“Bianco e Nero” porta a Udine un evento unico, di quelli che la storia passa una sola volta. La storia della musica, scritta da dieci anni di concerti in tutto il mondo, cinquant’anni di soundtrack (più di quattrocento), dalla leggenda di un pianista, su un oceano di emozioni suscitate in tutti noi. Giù la testa, socchiusi gli occhi, sale sul palco Ennio Morricone.
Da “Gli intoccabili” a “Mission” passando per le musiche immortali degli “spaghetti western” oltre a “Canone inverso”, “Queimada”, “Metti una sera a cena” e, a sorpresa, “Sacco e Vanzetti” con il brano “Here’s to you” scritto nel 1971 per Joan Baez. Sotto le stelle di una piazza Primo maggio blindata, l’Orchestra Roma Sinfonietta e il Coro Lirico Sinfonico di Verona portano tra il pubblico Robert De Niro, Henry Fonda, Kevin Kostner, Sean Connery, Claudia Cardinale; si sente nell’aria un forte odore di sigaro, anche se vicino a me vedo una sedia vuota, Clint c’è.
La direzione d’orchestra e la composizione nel cuore e il cinema per vivere, per acquisire quella libertà di dedicarsi ai progetti più nascosti e meno celebri che, tuttavia, rappresentano la vera gioia per il compositore romano, membro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Troppa modestia mr Morricone. Hans Zimmer, autore delle colonne sonore di film come “Rainman”, “Il gladiatore” e della trilogia del Batman di Christopher Nolan, gli dedicò un brano intitolato “Maestro”, perché da tutti è considerato tale, perché la musica da film richiama il suo nome prima di John Williams (autore in tutti i film di Steven Spielberg oltre a “Guerre stellari”, “Superman” ed Harry Potter), John Barry (undici James Bond, “La mia Africa”), Henry Mancini (“Colazione da Tiffany”), Maurice Jarre (“Dottor Zivago” e “Lawrence d’Arabia”), James Horner (“Titanic”), Vangelis (“Blade runner”, “Momenti di gloria”). Di quanti conoscevate nomi e gesta? Gli autori nati negli anni cinquanta sono figli del sound dei western di Sergio Leone e grati, anche loro, per capolavori come “Mission” e “La leggenda del pianista sull’oceano”.
C’era una volta la musica da film prima di Morricone, esiste oggi un’attenzione devota per le note che accompagnano perfino i blockbuster americani che investono milioni in effetti speciali ma regalano forse più emozioni con le musiche in sottofondo, struggenti, epiche o adrenaliniche.Morricone è il più importante interprete del rapporto tra musica assoluta e musica da film, con il potentissimo messaggio di profonda bellezza insito nella sua musica ha dato un’anima al cinema e dignità a un intero mondo di eccellenti compositori. Le note dell’anima e dello spirito, come dice l’estratto dal Vangelo di Giovanni nell’ultima scena del film di Roland Joffé “Mission”: “La luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l’hanno sopraffatta”.
Federico Gangi
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