C’è un dato importante emerso gli scorsi giorni dal voto elettorale. Le donne e i giovani, categorie per antonomasia più deboli , più tartassate e meno rappresentate, hanno dato uno slancio importante alla loro causa, portando di fatto una sostanziale inversione di tendenza nella composizione parlamentare. I dati diffusi da Coldiretti parlano di percentuali mai riscontrate nella storia della Repubblica; il nuovo parlamento avrà al suo interno il 31% di presenza femminile e l’età media di deputati e senatori che scende a quota 48 anni, chiaro segnale di quanto il popolo giovanile abbia sentito il forte bisogno di essere rappresentato nelle sedi di governo. Onore al merito va riconosciuto al Partito democratico e al Movimento cinque stelle (41% e 38% di parlamentari donne) veri fautori della causa femminile e giovanile.
Da questi risultati si evince la voglia di cambiamento e di inversione di tendenza, di rivalsa verso la fallimentare rappresentanza della classe dirigente dell’ultimo decennio. Nonostante l’incertezza per la palese ingovernabilità del paese i messaggi lanciati nell’ultima tornata elettorale sono chiari e precisi: è ora di pensare al futuro, è ora di voltare pagina. In questo senso la presa di coscienza delle donne è un fondamentale passaggio per la vera rivoluzione civile; se per anni i governi sono stati una congregazione di uomini chiusi e avidi di controllo, portando al fallimento la Nazione, forse è giunto il momento di cambiare la squadra e le mentalità. D’altronde esempi di successo amministrativo femminile nel mondo non mancano ed è questa la chiave di lettura per uscire una volta per tutte dalla ‘caverna’ e diventare a tutti gli effetti un paese moderno e modello; far risorgere il grande promotore della cultura, della bellezza, dell’innovazione tecnologica e del genio scientifico, l’Italia.
Carlo Liotti
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