nuovo adattamento, traduzione e regia di Corrado Abbati coreografie Giada Bardelli
direzione musicale Marco Fiorini
Altra prima regionale a Gorizia. La compagnia Corrado Abbati porta in scena Il pipistrello (Die Fledermaus) che, insieme a La vedova allegra, è l’operetta più rappresentata al mondo.
È l’idea di festa al centro dell’adattamento di Abbati, cadenzata sui ritmi di un valzer viennese che è nucleo generatore di tutto il lavoro. La scintilla della fantasia musicale di Strauss prorompe con i suoi trascinanti accenti che prima prendono l’orecchio, poi si insinuano nel cuore, finché invadono le gambe e se ne impadroniscono. Ma lo spirito della festa investe anche le vicende, gli scherzi i camuffamenti in cui si articola il libretto.
Al debutto, il 5 aprile 1874, numerose furono le critiche a libretto, cast e musica; un critico dell’epoca osservò: «Anche in questo caso il libretto non vale molto, la musica ha il suo fascino, ma non è veramente travolgente e poi l’operetta è troppo lunga, abbonda di numeri, ed è ricca di personaggi superflui».
Fu la storia a dargli torto. Sin dalla famosa overture, Il pipistrello diverte e ammalia come una festa in maschera, dove ognuno è qualcun altro e dove tutto si confonde in un crescendo di situazioni comiche. Ed alla fine si brinda cantando: “Bevi amore, solo allora mostrerà il suo volto la realtà