Non è sempre necessario, ricorrere a tour estenuanti o viaggi interminabili per il mondo per trovare ambienti adatti alle persone di tutte le età per qualche giorno di ordinaria e stravagante vacanza. Qui nel nostro Friuli, da qualsiasi provincia si parta in meno di un ora, un ora e mezzo si raggiungono le Dolomiti Friulane . Patrimonio naturale dell’Unesco regno naturale di aquile, stambecchi mufloni cervi e camosci, che nel suo aspetto selvaggio offre siti a malghe e casere, a centri visita e rifugi dove vengono accolti i visitatori lungo il cammino, il silenzio ed il suono della natura. Tutto il parco naturale delle Dolomiti Friulane conserva come in un tempio la passione per conservare l’ambiente in modo incontaminato, e quanto l’uomo vuole stravolgere questo equilibrio si arriva alla rivolta della stessa natura con testimonianze come la frattura del Monte Toc e l’origine della tragedia del Vajont. Per assaporare un breve soggiorno di vacanza alternativa Montagna Leader ha organizzato con l’ausilio del Consorzio Gal con la presenza della responsabile Silvia Scanu una giornata di Yoga e Natura : una giornata dedicata al benessere del corpo e della mente presso l’Agriturismo Pian dei Tass in Barcis.
Programma della giornata prevedeva un primo tempo in compagnia di esperti di erboristeria e oli essenziali, con la cooperazione dell’Associazione Regionale Produttori Erbe del FVG dove un operatore dell’associazione ha mostrato praticamente l’attività dell’ associazione che va dalla coltivazione alla trasformazione e alla vendita di prodotti a base di Piante Officinali, Aromatiche e Alimentari. L’incontro ha mostrato i tempi e le operazioni necessarie per ottenere un distillato di olio essenziale da alcuni arbusti di menta, a cui è seguita una seduta tenuta da un’esperta di Ayurveda per dare semplici indicazioni sul come sia facile anche da soli concedersi qualche minuto della propria giornata da dedicare al benessere fisico. A cui è seguito un work-shop tenuto da due maestri yoga per spiegare i benefici e le filosofie dietro cui si fonda lo Yoga ed il suo potere di stimolo per un benessere spirituale e mentale, grazie alla collaborazione dell’Associazione Umaji di Casarsa della Delizia. Ma il benessere che può scaturire da pratiche mediche alternative o filosofie orientali vengono svolte e presentate nello splendido spettacolo del luogo ospitante della Val Pentina, di Barcis e del suo splendido lago.
Ma un week-end alternativo non si consuma in una sola giornata dedicata alla meditazione ed al benessere fisico, se non si associa almeno una giornata di sport e divertimento alternativo ed ecco che ciò si avvera il giorno successivo con un salto nelle vicine Grotte di Pradis e di tutta la valle con al centro il paese di Clauzetto. Recarsi presso le zone di Pradis offre la possibilità ai più coraggiosi e ai più audaci di provare l’ebrezza del volo in Deltaplano o la più accessibile a tutti avventura speleologica attraverso un percorso di Canyonig insieme a guide Speleologiche del Fvg ed accompagnatori di canyonig. Uno di questi accompagnatori è senza ombra di dubbio il danese AMRIT e la compagna GATITA che oltre ad essersi immersi in questa natura incontaminata delle vallate intorno a Clauzetto offrono la propria voglia di vivere ed il proprio benessere interiore anche con il contorno di un ottimo servizio di ristorazione e per il corpo e per la mente.
Le grotte di Pradis meritano un intero capitolo a se, sono un complesso di cavità carsiche di vasta estensione e profondità posizionate a più livelli lungo una profonda forra scavata dal Torrente Cosa.
La bellezza di questi luoghi
fu colta già nel 1921 da don Giacomo Bianchini parroco di Padris di Sotto presagendone una futura valorizzazione. Valorizzazione che venne messa in opera nel 1964 da don Terziano Cattaruzza il quale giunse nel 1965 ad inaugurare la cavità che ospita la “Madonnina delle Grotte” e nel 1969 a completare il percorso di discesa al fondo della forra. Le grotte di Pradis sono riconoscite anche come importante sito argheologico frequentato nel Paleolitico. Infatti nel vicino Museo della grotta sono conservati numerosi reperti rinvenuti; tra cui resti di animali ed utensili in pietra che si possono trovare
anche nel Museo Archeologico di Torre a Pordenone. Oltre alla discesa all’orrido attraverso una lunga scalinata si accede all’interno della forra che crea l’Orrido di Pradis e dove è possibile incontrare tre grotte di cui una inaccessibie. In giornate di sole è bello ammirare gli spettacolari giochi di luci, ombre e riflessi che sono prodotti dai raggi solari e si prosegue tra cunicoli e orridi fino al Grande Cristo Bronzeo e dopo un arco naturale creato dall’erosione delle acque si giunge ad un “boschetto” da dove si può notare ed ascoltare la confluenza delle acque del rio Molat nel torrente Cosa, e ritornando indietro oltrepassato il Cristo si giunge nei pressi della cascata formata proprio dal rio Molat. Dopo di che si risale dalla stessa lunga scalinata usata per la discesa alla forra.
Ma per i più arditi in compagnia di Amrit e di esperte guide speleologiche è possibile giungere all’orrido e alle grotte che lo circondano anche dall’esterno approfittando di un percorso nel torrente Cosa attraverso la tecnica del
Canyoning che affascina ii più temerari ed è reso pratico e sicuro dalla presenza e l’apporto fisico e mentale del danese amante di questo spettacolo naturale. Ovviamente al termine della scarpinata nell’orrido attraverso le scale o attraverso le cascate e le grotte del torrente Cosa , Amrit e la sua compagna Catita offrono a chi è interessato un genuino pasto a base di piatti e sapori delle terre che circondano le grotte con l’aiuto di amici cuochi veneti e locali che vedono la giornata piacevolmente concludersi dopo due giorni di turismo alternativo dove in ognuno resta un grosso desiderio di tornare in più riprese per gustare tutto ciò che queste splendide terre sanno offrire.
Enrico Liotti
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