Lunedì 15 giugno, dopo quasi quattro mesi di chiusura, riaprono al pubblico i teatri italiani. Nello stesso giorno, alle ore 20.30 la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, insieme a Mismaonda, apre le porte dell’Oratorio di San Filippo Neri, il centro di attività culturali di proprietà della Fondazione da anni messo a disposizione della città di Bologna, con una serata speciale.
Gli ospiti della serata saranno il drammaturgo e regista Edoardo Erba, i cui testi teatrali sono stati rappresentati anche all’estero, e la moglie, l’attrice Maria Amelia Monti. Prima di una chiacchierata con il pubblico sul futuro che ci aspetta, daranno una lettura scenica di Vaiolo, un racconto scritto dallo stesso Erba vent’anni fa, che per il tema sembra ben inserirsi nel contesto attuale. La storia, infatti, racconta della riscoperta di un teatro in un futuro in cui se n’è persa memoria. Si tratta di un’occasione inedita e irripetibile per tornare a teatro dopo la chiusura per l’emergenza sanitaria. L’Oratorio riprenderà poi la programmazione dall’1 settembre.
«Siamo felici di riaprire l’Oratorio, ormai luogo simbolo della cultura della città, interamente sostenuto dalla Fondazione del Monte e aperto a tutti i pubblici, senza costi per la città». dichiara la Presidente Giusella Finocchiaro. «La Fondazione, anche in questo periodo emergenziale, mantiene e rinnova il suo impegno a sostegno della cultura e del ‘sistema teatri’: musica, danza, prosa e spettacolo. Più che mai in un periodo come questo cultura e socialità sono strettamente collegate e tutti abbiamo bisogno di recuperarle in una nuova dimensione».
Mariangela Pitturru, direttrice di Mismaonda, spiega la scelta di accogliere per tutto il 2020 solo i lavoratori dello spettacolo dal vivo, attori e musicisti: «sono loro infatti ad aver subito, molto più di altri dello stesso settore, il danno causato dal lockdown. Migliaia gli spettacoli e i concerti annullati, riprogrammazioni incerte e cachet svalutati a causa del ridimensionamento delle capienze consentite. Questo gesto di solidarietà ci è sembrato doveroso. Se il teatro è un luogo di cura ripartiamo da loro, da chi il teatro lo fa».
Di seguito le prime anticipazioni del programma: la stagione aprirà con il Festival PERFORMAZIONI degli Instabili Vaganti e Francesca Fini, i quali ripenseranno alle proprie performance in dialogo a distanza con il pubblico. Si prosegue con la poetessa Mariangela Gualtieri per il festival MENS-A; Anna Amadori con La forma dell’incandescenza; Elena Bucci e Marco Sgrosso che metteranno in scena per la prima volta in Italia Caduto fuori dal tempo di David Grossman. Torneranno gli spettacoli annullati nel periodo di chiusura, come il progetto La mappa del cuore di Ateliersi; Donna non rieducabile di Ottavia Piccolo; Gli adulti non esistono di Enrica Tesio e Mao; Questo spettacolo si chiama Emilia di Kepler 452, ai quali si uniranno gli interventi di attori e musicisti del territorio, tra cui Gabriele Duma, in un omaggio a Gianni Rodari in occasione del centenario, Francesca Mazza, Maurizio Cardillo, e artisti di fama nazionale come Dario Vergassola e David Riondino con uno spettacolo su Raffaello. Giobbe Covatta parlerà di bullismo e discriminazioni attraverso Celestino, il protagonista dell’omonimo libro di Paola Catella. Riconfermati gli appuntamenti della casa editrice IL MULINO e le rassegne musicali dei festival Musica Insieme e Bologna Festival. Per rispettare le norme di sicurezza sanitaria, si è scelto di mettere in scena solamente monologhi, dialoghi e piccoli ensemble musicali.
L’Oratorio di San Filippo Neri riaprirà con capienza ridotta, 85 posti al posto degli abituali 230, con panche e sedute distanziate. All’ingresso sarà misurata la temperatura e sarà possibile accedere solo su prenotazione via mail all’indirizzo [email protected], indossando una mascherina e igienizzando le mani.