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CAPODANNO A TEATRO PALAMOSTRE DI UDINE TERZA EDIZIONE TITANIC

31 dicembre ore 21:45   01 gennaio ore 16.30

 

Ritorna, per il terzo anno consecutivo, il tradizionale e atteso appuntamento con il Capodanno a teatro di Anà-Thema Teatro. Quest’anno con uno spettacolo d’eccezione: TITANIC. Il 31 dicembre alle ore 21:45 (ingresso €38 – ridotto under 14 €28) e in replica il 01 gennaio 2013 alle ore 16.30 (ingresso €25 – ridotto under 14 €15) al Teatro PALAMOSTRE di Udine. Sono trascorsi 100 anni dall’affondamento del Titanic, il transatlantico più celebre al mondo e, Anà-Thema Teatro sceglie di “ricordarlo” debuttando ad Udine, proprio con TITANIC: uno spettacolo mai visto, un’incredibile messa in scena che rievoca tutte le atmosfere di quella drammatica vicenda attraverso la prosa, la musica dal vivo, la danza e grazie alla presenza di oltre 40 attori sul palcoscenico. C’è chi afferma che la causa principale dell’affondamento del transatlantico più famoso del pianeta sia senz’altro da attribuirsi all’arroganza dell’uomo che volle sfidare le forze della natura, costruendo “una macchina più grande degli dei” convincendosi di essere superiore a loro. In un’epoca di grande ottimismo si credeva che la tecnologia potesse dominare sulla natura. Dalla tragedia del Titanic l’uomo ne esce profondamente ridimensionato nella sua lotta all’affermazione ed al superamento continuo dei propri limiti ma, per il regista Luca Ferri il genere umano ne guadagna comunque qualcosa: il valore del rispetto per la natura e l’importanza dell’umiltà degli uomini.  L’eroismo invisibile dei macchinisti che continuarono, durante il disastro, dopo l’impatto con l’iceberg, a lavorare nelle caldaie per permettere l’erogazione di corrente elettrica su tutta la nave; il profondo e commovente senso d’umanità dell’orchestra che continuò a suonare fino all’ultimo. Tutto questo si riassume in un solo concetto per il regista Luca Ferri: “speranza”. La Speranza è dunque il pensiero che questa regia vuole affiancare al nome del TITANIC, “Speranza” è anche l’ultima parola della drammaturgia originale, ricreata studiando le moltissime testimonianze, i testi storici, poetici e di produzione degli attori durante il percorso di prove. L’affondamento di questa nave è metafora di una società fiduciosa nella sua evoluzione, che non si accorge della crisi che la divora fin quando non crolla di fronte al primo piccolo fallimento. L’immagine del Titanic non più come la fine di un era ma come un nuovo inizio.

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