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Il segreto per comunicare efficacemente con i bambini e i ragazzi – Lezione 23

RENDERE POSITIVI I VOSTRI BAMBINI

Ora che siete in grado di sentirvi magnifici o comunque meglio di prima, è ora di contagiare i vostri bambini. Come? Beh, Mary Poppins diceva: “Basta un poco di zucchero…” e sono completamente d’accordo. Con questo non voglio dire che dovete riempire i vostri bambini di dolci, no!! Nella maniera più assoluta (a casa mia c’è un rigido controllo degli zuccheri in senso stretto)! Quello che voglio dire è che si prendono più mosche con lo zucchero: i bambini smaniano per la dolcezza, l’amore, le carezze e le coccole. Che cosa succede quando siamo dolci, positivi e rispettosi nei loro confronti? Si comportano meglio. Quando siamo positivi con loro, la loro autostima si accresce, se al contrario siamo negativi, diminuisce. Spargete un po’ di zucchero attorno ai vostri bambini e, da ora in poi, pensate all’impatto che le vostra azioni e le vostre parole hanno su di loro: sono positive o negative, respingono o attraggono? Spesso ci occupiamo troppo e solo dei punti negativi dei nostri figli: il disordine, il disubbidire, le parolacce, e quant’altro, non facendo altro che rimproverarli. Le statistiche dicono che il rapporto tra rimproveri ed elogi è di 10 a 1!! Pensate all’autostima che ne può derivare! Come il sole che filtra le nuvole, rendete la vostra missione quella di filtrare le migliori qualità dei vostri bambini ogni giorno e vi prometto che inizieranno a risplendere.

ELOGI E CRITICHE COSTRUTTIVE

Prima però dovete sapere quali sono le qualità dei vostri bambini, quelle che li rendono unici. Fate quello che avete fatto per voi, scrivete almeno cinque aspetti positivi su di loro e quando li vedete in atto,  notateli e dite loro che li avete notati. Non aspettate l’arrivo di grandi risultati scolastici o sportivi o quant’altro, ma trattateli da trionfatori da quando muovono i primi passi, a quando pronunciano le prime parole, a quando leggono le prime righe, a quando fanno le loro prime operazioni matematiche, e così per loro ogni impresa. Fateli sentire dei trionfatori in ogni momento e trattateli come tali. Guardate e parlate ai vostri bambini come se fossero grandi campioni. Se trattate i vostri bambini come sono adesso, continueranno a essere nello stesso modo e la fiducia in se stessi non aumenterà; se invece li trattate come se fossero già ciò che possono diventare, potenzierete le loro capacità. Elogiate i vostri bambini per i successi ordinari, quelli di tutti i giorni. Date valore anche alle più piccole conquiste. Tutto quello che i vostri bambini fanno è importante. Esprimete tutto il vostro apprezzamento per gli sforzi che fanno ogni giorno per essere migliori a casa, a scuola, nelle loro attività. La cosa essenziale affinché i vostri bambini si sentano magnifici è quella di dire loro che credete in loro, di elogiarli per le loro piccole e grandi conquiste, invece di sottolineare continuamente i loro difetti e indurli a credere che le loro capacità sono limitate, di trattarli come se avessero  già sviluppato il loro potenziale. Questo vale per noi genitori ma anche per ogni tipo di educatore. Ho visto in alcune scuole dell’infanzia, per esempio, dei libri tenuti in ripiani alti: alla mia domanda del perché di ciò, mi sono sentita dire che altrimenti i bambini li avrebbero rovinati. Gli educatori quindi partivano già dal presupposto che i bambini rovinavano i libri. In Alto Adige, dove mio figlio ha frequentato le scuole, tutto il materiale era sempre alla portata dei bambini e ho sempre visto i libri in buonissimo stato. I bambini hanno imparato a trattare con cura tutto e a essere liberi di accedere a quel grande tesoro che sono i libri in ogni momento.

Se volete rendere i vostri bambini dei perdenti, basta criticarli continuamente, prendersi gioco di loro, disprezzarli, sottolineare i loro errori senza elogiarne i successi e limitare ogni loro possibilità. I bambini che hanno ricevuto elogi in abbondanza, hanno maggiori probabilità di non aver bisogno di cercare l’approvazione di tutti quelli che li circondano: è come se l’aver ricevuto molti elogi da piccoli li avesse saziati, e da adulti non hanno più bisogno di dipenderne.

Quando i vostri bambini sbagliano, non criticateli in modo distruttivo perché ciò danneggerebbe la loro autostima. Questo è vero in qualsiasi ambito e non solo con i bambini. Ho imparato questo quando lavoravo in azienda e dovevo criticare in modo costruttivo i miei collaboratori per cambiare il loro modo di fare, aiutandoli a trovare una direzione giusta.  Le critiche, per essere costruttive, devono essere come un panino:

 

–         Iniziate con lo strato di pane inferiore che è il riconoscimento e la lode: ciò significa che bisogna iniziare elogiando una cosa positiva di quel comportamento, che può essere l’intenzione o una parte di esso.

–         Dopodiché si passa alla farcitura rappresentata dalla critica vera e propria, ma con attenzione.

  1. La critica deve essere fatta a un comportamento, a un’azione e non alla persona, all’essere. Evitate quindi di dire cose come: “Sei disordinato”. Dite invece: “Hai lasciato in disordine”. Questa dovrebbe essere la parte del comportamento evidente, ciò che voi potete notare (e che anche i vostri bambini possono notare). E’ meglio esordire qui in prima persona con un “Noto, vedo, ecc.”.
  2. La critica costruttiva ha come obiettivo la correzione di un comportamento o azione. Se ci concentriamo solo sull’errore, senza dare soluzioni alternative, non costruiamo e insegniamo un bel niente: la critica rimarrebbe distruttiva. Quindi dopo aver sottolineato il comportamento negativo, diamo delle soluzioni concrete e precise per risolvere il problema. “Hai messo in disordine, ora prendi i pezzetti di Lego e mettili nella scatola blu”.

–         Terminate il panino con lo strato di pane superiore. Questo significa dare un senso positivo alla vostra critica, offrendo una direzione ai vostri bambini e una ragione al cambiamento. Continuando con l’esempio del disordine potreste aggiungere “… così avrai spazio per giocare con cose nuove e potrai sempre ritrovare tutti i pezzi di Lego quando vorrai rigiocarci”.

L’esempio completo di critica costruttiva al vostro bambino che ha lasciato tutto il Lego in disordine potrebbe quindi essere: “Sono contenta che hai giocato da solo con il Lego e hai fatto una costruzione davvero  originale e colorata. Vedo che hai lasciato dei pezzi in disordine. Mettili nella scatola blu, così avrai spazio per giocare con altri giochi e potrai sempre ritrovare tutti i pezzi quando vorrai rigiocare con il Lego”.

Questo tipo di critica non crea ostilità e non lede l’autostima dei bambini e delle persone, ma anzi fornisce soluzioni e direzioni. Usatela con tutti, quando vi sentite di dover dare una critica. Risulterete più simpatici e positivi!

Buon esercizio!

Con affetto vostra

Siria

Dr. Siria Rizzi – Certified NLP Trainer – ABNLP

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