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FESTIVAL LETTERARIO LA FILA: ARIA DI POESIA A MANIAGO

Venerdì 20 gennaio è andata in scena presso la Biblioteca Civica di Maniago una serata all’insegna della poesia. L’evento, inserito all’interno del festival letterario La Fila, è stato organizzato dal Comune di Maniago, dalla Biblioteca Civica e dalla casa editrice Samuele Editore di Fanna (Pn), specializzata nelle pubblicazioni di poesia. Un’occasione per avvicinarsi ad autori più o meno giovani e più o meno noti al pubblico, nelle cui composizioni poetiche spesso riecheggiano aspetti, temi ed elementi della vita e dei luoghi della pedemontana pordenonese. Otto autori si sono alternati nella lettura di testi editi e inediti, in lingua italiana e in dialetto. L’obiettivo di quest’iniziativa, espresso nelle parole dell’Assessore Massimo Milanese, è duplice: mettere in evidenza gli scrittori presenti sul territorio e rilanciare la realtà culturale maniaghese, stretta geograficamente tra il Circolo Culturale Menocchio di Montereale Valcellina e il Circolo Culturale di Meduno. A coordinare l’evento è stato Alessandro Canzian, titolare della Samuele Editore.

Ad aprire la serata è stato Giacomo Vit, maestro elementare, fondatore nel 1993 del Gruppo di poesia Majakovskij, membro della giuria in vari premi letterari, vincitore nel 2011 del Premio nazionale di poesia Mario Momi. L’autore ha letto una serie di componimenti, nati per un’occasione particolare: avendo ricevuto il compito di tradurre dal polacco un libro riguardante l’esperienza di un deportato ad Auschwitz -il titolo in traduzione è Ciò che Dante non vide- , ha deciso di documentarsi su un sito che raccoglie le foto pubblicate dalle scolaresche in visita nel campo di sterminio. È nata così una piccola raccolta di 16 poesie, ispirate dagli oggetti quotidiani catturati in quelle istantanee, oggetti che “gridano vita” nel mezzo del dolore del lager e della morte. Significativa la poesia intitolata Bambola rotta: “Bambola rotta,/bambola dalla bocca rosicchiata/ raccontaci con ciò che rimane di te/cosa hai veduto, sentito, capito./Raccontaci e io ne scriverò/ anche se la mano incespicherà sulle parole/anche se l’occhio mi ballerà per un’inondazione di verità./Tu racconta,/racconta di come hai visto/affondare l’umanità.”

A seguire l’esordiente Alvaro Vallar, che nel 2011 ha pubblicato Fulmini e cotone con la Samuele Editore, e ha partecipato al Premio di poesia in friulano S.Antonio di Casarsa. Alvaro, che assieme al fratello Loriano organizza mostre di disegni e poesie, ha letto composizioni inedite in dialetto, incentrate su esperienze di vita quotidiana.

Si sono avvicendati poi Antonio De Biasio, coordinatore negli anni ’80 del gruppo Sot/Sora poesia di Montereale Valcellina, autore di varie raccolte (Poesie di corsa, Altre poesie di poesia, Nuove poesie di corsa, Poesie di corsa ennesime) e del canzoniere Quasi alla deriva. Canzoniere d’amore e disamore, e Alessandro Canzian che ha reso pubblici alcuni inediti sul tema dell’amore.

Nello scenario pordenonese ruolo fondamentale hanno svolto voci poetiche femminili. Tra queste si segnala Rosanna Parodi Bertoja, Presidente del Circolo Culturale Menocchio di Montereale Valcellina, membro della giuria del premio letterario Bruno Malattia della Vallata. La sua produzione si caratterizza per un forte aggancio emotivo con i luoghi di appartenenza, descritti con ariosa spensieratezza. Si inserisce nel filone poetico tracciato da Beno Fignon, Federico Tavan, Lionello Fioretti e nel filone femminile della grande poetessa Novella Cantarutti.  In compagnia di Rosanna Parodi Bertoja un’altra figura femminile, l’esordiente Erica Alberti, ha proposto poesie inedite frutto di emozioni e suscitate da esperienze di viaggio.

Hanno chiuso la serata Silvio Ornella, insegnante a Pordenone, membro del gruppo di poesia Majakovskij, vincitore del Premio di poesia in friulano S.Antonio di Casarsa, curatore delle poesie postume di Luigi Manfrin, autore delle raccolte Uva e La polvere sulla manica, e l’insegnante Andrea Comina, autore che si definisce “cocciutamente inedito”.

Vito Digiorgio

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About Vito Digiorgio

Giornalista pubblicista iscritto all’Albo dei giornalisti dal 2013. Si è laureato all'Università di Udine con una tesi sulla filologia italiana. Collabora con alcune testate giornalistiche on line.

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