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NO BORDERS MUSIC FESTIVAL 2017 VINICIO CAPOSSELA

NO BORDERS MUSIC FESTIVAL 2017 VINICIO CAPOSSELA

DOMENICA 13 AGOSTO 2017, inizio ore 14:00
SELLA NEVEA, RIFUGIO GILBERTI (1.850 mt s.l.m.) ingresso gratuito

È iniziato tutto nel 2014, quasi per gioco, con il concerto del pianista compositore Remo Anzovino che entusiasmò il pubblico facendosi ispirare dallo scenario magico, è proseguito crescendo nel 2015 con il cantautore britannico Jack Savoretti che lo ha definito “il più bel concerto della sua vita”, si è consacrato nel 2016 con Niccolò Fabi che è rimasto letteralmente senza parole dinanzi a cotanta bellezza, è semplicemente il “Concerto in alta quota” in programma domenica 13 agosto (inizio ore 14:00, ingresso gratuito) a Sella Nevea al Rifugio Gilberti (1.850 mt s.l.m.), uno degli eventi speciali del No Borders Music Festival e uno degli appuntamenti musicali e non solo più attesi dell’estate nell’intero Nordest e anche oltre, in grado di richiamare in Friuli Venezia Giulia migliaia di appassionati di montagna e musica praticamente da tutta Italia.  Il grande protagonista del concerto evento in alta quota sarà Vinicio Capossela, il cantautore contemporaneo più profondo e poetico del panorama musicale italiano che proprio oggi è stato proclamato vincitore, nella categoria cantautori, del Premio Tenco 2017, il riconoscimento assegnato dal 1974 alla carriera degli artisti che hanno apportato un contributo significativo alla canzone d’autore mondiale.Il concerto, solo piano e voce, di domenica 13 agosto al No Borders Music Festival rientra in “Atti Unici e qualche rivincita”, lo speciale progetto estivo del cantautore che non è un tour, né uno spettacolo che si ripete, ma un esercizio di eclettismo in alcuni dei luoghi più suggestivi d’Italia.
“L’atto unico è come una piroetta, un prototipo – afferma Vinicio Capossela – Una barchetta di carta che si mette in acqua e poi si capisce se affonda quando non c’è più tempo per salvarla o per riprovarci. È una disciplina che educa a non mettere da parte nulla. Come il potlach, la distruzione rituale dei beni. Come i castelli di sabbia, edificare qualcosa che verrà immediatamente cancellato dalla prima mareggiata. Non si fa a tempo di capire cosa è davvero successo, che ecco, è già finito. Si riconosce dalla coda, ed è un pesce che si immerge veloce. Per darci il giusto di rimettersi di nuovo, subito a pescare”.
Diversamente dal luogo chiuso del teatro, dove si crea la sospensione dell’incredulità, i luoghi aperti rappresentano per Vinicio Capossela la nostra natura effimera e possono essere conquistati solo di volta in volta, con «il massimo sforzo per il massimo risultato». Si tratta quindi di esercizi per contrastare la ripetizione, dando seguito e rivincita a diverse passioni che proseguono ostinate negli anni. Con “Atti unici e qualche rivincita” Vinicio Capossela pesca nel proprio passato e fa tesoro dei tanti anni di carriera.

 

About Enrico Liotti

Giornalista Pubblicista dal 1978, pensionato di banca, impegnato nel sociale e nel giornalismo, collabora con riviste Piemontesi e Liguri da decenni.

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