Al Museo Etnografico del Friuli la tecnologia si intreccia alla tradizione e così il viaggio alla riscoperta delle tradizioni popolari può avvenire anche tramite la consultazione di video e documenti grazie ai nuovi supporti multimediali.
Da qualche giorno, infatti, sono visionabili sia presso la postazione centrale nella sala Stucchi del primo piano, sia presso lo schermo nella sala dedicata ai cicli dell’anno, quattro nuovi video, a cura di Erica Barbiani di Videomante, incentrati su riti del fuoco, dal Pust (figura tipica del carnevale), al Kries (festa propiziatoria del Solstizio d’Estate), da Lis Cidulis (antica tradizione carnica) alla particolare affumicatura della ricotta attraverso il legno.
E il legno è anche il tema della nuova sala espositiva del Museo Etnografico “L’uomo e il bosco”, imperniata sul lavoro del bosco, per riscoprire le tecniche artigianali relative all’importante utilizzo della risorsa forestale.
Le “arti del fuoco” costituiscono il trait d’union con un’altra sezione del museo recentemente allestita, “In limine. L’aura magica della porta”. Nell’ambito dei percorsi espositivi di approfondimento dei diversi aspetti della cultura tradizionale, infatti, è stata allestita una nuova esposizione dedicata al tema simbolico della porta e della sua ferramenta, con esposizione di diverse tipologie di serrature dal XIV al XIX secolo, chiavi, picchiotti, cardini, bandelle, catenacci, lucchetti e accessori diversi. Esempi di raffinata produzione dei magnani o semplici oggetti del vivere quotidiano.
Un museo in movimento dunque, l’Etnografico, che, oltre ad una costante rotazione di alcune sale espositive, offre anche in continum rassegne temporanee. Attualemente sono visitabili le mostre “La fuea e i cavalîrs. In Friuli c’era la stagione del gelso e del baco”, “Stipi, cofani e scrigni. Colti esemplari e semplici manufatti per contenere preziosi” e “Erbe tintoree”.
Il Museo Etnografico del Friuli, che si trova nello splendido palazzo Giacomelli in via Grazzano è aperto dal martedì alla domenica con orario continuato dalle 10.30 alle 19. Per informazioni è possibile telefonare al numero 0432 271920.