è capire che la violenza non ha colore, non ha luogo e non ha giustificazione; un gesto violento va condannato a prescindere da dove venga compiuto e da chi venga compiuto. L’omicidio di tre persone avvenuto a Milano, ad opera di Mada Kabobo, non è più o meno grave di qualsiasi altro omicidio. Che l’autore sia africano, americano, asiatico o italiano non fa alcuna differenza, la violenza è stata operata da un folle, uno psicopatico. Non si tratta di “giustificazionismo di sinistra”, il concetto è universale e va considerato tale al di là della propria appartenenza politica.

Il problema dell’immigrazione in Italia non può diventare un messaggio di odio per colpa di un gesto privo di senso. Nel contesto europeo l’Italia si trova in una posizione geografica strategica per i flussi migratori africani in quanto è una sorta di ponte verso l’Europa. La maggior parte dei migranti fugge da condizioni disperate, da guerre e da povertà, con la speranza di trovare un futuro migliore in Occidente; ovviamente tra questi si nascondono anche i potenziali criminali intenti solo ad allargare i loro loschi traffici nei paesi sviluppati. Sono questi immigrati che vanno perseguiti e rispediti indietro, nello stesso modo in cui vanno perseguiti tutti i delinquenti italiani. Inoltre l’Europa dovrebbe unirsi politicamente (e non solo a livello monetario) e affrontare il problema dell’immigrazione attraverso la collaborazione di tutti gli stati membri; solo con la cooperazione si può risolvere un’problema che colpisce in maniera più evidente i paesi situati sul Mediterraneo.

Rimane comunque il fatto che in un paese democratico è dannoso e sconsiderevole strumentalizzare dei fatti molto gravi ma isolati, che tendono a minare i rapporti di convivenza tra cittadini italiani e stranieri e hanno il solo fine di aumentare il consenso elettorale di alcune frange politiche.

L’odio porta solo ad altro odio.

Carlo Liotti

© Riproduzione riservata

 

 

About Carlo Liotti

Giornalista Pubblicista iscritto all'Albo dei giornalisti da Aprile 2013. Dottore in Scienze e Tecnologie Alimentari. Appassionato di fotografia e di viaggi, capo redattore de ildiscorso.it, reporter/collaboratore per altri canali di comunicazione.

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