Come è andata? Avete notato miglioramenti? Se sentite di aver bisogno di ulteriore pratica, continuate ad esercitarvi giornalmente. Gli Inglesi dicono: “practice make perfect!” e cioè la pratica rende perfetti …
ANCORARE LA MAGNIFICENZA
Vi piacerebbe “incidere” nei vostri bambini questo senso di magnificenza che ora avete imparato a dar loro e riattivarlo quando ce n’è bisogno? Vorreste essere capaci di regalare ai vostri bambini una sorta di baule pieno di stati interiori positivi, pieno di momenti belli della loro vita, un baule che potranno aprire ogni volta che lo desiderano per rivivere quei momenti di grandezza? Vi piacerebbe poter cambiare stato d’animo in un batter d’occhio, a comando, schiacciando solo un “bottone” e passare dall’apatia alla motivazione, da un senso di non avere scelte a uno stato di totale controllo, dalla tristezza alla felicità e poterlo insegnare anche ai vostri bambini? Volete essere in controllo del vostro stato di magnificenza? Le risposte a queste domande sono quelle che in PNL vengono chiamate le ancore. Ancorare è un processo di stimoli esterni e risposte interne che venne sviluppato nel 1904 da un ricercatore russo , Ivan Pavlov, facendo degli esperimenti con i cani. Quello che fece, fu prendere un cane e mostrargli una bistecca e suonare una campanella. Ripetendo questo più volte, quello che notò fu che, dando uno stimolo, la campanella e la bistecca, il cane incominciava a salivare. Poi notò che al solo suono della campanella, anche senza la bistecca, il cane salivava e così scrisse il suo articolo “Stimolo-risposta” e da lì iniziò a svilupparsi la psicologia comportamentale. Questo processo di stimolo-risposta coinvolge anche l’uomo. Ora non vi sto dando dei cani!! Pensiamo a quante ancore siamo soggetti in un giorno: la sveglia è un’àncora, il semaforo, certi slogan pubblicitari, il telefono che squilla… vi alzate per andare a rispondere? Ci potete scommettere!! A volte mi alzo per andare a rispondere senza neanche pensarci! E che ne dite di un buon profumo di biscotti? Non vi riporta alla vostra infanzia?
L’aspetto interessante delle ancore è che possiamo utilizzarle consapevolmente per incidere in noi e nei nostri bambini dei momenti di eccellenza, intensa felicità, benessere e in seguito poterli riattivare quando ci sentiamo un po’ giù o non in pieno controllo delle nostre risorse. Infatti, in qualsiasi momento in cui una persona si trova in uno stato intenso e vivo, se noi applichiamo al culmine di quell’esperienza uno stimolo specifico, le due cose rimarranno collegate tra loro a livello neurologico. Supponiamo che vogliate essere in controllo del vostro stato d’animo: se aveste un’àncora-risorsa davvero potente, risultato di tutte le volte in cui vi siete sentiti positivi su voi stessi, potreste attivarla in tutti quei momenti in cui vi sentite giù. Siete curiosi di sapere come fare questo? Le ancore possono essere prodotte da uno stimolo visivo, auditivo, cinestesico o da una loro combinazione. Un àncora visiva può essere un’immagine, un luogo, l’espressione sul volto di una persona, un colore. Un esempio di àncora visiva è il passare davanti alla vostra scuola che vi fa provare sensazioni provate quando la frequentavate. Mentre sto scrivendo, in questo momento, è entrato mio figlio nel mio studio e, vedendo la bottiglia di acqua sulla mia scrivania, mi dice: “Mamma vedere la bottiglia mi ha fatto venire sete!”. Un’àncora auditiva può essere un suono, una parola detta in un certo modo, una canzone. Un esempio tipico è sentire la canzone che sentivamo quando ci siamo innamorati. Un’àncora cinestesica può essere un contatto fisico, come una carezza in un certo punto oppure una sensazione di caldo, freddo, ecc. Ci possono essere anche ancore olfattive come sentire un profumo di biscotti o il profumo che usava una certa persona. Quando un’àncora viene impressa in tutti i canali (visivo, auditivo, cinestesico, olfattivo) diventa più potente.
