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PALAMOSTRE UDINE 13 APRILE : FRANCAMENTE ME NE INFISCHIO PER TEATRO CONTATTO

Antonio Latella, regista napoletano affermato in tutta Europa, trasfigura uno dei romanzi americani più noti e cinematografici, Via col vento, e ne fa occasione per una maratona enciclopedica in cinque movimenti sul mito americano fra sogni, icone, attuali critiche disillusioni. Rossella O’Hara è una giovane donna capricciosa e senza scrupoli che affronta tutte le difficoltà con spirito di conquista, incapace come il suo popolo di riconoscere la sconfitta anche quando se la trova davanti. Rossella si appresta ad andare incontro al futuro, pensando che dopotutto «domani è un altro giorno». Tutto gira attorno a lei, tutti parlano di lei, tutti la descrivono in modo meraviglioso e poi la distruggono. Attraverso di lei si racconta una folle storia d’amore e l’epopea di una nazione. Rossella è brutta ma bella. Rossella è una bambina. Rossella è la menzogna. Rosella è una donna testarda. Rossella è la smorfia, è il sorriso. Rossella è la paura di restare zitella. Rossella è la donna che non vuole sposarsi per restare libera. Rossella è la moglie che nessun uomo vorrebbe, ma che tutti sposano. Rossella è l’incapacità di essere madre. Rosella è la madre di tutti i figli che non sono suoi. Rossella è l’America. Drammaturgia Federico Bellini, Linda Dalisi, Antonio Latella regia Antonio Latella interpreti Caterina Carpio, Candida Nieri, Valentina Vacca scene e costumi Marco Di Napoli e Graziella Pepe luci Simone De Angelis musiche Franco Visioli movimenti Francesco Manetti assistente alla regia Francesca Giolivo produzione Stabile/Mobile Compagnia Antonio Latella, La Corte Ospitale in collaborazione con Emilia Romagna Teatro/VIE Scena Contemporanea.

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Il discorso è composto da idee, parole, fatti ed esperienze con il fine di in-formare coscienze libere e responsabili. Le cose sono invisibili senza la luce, le parole sono vuote senza un discorso.

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