Due sensazionali concerti per la presentazione dal vivo del nuovo disco: l’1 novembre al Blue Note di Milano e sabato 17 novembre al Teatro Verdi di Pordenone
Da lunedì 8 ottobre sarà in vendita nei negozi tradizionali e digitali “Viaggiatore Immobile”, il quarto album dell’Avvocato REMO ANZOVINO, ideale seguito dei primi tre importanti dischi – “Dispari” (2006), “Tabù” (2008) e “Igloo” (2010) – che hanno tutti raggiunto la prima posizione della classifica jazz di iTunes. Considerato un capolavoro di immaginazione e comunicazione, la cui copertina è stata scattata da Oliviero Toscani, “Viaggiatore Immobile” (il suo migliore album a detta di molti addetti ai lavori) proietta e candida Anzovino come uno tra i più moderni, trasversali e cinematografici pianisti-compositori italiani. Il protagonista assoluto di questo nuovo lavoro – il vero viaggiatore immobile – è il pianoforte a coda, strumento ingombrante e difficile da trasportare, che agisce nelle melodie come voce narrante. Nella visione cinematografica di Anzovino, questo strumento policromo è un viaggiatore che esplora, con la forza della sola immaginazione, luoghi, atmosfere, sapori e culture dei quattro angoli del mondo. Per questo “Viaggiatore Immobile” è un grande omaggio alla fantasia: i tasti bianchi e neri del pianoforte sono la cartina geografica di un percorso senza limiti: sia che stiamo fermi di fronte ad un computer o ad una catena di montaggio, dentro un metrò o su un aereo che ci porta dall’altra parte dell’oceano, siamo tutti viaggiatori immobili. Una parte di noi è sempre altrove, impegnata in un altro viaggio segreto fatto di dolori ed emozioni. E “Viaggiatore Immobile” va a toccare quelle più forte e ancestrali: il desiderio, la fascinazione, la sessualità, lo spasimo, l’amicizia, la solitudine, la fatica, il senso ciclico delle esperienze. Quello di Anzovino è uno stile musicale inconfondibile. Difficile stabilire se sia jazz, classica, rock, world o popolare. Ogni suo pezzo azzera l’interesse per il contenitore e lo sposta sul contenuto, su quello che l’autore ha da dire con urgenza. Non conosce limiti di genere e mette in musica i fotogrammi delle emozioni umane, storie che non hanno bisogna di parole per essere raccontate. Le sue composizioni seguono una prospettiva fortemente cinematica e visiva in grado di descrivere il proprio tempo, il forte senso di dolore e il desiderio che lo permea, ma anche le emozioni che lo tengono vivo. In tal senso “Viaggiatore Immobile” rappresenta un’importante svolta nella carriera del compositore friulano e, al tempo stesso, un unicum nel panorama discografico pianistico. Qui il suo stile diventa definitivamente senza confini, colto e popolare insieme, internazionale eppure, nella capacità unica di saper cesellare melodie senza tempo, profondamente italiano.È stata proprio la forza delle musiche di questo disco a conquistare OLIVIERO TOSCANI, icona mondiale della comunicazione e della fotografia, il quale, attratto dal loro magnetismo, dopo aver ascoltato in anteprima il disco, ha deciso di regalare a “Viaggiatore Immobile” la copertina, con una delle sue geniali ed enigmatiche immagini, giocata sulle traiettorie e sui riflessi tra il volto di Anzovino e il piano a coda.Prodotto dal sound designer e producer giapponese Taketo Gohara (Vinicio Capossela, Baustelle, Mauro Pagani e tanti altri), con gli arrangiamenti orchestrali di Stefano Nanni (Pavarotti & Friends, Elisa, Olimpiadi Invernali di Torino 2006), l’album è composto da 12 melodie di rara semplicità e immediatezza, dove il pianoforte è il protagonista assoluto della narrazione creando una dimensione originalissima in bilico tra musica popolare e colta, capace di essere urgente, pop, alla portata di tutti e allo stesso tempo di incredibile raffinatezza. Attorno al pianoforte, a dar vita a un suono vitale e cangiante, si sono alternati anche numerosi ospiti di caratura internazionale, numerose prime parti dell’Orchestra della Scala di Milano e i migliori session men della scena rock e d’avanguardia. Il disco si conclude con una suite per pianoforte e corte virile – costituito da 42 voci maschili del Coro Polifonico di Ruda diretto da Fabiana Noro, uno dei maggiori ensemble maschili al mondo – dedicata alla tragedia del Vajont, di cui nel 2013 cade il 50esimo anniversario. Una composizione dalla travolgente forza espressiva ed emotiva che Remo Anzovino, come omaggio alla proprio terra, ha voluto fortemente inserire a chiusura del suo album affinché nessuno dimentichi.Per la presentazione ufficiale dal vivo di “Viaggiatore Immobile” sono stati fissati due sensazionali ed esclusivi concerti: giovedì 1 novembre al prestigioso Blue Note di Milano, il tempio italiano della musica jazz, e sabato 17 novembre al Teatro Verdi di Pordenone, organizzato dal Comune di Pordenone, dalla Provincia di Pordenone e dalla Camera di Commercio di Pordenone in collaborazione con le Assicurazioni Generali agenzia di Pordenone che hanno deciso di festeggiare il loro 180° compleanno con questo straordinario evento.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI:
Luigi Vignando – tel. +39 348 9007439 – www.remoanzovino.it – [email protected]