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Nuovi (ma neanche tanto) rimedi per la noia: il Deposito Giordani

Al giorno d’oggi l’espressione “non c’è mai niente da fare” ha colonizzato la maggior parte delle conversazioni dei più (o meno) giovani, lamentantisi la carenza di attrattive della zona in cui risiedono, indipendentemente che essa sia un paesino di mille anime in montagna o una grande città che offre molteplici opportunità d’intrattenimento.

La verità, però, non sta nell’effettiva mancanza di attrattive che possano interessare un pubblico più o meno ampio, ma piuttosto in una consolidata tendenza alla lamentela che si sta piano piano impossessando della popolazione.

Fortunatamente ci sono le basi per poter affermare che no, non è assolutamente vero che “non c’è mai niente da fare”, ma, al contrario, anche in una regione piccola come il Friuli Venezia Giulia c’è chi si impegna ad offrire al pubblico alternative interessanti e consistenti alla ripetitività della vita notturna che, a quanto pare, tutti recriminano.

Fra i tanti locali quello che gode di maggior prestigio è di certo il Deposito Giordani, realtà ormai consolidata, che attrae avventori non solo dal pordenonese, dove ha sede, ma dall’intera regione.

La fortuna di questo locale è certamente dovuta all’offerta di concerti, che spaziano dai grandi eventi, in cui campeggiano nomi di grandi personalità della musica italiana ed estera, alle serate più lowprofile, dedicate magari a gruppi emergenti, della zona e non.

Importante data in programma al Deposito è, ad esempio, il concerto di Vasco Brondi, maggiormente noto come Le Luci della Centrale Elettrica, idolatrato cantautore italiano che si esibirà a Pordenone proprio questo giovedì

Ciò che rende particolarmente allettante questo evento è non solo il fatto che sarà l’ultima data per almeno un anno del cantante, ma anche la recente uscita, per la rivista XL, di un nuovo EP, contente tra gli altri un inedito, C’eravamo abbastanza amati, e una cover dei CCCP, Emilia Paranoica, registrata con Giorgio Canali.

L’evento che, però, viene atteso con ancora più ansia è senza ombra di dubbio il concerto dei Teatro degli Orrori previsto per il 2 marzo, prima data del tour promuovente Il Mondo Nuovo, il loro ultimo album, uscito il 31 gennaio per La Tempesta Dischi, etichetta, o meglio, collettivo d’artisti pordenonese che può vantare tra le sue fila innumerevoli gruppi di culto della scena indipendente italiana.

Il Mondo Nuovo è quello che viene definito un concept album, ruotante attorno al tema delle migrazioni e permeato da innumerevoli citazioni poetiche, com’è consuetudine nei testi di Capovilla.

Certo è che questo nuovo lavoro ha in qualche modo rotto il filo che legava i precedenti album, e, sebbene gli artisti se ne siano dichiarati entusiasti, definendolo il loro miglior album, il pubblico ha risposto in maniera piuttosto fredda, non riuscendo, forse, a digerire il duetto con Caparezza o non apprezzando la svolta rispetto all’acclamatissimo A Sangue Freddo.

L’album, in ogni caso, presenta alcuni pezzi che, avvicinandosi in quanto a stile ai brani che hanno reso famosi anche ad un pubblico meno di nicchia i Teatro degli Orrori, promettono già di rivelarsi grandi successi e che si aspetta con ansia di poter sentire live, consci che Capovilla, in quanto animale teatrale, riesce a dare il meglio di sé proprio ai suoi concerti.

La data di Pordenone sarà dunque un’ottima occasione per poter esprimere un giudizio concreto su questo nuovo lavoro della band veneta, sperando che le aspettative, decisamente alte, non vengano disattese.

Questi sono due degli eventi sicuramente più attesi al Deposito Giordani nelle prossime settimane, ma importante è anche ricordare come il locale ospiti anche serate dedicate alle band emergenti, in un’ottica di promozione delle nuove espressioni giovanili, le quali hanno ora più che mai necessità di spazi dove potersi esibire, che purtroppo scarseggiano essendo le realtà locali spesso affollate, piuttosto, da cover band di dubbio valore.

Ed è in questo contesto che si inserisce, appunto, il Pop Rock Contest, previsto per il 3 marzo, serata in cui si esibiranno alcuni degli artisti emersi proprio da questo concorso negli anni passati.

Si può quindi affermare che il Deposito Giordani rappresenta uno dei locali cardine del panorama friulano e che, grazie alla variegata offerta di concerti e serate, può decisamente soddisfare le esigenze di un’ampia fetta della popolazione, giovane o meno.

Certo è che, come per ogni cosa, per poter venire a conoscenza di quanto viene offerto informarsi è d’obbligo e, sebbene i social network attualmente rendano la cosa piuttosto semplice, non lo è così per tutti, ma questo è decisamente un altro problema.

Elisabetta Paviotti

© Riproduzione riservata

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