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Natibongo, un successo marchiato “Europa”

Natibongo Festival ha spento luci e amplificatori, mandando in archivio un’edizione 2013 di enorme successo. Nella splendida cornice del Parco della Lesa di Cividale del Friuli, il festival ha saputo coinvolgere oltre 2.000 persone tra pubblico, artisti, organizzazione e addetti al mercatino artigianale, che hanno frequentato la kermesse a fine agosto, confermandosi non soltanto quale spettacolo musicale, ma anche nella sua dimensione culturale e sociale.  L’edizione di quest’anno ha visto Natibongo nella sua più naturale vocazione “omnibus”: gli spettatori presenti alla Lesa, soprattutto nelle giornate di venerdì e sabato, comprendevano famiglie di tutte le età, bambini e giovani da ogni parte d’Europa. Questo coinvolgimento così variopinto ha realmente proiettato il festival non solo come annuale ritrovo per gli amanti e appassionati di musica delle origini, suonata principalmente con didjeridoo e percussioni, ma anche come manifestazione culturale tout court. Tutto ciò, grazie all’efficace lavoro dello staff, al sostegno dell’Amministrazione comunale guidata da Stefano Balloch oltre che, ovviamente, a tutti gli artisti.  La proposta musicale, infatti, si è rivelata di qualità, secondo una tradizione ormai consolidata. Dai friulani Playa Desnuda, che hanno proposto il loro ultimo rinnovato repertorio musicale farcito magistralmente da ritmi ska, blue-beat e rock steady, ai Naçao Nordeste di Gorizia, capaci di elettrizzare il pubblico con alchemiche melodie in stile brasiliano ripercorrendo gli stili maracatù e samba attraverso le coinvolgenti percussioni, le “vibrazioni” per i partecipanti non sono mancate. Inoltre, il respiro internazionale di Natibongo ha visto fiorire nel 2013 collaborazioni musicali con artisti del calibro europeo quali Adele & Zalem da Parigi, che hanno presentato al festival la loro ultima creazione musicale “Urban Tree”, album caratterizzato per la varietà musicale richiamante sonorità mistiche e ancestrali. I funambolici Rhythmen da Graz, invece, hanno trasportato il pubblico presente al Parco della Lesa verso danze impetuose, con la loro energica batteria, l’incandescente chitarra elettrica e il magnetico didjeridoo. Anche gli Ipercussonici, storico gruppo proveniente dalla Sicilia, hanno infiammato Natibongo con ritmi decisamente prorompenti, flow danzerecci e testi di caratura sociale impegnati nella lotta contro le mafie, gli indegni soprusi perpetrati verso la natura e verso i più deboli.  La sinergia 2013 fra Natibongo e i ragazzi del “Centro di aggregazione giovanile di Cividale”, con il prezioso supporto dell’Assessorato alle politiche giovanili, è sfociata alla Lesa nella giornata di domenica, dove realtà musicali della zona si sono avvicendate nel palcoscenico dando vita ad “Anbaradan, le musiche di un an”: concedere l’opportunità ai giovani di creare e organizzare un evento musicale, accompagnandoli con precisi riferimenti e giusti stimoli, ha messo in evidenza le svariate potenzialità che il territorio può offrire in termini di risorse umane attuali e future.  Giancarlo Ariani, presidente di Natibongo Festival, non nasconde la sua soddisfazione: «Quella del 2013 è stata indubbiamente una delle edizioni più riuscite. Per fortuna, anche le condizioni meteo ci hanno dato tregua e così il pubblico si è rivelato quello delle grandi occasioni, nella magica location del Parco della Lesa. La spontanea passione per questa iniziativa è il filo rosso che accomuna il nostro staff e il reale propellente che ci spinge a fine manifestazione ad affermare orgogliosamente: ne è valsa davvero la pena». Da parte dell’Amministrazione comunale non è mancato un plauso agli organizzatori per il grande lavoro profuso e, soprattutto, per gli ottimi riscontri della kermesse.

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