Ciclo di incontri presso il Museo Etnografico del Friuli Conversazioni sull’artigianato del primo novecento
Il Museo Etnografico del Friuli propone un ciclo di conversazioni sull’artigianato del primo Novecento a Udine, stagione particolarmente felice in cui i diversi artigiani concorrono a decorare e arricchire l’apparato di edifici udinesi, all’interno, con arredi, affreschi, decorazioni a stucco, e all’esterno con ornati in pietra artificiale, ferri battuti. Palazzo Giacomelli, nella sua ristrutturazione di fine ottocento voluta dal suoi ultimi proprietari, la famiglia Giacomelli, mecenati delle arti, ne è un esempio presentando al suo interno un apparato decorativo e strutturale significativo. La “sala Brusconi”, con l’arredo riccamente intagliato e il lampadario in ferro battuto, gli affreschi del salone al piano nobile, la decorazione a stucco o in pietra artificiale esemplificano la tradizione di alto artigianato a Udine. Il primo incontro con la professoressa Gabriella Bucco dal titolo “Lavorare il legno: dalla sala Brusconi ai mobilifici udinesi”, che si terrà martedì 19 novembre alle ore 16.00, prende in considerazione l’arredo della “Sala Brusconi”, l’unico ambiente ammobiliato e originario del palazzo; sarà l’occasione per riscoprire il repertorio illustrato nelle parti intagliate e scolpite ed approfondire la ricca tradizione della storia del mobile udinese del tempo. Antonio Brusconi (Udine, 1881 – 1928) è stato uno dei maggiori intagliatori udinesi, un falegname e “stipettaio” raffinato e di gusto eclettico. Operò a Udine ove tenne una rinomata bottega artigianale; la capacità di applicarsi in più forme stilistiche (Quattrocento, Rinascimento, Barocco, Rococò e Impero) gli consentì di incontrare il gusto di una committenza borghese che prediligeva la ripresa di stilemi del passato soprattutto neorinascimentali, uno stile di impronta nazionalistica in voga in quegli anni. Tra il 1881 e il 1896 progetta e realizza l’arredo ligneo della festosa boiserie di Palazzo Giacomelli, stanza di rappresentanza al primo piano, riccamente decorata. Il soffitto è a cassettoni in stucco a imitazione del legno. Lungo le quattro pareti si snoda una composizione articolata composta da divani imbottiti con alzata e pannelli scolpiti e a bassorilievo, una caminiera ove figura intrecciato a doratura il monogramma del committente “S(ante)G(iacomelli)”, un orologio a torre, imponenti armadi e tavoli e mensole di servizio con colonne e lesene. I motivi decorativi accanto a festoni con fiori, frutta e mascheroni propongono repertori graditi alla committenza, quali animali in scenari di paludi con vegetazione caratteristica, sfondi allusivi alla caccia con volatili, composizioni di gusto epico. Il tutto in un disegno di notevole virtuosismo, il modellato è morbido pur nella miriade di elementi che vanno osservati uno a uno e l’insieme è di estrema naturalezza. In questa impresa Brusconi è affiancato dall’intagliatore Emilio Bortolotti, esperto in bassorilievi lignei, impegnato dell’ornamentazione delle
“CON LE MANI SI CREA. Conversazioni sull’artigianato del primo novecento”
presso il Museo Etnografico del Friuli – Palazzo Giacomelli – via Grazzano 1 – Udine – T. 0432 271 920
Gli incontri:
martedì 19 novembre 2013 Lavorare il legno: dalla sala Brusconi ai mobilifici udinesi
martedì 3 dicembre 2013 L’arte dello stucco: dalla sala degli stucchi ai mestieri dell’edilizia nell’architettura del primo novecento a Udine
martedì 21 gennaio 2014 Il ferro battuto fra tecnica e decoro. Alberto Calligaris e la tradizione della farie: fra arte e officina.
martedì 18 febbraio 2014 I sigilli degli orafi udinesi: una tradizione cittadina nel tempo
martedì 18 marzo 2014 L’ornato ad affresco: dal salone di palazzo Giacomelli al gusto dell’esotismo del primo novecento