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Il Natale a Gorizia rende omaggio a Mario Baresi

 

Mercoledì 19 alle 18 l’inaugurazione della mostra, allestita nella galleria Dora Bassi di via Roma La rassegna, visitabile fino al 20 gennaio, è inserita nel progetto del Comune “Le vie dell’arte”

Largo anche alla cultura nel fitto programma di eventi del Natale a Gorizia. Mercoledì 19 alle 18 sarà inaugurata la mostra di Mario Baresi allestita dal Comune negli spazi della galleria Dora Bassi dell’auditorium di via Roma. L’esposizione resterà aperta fino al 20 gennaio 2013, da lunedì a sabato dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. La mostra che il Comune dedica al pittore gradese di origine ma goriziano d’adozione è inserita nel percorso “Le Vie dell’Arte”, progetto nato due anni fa dalla volontà di fondere la bellezza delle creazioni artistiche locali con i siti più affascinanti e frequentati del rinnovato centro storico cittadino. Le opere di Baresi, messe a disposizione del Comune dalla sua famiglia, sono una vera e propria dichiarazione d’amore alla sua terra, ricca di contraddizioni, tanto da apparire sia rassicurante, come nel caso delle onde del mare di Grado, ma anche dura e forte, come nel caso delle rocce del Carso.  Nato a Grado nel 1909, Mario Baresi si è avvicinato alla pittura da autodidatta fin da adolescente affascinato dalla natura e in particolare dal paesaggio lagunare, esplorato in solitarie giornate trascorse da ragazzo in barca tra isolotti e casoni. Nel 1926 la sua prima produzione pittorica coglie l’interesse di Luigi Spazzapan, che espone alcune delle sue opere alla Prima Biennale Friulana d’Arte allestita a Udine. Laureatosi a Roma in Architettura, mantiene sempre viva la passione per il disegno e la pittura. Dopo essere stato prigioniero in India durante gli eventi bellici, nel dopoguerra Baresi torna a Gorizia e si dedica alla professione a tempo pieno. Dalla metà degli Anni Settanta si apre una stagione di intensa attività espositiva nel Triveneto, premiata dalla critica. “Serenamente belli” sono giudicati i motivi floreali, le vedute agresti, collinari, carsiche e quelle cittadine, scorci goriziani come la veduta di Piedimonte incorniciata da una vegetazione lussureggiante colta dalla sponda del verde Isonzo o quelli classici quale il colle del Castello. Inserito tra gli autori protagonisti del Friuli Venezia Giulia nel volume dell’“Arte italiana contemporanea” edito a Firenze nel 1989, Mario Baresi viene ricordato con un profilo biografico nel quale spicca la firma del pittore, poeta e critico Fulvio Monai e con la pubblicazione di due lirici dipinti dedicati alla laguna gradese. Mario Baresi muore a Gorizia nel 1994. Le sue opere sono conservate in raccolte pubbliche e private e agli eredi va il merito di continuare l’opera di conoscenza e valorizzazione critica.

 

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