Per esempio, vostro figlio arriva di corsa a casa, tutto eccitato e vi dice che ha preso il massimo dei voti. Questo è un momento di eccellenza, associato a uno stato interiore intenso causato dall’emozione che sta provando. Dovete ancorarlo! Dovete conservare nel suo “baule” questo successo. Come? Imprimendo un’ancora su tutti o quasi i canali. Nel nostro esempio, quando vostro figlio vi viene incontro correndo, potreste mettervi alla sua altezza, abbassandovi, prendergli la testa con entrambe le mani e toccargli ad esempio la nuca con gli indici (àncora cinestesica), guardarlo diritto negli occhi sorridendo (àncora visiva) e congratularvi con lui dicendogli che siete molto orgogliosi di ciò che ha fatto (àncora auditiva). E’ normale che il vostro bambino nel momento in cui ancorate questo momento sulla sua nuca senta un brivido. Approfittatene per ancorare ogni momento significativo dei vostri bambini. Le cose essenziali per ancorare sono:
- Ancorare nel momento culminante dell’esperienza e potete mantenere la pressione dell’àncora cinestesica tra i 5 e i 15 secondi.
- L’esperienza che si àncora deve essere intensa.
- Il posto dove ancorate deve essere un posto “libero”, non associato ad altri eventi. Per esempio se applicaste un’àncora stringendo la mano al vostro bambino, questa verrebbe annullata ogni volta che qualcuno gli stringerà la mano per salutarlo (il saluto non avrebbe alcun riferimento con l’esperienza originariamente ancorata da voi).
- Ripetere. Più l’àncora viene ripetuta, e più è potente. Ogni volta quindi che il vostro bambino prende un bel voto, applicate la stessa àncora nello stesso modo e soprattutto posto (nuca per esempio).
- Accessibilità del punto del corpo in cui applicate l’àncora. Alcune aree tipiche e semplici dove applicare un’àncora sono le nocche delle mani, un neo o segno caratteristico in una zona accessibile del corpo. Questo perché quando in futuro vi troverete davanti al vostro bambino un pochino demotivato per esempio, basterà toccarlo allo stesso modo dietro la nuca per farlo sentire subito meglio.
Potete utilizzare tutto questo anche su di voi e ogni volta in cui vi sentite alla grande, toccarvi un punto del corpo accessibile e ogni volta che ne avrete bisogno, sarà la vostra àncora di salvezza!!
Purtroppo esistono anche ancore negative. Se, nel nostro esempio di vostro figlio che prende il massimo dei voti, voi gli diceste: “E’ il minimo che potevi fare, hai fatto solo il tuo dovere. Io mi ammazzo di lavoro per mandarti a scuola, quindi vedi di continuare così, sennò guai!”, installerete un’àncora negativa e magari, se da adulto si troverà davanti ad un capo che si rivolge a lui come facevate voi quando era piccolo, si sentirà bloccato e non potrà eccellere in quello che sta facendo.
Una tipica àncora negativa è anche quella di prestare attenzione ai bambini quando sono malati e nessuna quando stanno bene. Ciò crea un’associazione scorretta tra la malattia e l’attenzione ricevuta. Il risultato è che il bambino impara a crearsi delle malattie per ricevere affetto e attenzioni speciali. Evitate quindi di premiare la malattia ed elogiate la salute. Incoraggiate e premiate i comportamenti che volete che i vostri bambini adottino nella loro vita, come il loro benessere sociale, fisico, morale e spirituale.
Buon lavoro!!
Con affetto
Siria
Dr. Siria Rizzi – Certified NLP Trainer – ABNLP