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FAR EAST FILM FESTIVAL 15 — Cold war

19/27  aprile 2013 – Teatro Nuovo “Giovanni da Udine” & Visionario

Sul palco del FEFF 15 la bellissima diva cinese Qin Lan con il capolavoro shakespeariano

The Last Suppern  In programma anche lo sconvolgente National Security  e la prima mondiale di Maruyama, The Middle Schooler.

UDINE – Dopo il pop idol giapponese Kamenashi Kazuya, che ha reso effervescenti la vigilia e l’opening night del FEFF 15, un’altra superstar è pronta per salire sul palco del Teatro Nuovo: stiamo ovviamente parlando della bellissima diva cinese Qin Lan, a Udine domenica 21 aprile con il regista Lu Chuan (entrambi molto amati dal pubblico del festival perThe City Of Life and Death). La coppia presenterà, in prima nazionale, l’atteso kolossal storico The Last Supper, un capolavoro tenebroso e carnale in equilibrio fra Shakespeare e Kurosawa. Un grande film epico che, riflettendo sulle nefandezze del potere, affonda le radici nella storia della Cina imperiale… Qin Lan, scelta da Lu Chuan per il ruolo della macbethiana imperatrice Lu Zhi, è sicuramente uno dei volti forti del panorama orientale contemporaneo: non solo attrice, sia per il grande schermo sia per la televisione, ma anche modella e cantante. Un talento multiforme che non smette di essere premiato e che vede aumentare, senza battute d’arresto, la sua meritatissima  popolarità!  Oltre a The Last Supper, la seconda e ricca giornata del FEFF 15 offrirà al pubblico due film-evento: lo sconvolgente dramma sudcoreano National Security, che ci riporta ai durissimi anni del regime di Chun Doo-hwan (dal 1980 al 1988), e la stravagante commedia nipponica Maruyama, The Middle Schooler, al festival in prima mondiale.

 

Film poliziesco nel classico stile HK.
Inseguimenti, sparatorie e violenze si mescolano ad interrogatori e lotte gerarchiche … All’interno della polizia di Hong-Kong.
Questa volta e’ la carica del futuro questore ad alimentare un complotto all’interno della polizia x condizionarne e la scelta.
Gli indagati si rivelano “buoni”, mentre i colleghi si rivelano essere colpevoli.
Il titolo e’ azzeccato ed è’ riconducibile a tutti i giochi di potere e manipolazione dei giorni nostri.
Il film inizia citando i  fatti come realmente accaduti; la fine lascia pensare ad un seguito.

 

Daniele Basso

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