La cerimonia di inaugurazione oggi 1° agosto al cimitero di San Vito
“Per una città come Udine, medaglia d’oro alla Resistenza era importante e necessario preservare dal degrado la tomba di Elio Morpurgo, che fu sindaco della città e deportato ad Auschwitz. Un tributo importante alla storia che restituisce dignità a questo luogo, ma anche a tutti gli udinesi”. Così il sindaco di Udine, Furio Honsell, alla cerimonia di inaugurazione della tomba di Morpurgo, tornata a risplendere dopo un attento intervento di restauro ad opera della Pulitecnica friulana, la ditta incaricata dal Comune di Udine. Alla cerimonia, oltre al sindaco e ai tecnici comunali, erano presenti anche l’assessore all’Ambiente con delega ai Servizi cimiteriali, Enrico Pizza, e il vicepresidente e assessore alla Cultura della Comunità ebraica di Trieste Mauro Moshe Tabor. “Si conserva la storia – spiega Tabor – per ricordare il presente e il futuro di tutti noi. Abbiamo un ministro della Repubblica a cui si lanciano delle banane, uno Stato europeo a noi vicino come l’Ungheria dove stanno nascendo preoccupanti focolai antisemiti, la Russia che sta per varare pensanti leggi omofobe. Sempre più spesso – prosegue – assistiamo alla paura del diverso ed è nostro dovere quindi non stare zitti, ma urlare la nostra contrarietà. Conservare una tomba e la memoria che essa conserva, dunque, vuol dire urlare il nostro no a tutto questo. Per questo – conclude Tabor, appoggiando un sasso del Carso triestino sulla tomba di Morpurgo come da tradizione ebraica – ringrazio a nome mio e di quello della comunità di Trieste il Comune di Udine per questo intervento”.Soddisfatto anche l’assessore all’Ambiente che ha voluto ringraziare i tecnici del Comune che hanno reso possibile il restauro. “È uno dei pochi interventi che sono stati avviati prima del blocco imposto dal patto di stabilità – dichiara Pizza – e siamo riusciti dunque a portarlo a termine prima del blocco di quasi tutte le opere pubbliche. Questo è un patrimonio di tutta la città, non solo della comunità ebraica, e va dunque tutelato e conservato. Il cimitero di San Vito – conclude – racchiude circa 150 tombe monumentali e si può pensare ora a degli itinerari della memoria, al pari di altre città europee, attraverso la storia dei grandi personaggi che hanno segnato negli anni la vita di Udine”. Il progetto di restauro, costato circa 8 mila euro, si è concretizzato in attenti lavori di pulizia e di ripristino straordinario della tomba della famiglia Morpurgo presso il cimitero Monumentale di San Vito a Udine. Una delle esigenze manifestate fin dall’inizio riguardava la salvaguardia dell’aspetto e della consistenza della pietra, soprattutto riguardo la “patina del tempo” del monumento.
Prima di ogni altra operazione si è provveduto a sgomberare il campo di lavoro da sporcizia ed impedimenti, rimuovendo i residui vegetali secchi depositati e potando la pianta vicino all’ingresso in maniera da liberare la vista del perimetro e della recinzione per le successive operazioni. Successivamente la ditta ha restaurato la recinzione metallica, completamente arrugginita dal tempo, così come anche il cancelletto che chiude l’accesso alla zona del monumento che era scardinato ed appoggiato a lato della ringhiera. I lavori di consolidamento hanno comportato la saldatura dei cippi vacanti ed il ripristino dei cardini del cancelletto.
Anche la pavimentazione si presentava sconnessa, con le varie piastre fuori livello e con una significativa crescita di erbe tra le fughe. La pietra era inoltre macchiata dall’inquinamento atmosferico e dalla presenza di licheni e muschi. Si è quindi passati al restauro dei monumenti, che si presentavano così anneriti dallo smog e dalla pioggia, che era impossibile distinguerne i dettagli, ricoperti di licheni.