Dopo il debutto in streaming sul palcoscenico virtuale di YouTube e oltre 3000 spettatori connessi dal divano di casa propria durante lo scorso weekend, i tre teatri del Nordest proseguono la loro tournée digitale per “Una stagione sul sofà” con tre nuovi spettacoli. Il Teatro Stabile di Bolzano propone venerdì 3 aprile (ore 20.00) Tempo di CHET. La versione di Chet Baker,sabato 4 aprile (ore 20.00) è il turno del Teatro Stabile del Veneto conIl malato immaginario,mentreil Teatro Stabile del Friuli Venezia Giuliachiude il weekend conPlay Strindberg domenica 5 aprile (ore 20.00).
La tournée digitale riprende quindi venerdì 3 aprile conTempo di CHET. La versione di Chet Baker, una produzione del Teatro Stabile di Bolzano nata dalla fusione e dalla sovrapposizione tra scrittura drammaturgica di Leo Muscato, che ne cura anche la regia, e Laura Perini e partitura musicale curata e interpretata dal vivo Paolo Fresu (tromba, flicorno) affiancato da Dino Rubino (piano) e Marco Bardoscia (contrabbasso). Lo spettacolo – protagonista di tre anni di tour – fa rivivere uno dei miti musicali più controversi e discussi del Novecento in un flusso organico di parole, immagini e musica che rievocano lo stile lirico e intimista di questo jazzista tanto maledetto quanto leggendario. A “dialogare” con il trio jazz troviamo un’affiatata compagnia di attori composta da Alessandro Averone, Rufin Doh, Simone Luglio, Debora Mancini, Daniele Marmi, Mauro Parrinello, Graziano Piazza e Laura Pozone.
Con Il malato immaginario, una co-produzione Teatro Stabile del Veneto e Stivalaccio Teatro,sabato 4 apriel si conclude il ciclo di spettacolo de La trilogia dei commedianti.Dopo essere sopravvissuti all’inquisizione Veneziana grazie a Don Chisciotte e ritornati alle antiche glorie per merito di Romeo e Giulietta, la Compagnia dello Stivale, ora composta da Giulio Pasquati, Girolamo Salimbeni e Veronica Franco, giunge a Parigi. Ma la fama e il successo non durano e, in poco tempo, la compagnia si scioglie. L’unico a rimanere fedele alla professione è Giulio Pasquati, scritturato al Teatro Palais Royal e diretto nientemeno che da Jean-Baptiste Poquelin, in arte Molière. La quarta recita de Il malato immaginario è a rischio, tra i lavoratori del Palais Royal si parla di annullare lo spettacolo, il Maestro non è dell’umore per andare in scena e gli attori della compagnia se ne tornano a casa. Tocca a Pasquati il disperato tentativo di portare a termine la serata ricorrendo nientemeno che ai vecchi compagni dello Stivale, pregandoli di quest’ultimo viaggio. Prende il via così un ultimo viaggio, ancora una volta, tra la polvere del palcoscenico, le corde, i tiri e i contrappesi. Un inno alla vita, alla risata e alla bellezza, cantato dai saltimbanchi, condito di una farsa feroce, intrisa di amore per il pubblico.
In Play Strindberg, prodotto dallo Stabile del Friuli Venezia Giulia nella stagione 2016-2017, Franco Però dirige un terzetto d’attori di assoluto livello – Maria Paiato, Franco Castellano, Maurizio Donadoni – capaci di valorizzare ogni potenzialità dell’asciutta e intrigante scrittura di Dürrenmatt e d’interpretare ogni sfumatura dei personaggi, che si affrontano, letteralmente, su un ring, in un corpo a corpo che regala divertimento e verità e mette a nudo amarezze, rivalità e passioni di una coppia “disturbata” dalla presenza di un cugino-amante.