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Padova, un festival dedicato alla letteratura psicanalitica

Padova, un festival dedicato alla letteratura psicanalitica

Psicanalisti di fama internazionale protagonisti di una kermesse sui temi dell’immaginazione. Appuntamento a Padova il 27 e 28 febbraio

La letteratura psicanalitica al centro di una due giorni organizzata dall’Associazione Vja – Viaggi Junghiani Analitici in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova. L’appuntamento è fissato per il 27 e 28 febbraio, quando la città di Padova ospiterà l’evento “Sentieri nel bosco incantato. Cura dell’anima e creatività inconscia. Dal Libro Rosso di Jung all’immaginazione”. Una kermesse che coinvolgerà artisti, musicisti, street artist, psicanalisti internazionali e si articolerà in workshop, laboratori e incontri con l’autore. Il festival toccherà prestigiose location cittadine, tra cui i Musei Civici Eremitani e la Galleria Civica Cavour, proponendo percorsi organizzati sia per il grande pubblico che per gli addetti ai lavori.

Un dibattito multidisciplinare sull’immaginazione. Sotto i riflettori il “Libro Rosso” di Carl Gustav Jung. Un’opera cui lo psicanalista svizzero lavorò per oltre sedici anni, dal 1913 al 1930, e che vide la luce solo nel 2009, a mezzo secolo dalla morte del suo autore, grazie agli sforzi dello scrittore e storico inglese Sonu Shamdasani. Un’opera segnata da una straordinaria sperimentazione artistica e psicologica che ne fa un unicum nel panorama novecentesco. “Il Libro rosso” segna di fatto una svolta importante per l’analisi, poiché le illustrazioni realizzate da Jung evocano immagini archetipiche, frutto dell’esercizio dell’immaginazione attiva, pratica che lo psicanalista teorizzò come analisi dell’inconscio. «Nell’analisi classica si interpretano i sogni – spiega il dottor Carlo Melodia, psichiatra e psicologo analista, organizzatore della kermesse –. Per Jung i sogni dovevano comunque essere verbalizzati per essere raccontati. Così inventò l’immaginazione attiva, una sorta di sogno a occhi aperti che lui per primo sperimentò su se stesso. Oggi è utilizzata come immaginazione guidata con i pazienti ed è una modalità che coinvolge comunque le aree preverbali e quindi attinge le immagini direttamente dall’inconscio».

IL PROGRAMMA

La mattina del 27 febbraio, con sessione plenaria in Sala del Romanino, ai Musei Civici Eremitani, si terranno interventi di psicanalisti noti a livello internazionale. Tra gli altri, Antonella Adorisio (Roma, Direttore della Scuola di Psicoterapia del CIPA – Istituto di Roma), Emiliano Kerševan (Trieste, Giudice Onorario del Tribunale dei Minori di Trieste ) e Caterina Vezzoli (Milano, Docente e training Analyst all’Istituto C.G. Jung di Zurigo). Assisterà alle conferenze della mattinata il musicista Ermanno Maria Signorelli, Maestro diplomato in chitarra classica e composizione presso il Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia, che alle ore 13.30, eseguirà, con un processo immaginativo in diretta, un “Solo di jazz con chitarra classica”. La composizione musicale, ispirata al contenuto della sessione plenaria, verrà poi ascoltata dagli street artists Carmine Bellucci e Ale Senso, dell’Associazione Jeos. I due artisti daranno vita a una performance d’arte visuale che realizzeranno anch’essi attraverso il processo immaginativo in diretta. L’improvvisazione figurativa dei due artisti, sulle note del Maestro Signorelli, darà vita a due pale lignee, che saranno allestite nel chiostro del Museo Eremitani e visibili ai partecipanti.

Nel pomeriggio del 27 febbraio, dalle 15.00 alle 17.00, si terranno vari seminari. In Riviera Tito 25, padova, appuntamento al centro danza “Danza in centro Asd”. Adorisio propone ai partecipanti il seminario dal titolo: “Il sentiero dell’immaginazione corporea nell’incontro con il mistero”. Utilizzando l’espressione del corpo come forma di immaginazione attiva, Adorisio aiuta a creare un contatto più profondo con le parti di noi solitamente celate alla coscienza. Angelo Malinconico, psicanalista e criminologo, terrà invece il suo seminario in Sala del Romanino nei Musei Eremitani. “Lo Spirito nella bottiglia. Giocando con la sabbia, con l’amplificazione junghiana… e con la schizofrenia” è il titolo del lavoro proposto ai partecipanti da Malinconico. Il fil rouge teorico del workshop sarà l’Umwelt come luogo-metafora della nascita delle rappresentazioni mentali. Saranno condivise immagini dal Gioco della Sabbia e altre estensioni dei limiti del co-rappresentare in analisi. Ferdinando Testa, docente e supervisore della Scuola Specializzazione Cipa, alla Sala della Gran Guardia terrà il seminario: “L’immagine che cura, la cura dell’immagine”: i partecipanti saranno invitati a focalizzarsi nel rapporto tra emozione e immagine. Una volta conclusi i seminari, a partire dalle 17.30 ai Musei Civici, sempre nella sala del Romanino, Antonio Ceccagno, Presidente dell’Associazione Jeos, presenterà gli street artists che hanno dato vita alla visual live performance mentre Silvia Prelz, direttrice dello Spazio d’Arte Contemporanea ARTissima, procederà al commento delle opere stesse. La giornata del 27 febbraio si chiuderà con un commento musicale di Ermanno Maria Signorelli.

Domenica 28 febbraio spazio a vari seminari. Per la sessione “Seminari paralleli”, in programma dalle ore 10.00 alle 12.00, Carlo Melodia sarà protagonista alla Sala Galleria Civica Cavour (P.zza Cavour) con il seminario: “Coniunctio Anima/Prima Materia. Esperienza immaginativa attraverso la manipolazione dell’argilla”. La manipolazione dell’argilla permette di dar vita alle immagini psichiche che non trovano espressione verbale all’interno del lavoro psicoterapico. In Sala del Romanino ai Musei Civici Eremitani, C. Vezzoli (developping group of Malta, supervisore incaricato Iaap per i router di Tunisia) terrà il seminario: “Immaginazione attiva: la ricerca del mito personale, esperienze con le immagini del Libro Rosso” L’esperienza che Jung descrive nella sua ricerca personale può essere meglio compresa attraverso l’esperienza immaginifica. C. Widmann alla Sala della Gran Guardia in Piazza dei Signori proponrrà invece il seminario: “Quando l’immaginazione è teoria psicologica: la psicodinamica del narcisismo nel racconto di Pinocchio”. La storia archetipica di Pinocchio focalizza aspetti cruciali del narcisismo normale e patologico. La sua lettura simbolica intercalata da domande introspettive, scambi di testimonianze personali e rilievi di fenomeni collettivi, consente di distinguere il narcisismo necessario da quello gratuito e di riconoscerne l’esuberanza di manifestazioni, oggi tanto diffuse da passare inosservate. A partire dalle 12.00, nella sala del Romanino dei Musei Civici Eremitani, ci sarà una sessione plenaria dedicata alla discussione e alla chiusura dei lavori del convegno.

 

About Vito Digiorgio

Giornalista pubblicista iscritto all’Albo dei giornalisti dal 2013. Si è laureato all'Università di Udine con una tesi sulla filologia italiana. Collabora con alcune testate giornalistiche on line.

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