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A Udine la mostra “Fotografia come Testimonianza. Friuli 1960 -1980”

A Udine la mostra “Fotografia come Testimonianza. Friuli 1960 -1980”

fotografia come testimonianza - Friuli 1960 - 1980

Ha aperto al pubblico a Udine la mostra “Fotografia come Testimonianza. Friuli 1960 – 1980”, nella chiesa di San Francesco, nel cuore della città di Udine. L’ingresso è libero e l’area espositiva è visitabile fino al 9 gennaio 2022, dal martedì al venerdì dalle ore 16.00 alle ore 19.00, il sabato e la domenica dalle 11.00 alle 19.00, mentre è chiusa il lunedì.

La mostra è stata organizzata dall’IRPAC (Istituto Regionale di Promozione e Animazione Culturale), ed è il risultato di un approfondito lavoro di ricerca, realizzato in sinergia con molteplici istituzioni pubbliche e private del Friuli Venezia Giulia.

Archivio Claudio Ernè

Archivio Claudio Ernè – Bagnoli della Rosandra, Operazione dei vigili del fuoco durante il rogo del tank dell’oleodotto Trieste-Ingolstadt provocato dai terroristi palestinesi di “Settembre nero”, 1972

L’idea di fondo è di realizzare una narrazione iconografica di un periodo storico carico di eventi per la regione. Un ventennio che ha profondamente cambiato il Friuli, che ha conosciuto il boom economico e demografico, con il superamento della società tradizionale basata prevalentemente sull’agricoltura, grazie anche allo sviluppo di poli industriali che hanno cambiato completamente il mondo del lavoro.

In particolare negli anni Sessanta la nostra regione ha visto una drastica riduzione del fenomeno migratorio, grazie allo sviluppo della piccola e media industria e dell’artigianato, che hanno avuto un ruolo essenziale per terminare la fase della ricostruzione postbellica, e poi nel rilancio dell’edilizia pubblica e privata.

Questo decennio è stato caratterizzato da un aumento esponenziale delle nascite, alla crescita del livello medio di istruzione, allo sviluppo della rete stradale necessaria a supportare la motorizzazione di massa, resa possibile dalla commercializzazione di automobili a prezzi accessibili.

Archivio Famiglia Pavonello - Vigile Urbano in Piazza Libertà

Archivio Famiglia Pavonello – Vigile Urbano in Piazza Libertà, anni ’60

Nello stesso periodo sono fiorite parallelamente le manifestazioni studentesche e la sindacalizzazione degli operai, alla ricerca di condizioni lavorative e di vita sempre migliori, con le conseguenti manifestazioni, contestazioni e scioperi.

Tutto questo fino al 1976, anno spartiacque per storia regionale, colpita quell’anno da terremoto, che ha mietuto mille vittime. Un evento tragico, ancora scolpito nella nostra memoria collettiva, che tuttavia si è trasformato in un’ulteriore occasione di sviluppo e rinascita.

Tutti questi eventi hanno lasciato una profonda traccia iconografica, grazie anche allo sviluppo della fotografia nella seconda metà del Novecento. Visitare questa mostra è un’occasione per gettare uno sguardo sul Friuli di questo periodo storico, attraverso la visione di un selezionato campione di immagini fotografiche.

E’ anche disponibile un interessante catalogo, realizzato a cura di Alvise Rampini, con tre saggi di Claudio Domini, Paolo Medeossi e Alvise Rampini.

L’accesso alla mostra è consentito solo ai visitatori muniti di green pass.

Alessandro Marotta

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