Un evento che unisce arte, moda e glamour. Ad ospitarlo, questa sera a partire dalle ore 18.00, è il calzaturificio Le Pepè Srl a Galta di Vigonovo (VE), azienda artigiana dove si produce quel made in Italy che fa invidia a tutto il mondo. Protagonista dell’esposizione, dal titolo “Oltre l’impossibile”, è l’artista vicentina Elisabetta Maistrello. Figlia d’arte nel campo orafo, a tutt’oggi lavora con la sua bottega artigiana. Artista autodidatta, dotata di grande sensibilità e rigore tecnico, Maistrello ha sperimentato negli anni varie tecniche pittoriche. È stata selezionata, tra gli altri, dal critico Vittorio Sgarbi per una importante collettiva.
L’evento in programma questa sera è un’esposizione d’arte visiva, a cui si affiancano una collezione di gioielli in argento e resine e una couture di chic pret à porter, un defilé di abiti che l’artista farà poi realizzare su misura. Una serie di outfit pensati con accessori in tema, anche questi disegnati dall’artista. L’idea di un evento così ben congegnato ha origine senz’altro a partire dal forte tratto cromatico che caratterizza la sua cifra pittorica. Le opere di Maistrello nascono in seno alla scuola figurativa classica. Nella scelta di seguire la ritrattistica si percepisce tutta la vibrante intimità e sensibilità dell’autrice. Che però poi, donna del suo tempo, sposa il pop e il contemporaneo, sia per la scelta dei soggetti proposti che per la scelta ei cromatismi che si impongono netti, radicali e incisivi.
Organizzati su pallets che formano dei grandi cubi dipinti di bianco, giganteggiano i suoi quadri realizzati su lastre di alluminio vetrificato. Grandi ritratti dai colori decisamente pop. Raccontano la solarità dell’artista, una donna piena di grinta che indaga la propria creatività senza limiti. Insieme alle opere pittoriche ci saranno le parure di gioielli realizzate in resina e in argento, per una linea estremamente femminile. Motivo ricorrente della collezione è la sfera, una rotondità morbida e sensuale che Maistrello insegue anche negli accessori proponendo borse che sono magiche sfere di resina. L’artista propone un dresscode d’altri tempi, dove nulla è lasciato al caso: la sfera del gioiello la ritroviamo nell’accessorio, il colore dei quadri lo ritroviamo negli abiti, le fodere fantasiose dei capi sono in seta super chic strizzano l’occhio alle pochette. «Oggi noi donne siamo sempre di corsa – racconta l’artista – costrette per praticità a nascondere la bellezza delle nostre curve, costrette a indossare abiti veloci, tanti pantaloni. Io ho pensato a una donna che ha il diritto di riprendersi la propria femminilità, il gusto di abbinare un abito a una borsetta, di indossare capi fatti su misura che rispecchino il suo corpo e i suoi desideri. Un attimo di bellezza rubata a una vita che ci vuole multitasking, che ci chiede l’impossibile e ci fa rinunciare a una parte fondamentale di noi stesse: la nostra femminilità».