Si spengono le luci sulla 36ma edizione di Folkest, l’International Folk Festival che ancora per una volta ha caratterizzato l’estate friulana con la sua proposta di musica di qualità articolata su decine di concerti dislocati negli angoli più suggestivi della regione. Ultimi atti, in una notte finalmente stellata senza indecisioni meteorologiche, il concerto di Serena Finatti che ha presentato il suo affascinante nuovo disco “Serena più che mai”, prodotto da Folkest Dischi, preceduto da una trascinante esibizione di Simona Colonna, voce e violoncello dal Piemonte, la proposta di grande qualità dei valdostani L’Orage e dei ruggenti Elvenking. Uno spessore artistico di grande spessore, che conferma ancora una volta, se ce ne fosse stato bisosgno, l’eccellenza di questo festival.Spicca il grande risultato degli spettacoli itineranti– dice Gianni Martin, direttore organizzativo del Festival – che hanno visto un incremento del trenta per cento di pubblico rispetto allo scorso anno. Significativo il dato degli oltre 4.000 spettatori a Capodistria, l’oltre un migliaio a Villa Manin per Capossela, il grande afflusso di pubblico durante le serate finali di FolkestInFesta a Spilimbergo, nonostante il maltempo abbia penalizzato la serata inaugurale di giovedì 24 e causato l’annullamento dell’atteso spettacolo “Chiedo scusa al signor Gaber” con Enzo Iacchetti, la Witz Orchestra e l’orchestra dell’Accademia Naonis di Pordenone diretta dal m° Valter Sivilotti.C’è un altro dato che fa riflettere in positivo – aggiunge Andrea Del Favero, direttore artistico – ed è quello relativo all’età media del pubblico, sia nel decentramento, sia nelle serate finali. Questo dimostra che la scelta operata già daa alcun anni di comunicare massicciamente attraverso il web e i social network. Senza dimenticare il grande sostegno che abbiamo dalla carta stampata e da radio e televisioni. Un dato molto incoraggiante anceh per il futuro, che farà piacere anche agli sponosr ististituzionali e privati che ci sostengono.