È una camaleontica trasfigurazione quella che avviene sotto gli occhi di chi guarda Marlene Monteiro Freitas danzare in Guintche : venerdì 21 novembre ore 21 al Teatro Palamostre di Udine per Teatro Contatto . Un corpo passa attraverso diversi stadi dell’umano e dell’animale e sprigiona una potenza magnetica e affascinante, dalla quale non si riesce a distogliere lo sguardo. È danza contemporanea, la sua, con dentro un’anima esotica dove fa eco Capo Verde, il paese da cui Marlene arriva. Una danza anche furiosa, ritmica, colorata come un carnevale. Il magnetismo di questa danzatrice ci spinge a seguirla nella sua danza ipnotica e rituale, anche senza sapere dove questo ci porterà.
Energia, danza, vitalità in continua trasformazione. Un corpo di donna ondeggia sui fianchi al ritmo incessante di tamburi. Flash luminosi accompagnano cambiamenti di stato di un volto che passa dall’essere donna a vari stadi dell’animale, in una progressione di transizioni sensuali e selvaggie: è Guintche, la performance della danzatrice e coreografa portoghese Marlene Monteiro Freitas, enfant terrible della nuova danza contemporanea europea prossima ospite di Teatro Contatto 33, venerdì 21 novembre, al Teatro Palamostre (inizio ore 21). E’ dunque una camaleontica trasfigurazione quella che avviene sotto gli occhi di chi guarda Marlene Monteiro Freitas danzare. Il suo corpo fiero e potente sa sprigionare una potenza magnetica e affascinante, dalla quale non si riesce a distogliere lo sguardo. Impossibile non riconoscere nella sua danza contemporanea un’anima esotica dove fa eco Capo Verde, il paese da cui Marlene arriva, lo stesso di Cesaria Evora. Una danza anche furiosa, ritmica, colorata come un carnevale. Il magnetismo di questa danzatrice ci spinge a seguirla nella sua danza ipnotica e rituale, anche senza sapere dove questo ci porterà. Creato nel 2010 e rappresentato con successo nei festival europei, Guintche deriva dall’immagine di una persona, disegnata da Marlene come ricordo di un concerto. Lentamente la figura maschile, a cui l’artista ha dato il nome di Guintche, ha iniziato a crescere, a prendere vita propria, a farsi autonoma, a ribellarsi e a dare vita a personaggi autonomi. Esseri il cui destino è precisamente quello di tradire le aspettative: Guintche è, in questo senso, la forma di vita intensa nata e partita da quell’essenza originale e informe. Non più la continuazione di un pensiero, ma una danza.
Marlene Monteiro Freitas nasce a Capo Verde dove a soli 14 anni ha fondato la sua prima compagnia. Trasferitasi a Lisbona ha studiato danza alla Fundação Calouste Gulbenkian e poi al P.A.R.T.S. (Bruxelles). Lavora regolarmente con, tra gli altri, Emmanuelle Huynn, Loïc Touzé, Tânia Carvalho, Boris Charmatz. Guintche è il suo terzo a solo come coreografa, assieme a creazioni realizzate anche assieme ad altri danzatori come Paradiso – collezione privata (2014), (M)imosa (2011), A Seriedade do Animal (2009-10), Uns e Outros (2008), A Improbabilidade da Certeza (2006), Larvar (2006), Primeira Impressão (2005). Fa parte del collettivo Bomba Suicida di Lisbona.