Compiuto di slancio il giro di boa dei dieci anni di attività, Canzoni di Confine conferma la sua presenza nel numero ristretto delle più qualificate rassegne di spettacolo e cultura. Sarebbe sufficiente ricordare i nomi degli artisti italiani e internazionali che nelle varie edizioni hanno dato vita e rilievo alla manifestazione, affiancando i migliori protagonisti della musica e della canzone d’autore espressi dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Ricordiamo con affetto Sergio Endrigo e Bruno Lauzi, e ripensiamo poi a Omara Portuondo, Manuel Argudin, Vlado Kreslin, Arsen Dedic, Zoran Predin, e ancora a Rossana Casale, a Tosca, Franco Simone e Bungaro, a Lucilla Galeazzi e a Mario Incudine, per arrivare alle più recenti esperienze di teatro/canzone, con i successi straordinari di Neri Marcorè e di Simone Cristicchi. Proprio in ragione di questi recenti successi, l’edizione 2012 intende ripercorrere la strada del teatro/canzone, attuale e interessante, con un’opera stavolta tutta “friulana”. Un salto di qualità e di intenzione: invece di ospitare in Regione artisti italiani e internazionali, per la prima volta Canzoni di Confine propone uno spettacolo scritto, realizzato e interpretato da artisti “di casa”, vanto e bandiera, in Italia e nel Mondo, del segno friulano. Friulano, come Valter Sivilotti, eclettico protagonista, anima musicale e artistica della rassegna, non solo nelle vesti di arrangiatore e direttore, ma anche di sapiente collettore di riconosciute realtà e giovani promesse. Nell’edizione 2012 Sivilotti accosterà il talento di Giuseppe Battiston, Piero Sidoti e di altri inossidabili artisti, a quello dell’Orchestra di giovani talenti Accademia d’Archi Arrigoni di San Vito al Tagliamento da lui fortemente voluta in rappresentanza del rinnovato fermento musicale che attraversa l’intera Regione, da sempre prodiga di significative espressioni artistiche.
GENTEINATTESA. IL PRECARIO E IL PROFESSORE di e con Giuseppe Battiston e Piero Sidoti Talmassons- Auditorium- sabato 18 febbraio, ore 21.00 Fagagna- Teatro Vittoria- domenica 19 febbraio, ore 17.00 con la partecipazione straordinaria di Maurizio Tatalo, Piero Sidoti - chitarra e voce, U.T. Gandhi - Batteria - Romano Todesco - contrabbasso Orchestra di giovani talenti Accademia d’Archi Arrigoni di San Vito al Tagliamento Musiche originali Piero Sidoti Arrangiamenti e direzione Valter Sivilotti
IL PRECARIO E IL PROFESSORE è uno spettacolo agro-dolce di parole e musica: una galleria di persone anonime che stazionano nell’incertezza e aspettano che arrivi prima o poi il loro momento.Personaggi defilati, rimossi, disattesi: la prostituta del brano Venere nera, un vecchio ballerino in disarmo, un acrobata, un prigioniero, un musicista, un giovane precario a vita; gente comune che sopravvive ai margini e proprio lì, in quelle periferie dell’animo e della società, affina una propria, particolare sensibilità, in grado di rubare alla quotidianità attimi unici di emozioni e pensieri. E’ gente comune ma preparata che riesce a barcamenarsi nella giungla fitta di contratti a progetto e lavoretti a termine: un’espressione che può risuonare a un precario risolutiva e perfino rassicurante, ma che cela una condizione permanente di sottoccupazione temporanea e disoccupazione affettiva. Fra un brano e l’altro si fa spazio il personaggio dello “scafato” professore di matematica del liceo, che dall’alto del suo trascorso sessantottino - poi riciclato in cinismo disincantato – invita un ex-studente a “surfare” sulla vita, a stare a galla, dribblare gli ostacoli e soprattutto a prendere le cose con astuzia. E’ un modo per continuare a sopra-vivere, farsi accudire ancora da mamma e papà e ogni tanto rubacchiare anche sulla pensione del nonno, ma altresì per spegnere a poco a poco il sogno dei grandi orizzonti e per piegarsi al piccolo cabotaggio della navigazione sotto costa.