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COMUNE DI PORDENONE: Presentazione Premio Bruno Cavallini

Premio Bruno Cavallini riconoscimenti alla poesia, alla critica culturale, all’attualità e alla letteratura
Pierluigi Cappello per la poesia, il giornalista Tommaso Cerno per l’attualità, per la critica della cultura Eleonora Cavallini e Boris Pahor per la carriera, sono queste le autorevoli figure premiate alla 17^ edizione del Premio Bruno Cavallini,
Sarà Vittorio Sgarbi, che nel 1996 lo ha istituito a Barcis in ricordo di suo zio, a consegnare i riconoscimenti sabato 9 novembre alle 18 all’ex Convento di San Francesco a Pordenone.
Nel corso della conferenza stampa di presentazione che si è tenuta nella saletta di rappresentanza all’assessorato alla cultura, Maurizio Salvador coordinatore dell’evento e presidente del comitato organizzatore, ha ricordato che il premio è un significativo evento culturale non solo per il nostro territorio ma di risonanza nazionale ed internazionale e solo il sentimento e il legame con questa terra di Bruno Cavallini e di che ne conserva la memoria, consente di mantenerlo ancora sul nostro territorio.
L’assessore alla cultura Claudio Cattaruzza ha ribadito il sostegno del Comune all’iniziativa che anche quest’anno con le scelte qualitativamente importanti conferma l’elevato livello della manifestazione. L’assessore provinciale Nicola Callegari ha messo in evidenza le sinergie createsi, tra il comune più piccolo del territorio, Barcis appunto e il capoluogo, che hanno consentito di far crescere l’evento, mentre l’assessore alla Cultura del comune della Valcellina dove ha avuto origine il Premio, Daniela Paolon ha auspicato un maggiore ritorno di immagine per Barcis.
”Il Premio ha origine dal legame di amicizia e dall’affinità intellettuale tra lo zio di Vittorio Sgarbi, Bruno Cavallini, e Antonio Piromalli. Quest’ultimo è stato nella giuria del “Premio letterario nazionale Giuseppe Malattia della Vallata”. Vittorio Sgarbi partecipò alla consegna del riconoscimento nel 1996 a Barcis e notò nella giuria l’amico di suo zio e della sua famiglia: da lì l’idea di creare un premio per ricordarlo. Bruno Cavallini nacque il 26 maggio 1920 a Santa Maria di Codifiume, nel comune di Argenta, fu docente di storia dell’arte, poi di italiano e latino e preside a Ferrara e Milano, dove morì il 1° aprile 1984.”
“Bruno Cavallini – ricorda Elisabetta Sgarbi -, letterato e docente ferrarese, è stato uno zio fuori della norma e vorrei dire anche “segreto” per me. Era una figura carismatica, e il suo carisma si imponeva immediatamente a chi parlasse con lui. Alieno da ogni scuola di pensiero che non fosse riconducibile al semplice (ma di quale “semplicità”!) amore della Classicità, viveva con una intensità che oggi non si dà più, di fatto, e se si dà è cosa rarissima, l’eccezione per antonomasia. Credo abbia lasciato di sé non solo il rimpianto di chi gli ha voluto bene, e in questo modo lo restituisce costantemente alla memoria, ma anche un segnale etico, che concerne uno stile di pensiero e, anzi, di “convivialità” del pensiero. Proprio secondo il modello platonico. Mio zio era, in fondo, un “antico” greco, il testimone di una civiltà del gusto e della ragione a cui possiamo ancora oggi riferirci rievocando la bellezza della sua persona”.
Il premio Bruno Cavallini gode del patrocinio della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, della Provincia di Pordenone, dei Comuni di Pordenone e di Barcis e della Pro Barcis,

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