Museo Etnografico del Friuli
“I Luzzatto, il contributo di una famiglia di ebrei all’Italia, prima e dopo l’Unità”. È il tema che verrà affrontato domani, sabato 22 ottobre, alle 16.30 presso il salone del Museo Etnografico del Friuli in via Grazzano. La conferenza, arricchita dal contributo di documenti ed immagini della Fondazione Guido Lodovico Luzzatto di Milano e Luzzatto&Luzzatto di Israele, si inserisce nell’ambito dell’esposizione del carteggio del giovane garibaldino udinese Riccardo Luzzatto, visitabile fino al 30 ottobre. Tutta la famiglia Luzzatto ha dato il proprio contributo alla causa italiana durante il Risorgimento: il padre, Mario, già membro del Governo provvisorio udinese, fu deportato ed imprigionato a Josephstadt in Moldavia nel 1859; la madre, Fanny, fu una delle figure femminili eminenti del risorgimento friulano, condivise gli ideali del marito nella cospirazione antiaustriaca e conobbe e fu in corrispondenza con Mazzini, i fratelli Bandiera, Cairoli, Percoto e Garibaldi, al quale consegnò la somma di 4.000 lire per le sostenere la spedizione. È nello spirito di forti e radicati valori civili e patriottici che i coniugi Luzzatto educarono i quattro figli: Adolfo, medaglia d’argento per il valore nella battaglia di S. Martino, Attilio, Adele, Graziadio e Riccardo, il quale partì i primi giorni di maggio da Quarto per raggiungere i volontari di Garibaldi. Le lettere di Riccardo ai genitori nel periodo che va dal 3 maggio all’8 dicembre 1860 dalla campagna dei Mille e fra il luglio e l’agosto del 1862 dalla Campagna di Aspromonte, sono soprattutto un documento umano: semplici, prive di retorica, aderenti al vero quotidiano e alla solidarietà degli affetti.
(e.l.)