Seconda tappa del Giro d’Italialand del comico genovese che ha divertito e fatto ragionare i 2.400 spettatori della tappa udinese organizzata da una bella sinergia fra le stagioni Teatro Nuovo Giovanni da Udine e Teatro Contatto 30.
Bella atmosfera per due ore e mezza di spettacolo che filano via veloci fra simpatiche gag e riflessioni sul nostro paese rappresentato da persone non all’altezza del posto che gli compete.
Si parte con Crozza vestito da finanziere che fa le pulci al pubblico, affermando che questo, da qualche tempo, è il lavoro più bello del mondo visto che la Guardia di Finanza è sempre presente dove ci si diverte.
Finanza mandata dal governo tecnico, e, inevitabile un passaggio sulla politica bipartisan mai intervenuta in maniera decisa su questo campo, prima dell’arrivo di Monti, l’uomo “avatax” arrivato da “pandora” e invidiatoci da tutto il mondo.
Dal videowall compaiono i maggiori stipendi pubblici, Manganelli che prende più di 600.000 € confrontato con il capo dell’FBI che prende “appena” 170.000 Dollari e il Presidente dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas che prende più del Presidente degli Stati Uniti Obama, divertendo il pubblico sul fatto che il passaggio da una carica (Presidente USA) all’altra sia uno scatto di carriera.
Nei passaggi politici entra poi Bersani che viene simpaticamente preso in giro partendo dalla famosa foto in solitaria con la birra a Roma. “Siamo mica qui a dividere la plastica con la Santanchè!” e ancora “Siamo mica qui a fare il pesto con la marijuana”.
Si passa poi al personaggio che il comico genovese porta ad esempio dell’italianità, Schettino, persone mediocri al posti di comando che “dice che va tutto bene, mentre la nave affonda”.
Ci si diverte poi con Forrest Bossi, che, seduto su una panchina racconta la sua visione di Italia, o meglio di Padania, dalle scarpe fatte da Calderoli, dal figlio che sembra ad un cioccolatino, vuoto, dall’idea di tirar uova contro banche rigettata considerando che nei consigli di amministrazione delle stesse ci sono uomini della lega, che fanno dire al lettore di giornale con cui dialoga (un bravo Andrea Zalone) che sono tutti uguali.
Non manca nemmeno Ennio Doris, con le varie versioni dello spot della Banca Mediolanum e Montezemolo intervistato in poltroncine stile “Cortina incontra” che racconta l’Italia dei Carini e dei mille incontri risolti poi in caviale e champagne.
Fra i vari personaggi un simpatico passaggio su Marchionne che dà l’occasione per fare un paragone fra le macchine di un tempo e quelle di oggi, i misteri di Kazzenger del vicedirettore di Rai Due Roberto Giacobbo e la new entry, ovvero l’imitazione dei videoclip “sgangerati” di Vasco Rossi.
Lo spettacolo finisce così, ma il pubblico richiama sul palco Crozza, che dopo aver raccontato una storiella sulla sua casa con il camino che non tira, grazie all’architettura moderna, imita uno dei maggiori esponenti di questa categoria, Massimiliano Fuksas con i suoi concetti di design per concludere la serata con l’imitazione, a grande richiesta, di Napolitano, nella classica lettura dei giornali mattutina in compagnia dei corrazzieri 1 e 2.
Rudi Buset
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