Ieri pomeriggio, presso il bar del cinema Visionario di Udine, si è svolta l’attesissima conferenza stampa di presentazione del film “Bella Addormentata”, regia di Marco Bellocchio. L’evento è stato organizzato come anticipazione alla proiezione del film, proiezione che è avvenuta alle ore 20.30 e a cui è seguito un ulteriore dibattito con i protagonisti presenti alla manifestazione. Hanno partecipato alla conferenza, oltre al regista Bellocchio, il signor Beppino Englaro, l’attrice Alba Rohrwacher e Federico Poilucci, Presidente della FVG Film Commision.
Il film, in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, ha generato moltissime polemiche ancor prima della sua uscita nelle sale, creando di fatto due opposte scuole di pensiero che differiscono sull’interpretazione di temi delicati come la vita e la morte. La vicenda di Eluana Englaro, che resta sullo sfondo per tutto il film è il punto di collegamento tra le storie dei vari personaggi di fantasia, i quali manifestano le diverse ideologie e problematiche, ricollegabili alla vicenda principale. Il regista più volte ha precisato che le storie e i personaggi sono pura invenzione e che il dramma di Eluana è riconducibile agli ultimi giorni di vita della ragazza, ma nel complesso le vicende del film sono pura fantasia. Bellocchio attraverso il film non intende esprimere un giudizio personale sulla vicenda Englaro, ma piuttosto di esaltare i conflitti ideologici che legano emotivamente chiunque visioni il film e chiunque abbia espresso una personale riflessione sul dramma di Eluana. Mostrare le problematiche legate alle leggi, molto spesso inadeguate o lacunose su materie piuttosto importanti quanto delicate. Il film non è dunque a detta del regista una presa di posizione a sostegno di un punto di vista; tuttavia il maestro Bellocchio ha sottolineato con fermezza che non è neanche da considerare come un film costruito per accontentare tutti. Più critica la posizione di Beppino Englaro riguardo l’inadeguatezza politica sul tema del “fine vita”, inadeguatezza che secondo lo stesso Beppino i politici non avvertono, quasi manifestando una sorta di sordità permanente. Tante sono le perplessità di un uomo che ha dovuto combattere per diciassette anni affinché si interrompesse quello che ritiene sia stato un accanimento terapeutico.
Nonostante il film abbia come storia portante gli ultimi giorni di Eluana, il regista non ha ritenuto opportuno colloquiare con Beppino Englaro durante le riprese, ritagliandosi una spazio autonomo che gli ha permesso di creare delle storie collegate alla reale cronaca di quei giorni. Ciò nonostante il film è stato accolto dal signor Englaro con molta emozione e coinvolgimento.
Federico Poilucci, orgoglioso del grande successo che sta riscuotendo il film alla Mostra del Cinema di Venezia, ha voluto far presente l’importanza del Film Commission FVG che attraverso la realizzazione dei film, da ampia visibilità alla regione, ed inoltre fornisce un forte sostentamento economico e occupazionale. Nonostante ciò Poilucci ha mostrato tutto il suo rammarico per quanto riguarda il futuro poiché stando alle legislazioni regionali con il 31 dicembre 2012 la Film Commision FVG chiuderà i battenti e con essa tutti i grandi progetti futuri, cancellando di fatto i successi degli anni scorsi.
Le critiche mosse al regista ancor prima della creazione del film non sono giustificabili. Per esprimere un giudizio dell’opera sia dal punto di vista puramente artistico, sia dal punto di vista dei contenuti etici e morali è opportuno vedere il film. Spesso il cinema viene utilizzato anche con lo scopo di trattare tematiche che creino dibattito, che mostrino problematiche sociali, e non solo per fini di puro intrattenimento.
Carlo Liotti