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A SARAJEVO IL 28 GIUGNO-seconda parte – da VENERDì 31 LUGLIO al MUSEO DE HENRIQUEZ

A SARAJEVO IL 28 GIUGNO-seconda parte – da VENERDì 31 LUGLIO al MUSEO DE HENRIQUEZ

Nuovi interpreti, nuovi personaggi che raccontano da diversi punti di vista l’attentato all’arciduca Francesco Ferdinando: da venerdì 31 luglio e per ogni venerdì e sabato fino al 22 agosto, va in scena la seconda parte di A Sarajevo il 28 giugno.Protagonisti di questa seconda parte dello spettacolo sono Ariella Reggio, Paolo Fagiolo, Adriano Giraldi e Riccardo Maranzana, un cast di ottimo livello che ci farà addentrare nella vicenda dell’attentato che ha dato il via alla prima guerra mondiale.Nelle diverse sale del museo, muovendosi fra antiche carrozze, cannoni, armi e divise militari – ma anche fra giocattoli d’epoca e altri oggetti molto interessanti – il pubblico avrà l’avventura d’imbattersi in quattro affascinanti personaggi: la nobile Polyxena Singer (Ariella Reggio) che visse l’ultimo sprazzo della vita brillante e spensierata dell’Impero asburgico, il puntuale Archivista Dunkelblatt (Paolo Fagiolo), il botanico Bach che sarà interpretato da Adriano Giraldi e Padre Kowalski (Riccardo Maranzana). Ognuno di loro offrirà un racconto legato al fondamentale momento storico dell’assassinio di Francesco Ferdinando.
BR8_9070Lo spettacolo nasce dal testo omonimo di Gilberto Forti e da un’idea di Paolo Rumiz e lo ammireremo nell’allestimento a cura di Giulia Corrocher: i quattro attori, nei diversi spazi museali, interpretano contemporaneamente e più volte ciclicamente le rispettive testimonianze, in modo che gli spettatori in movimento nel museo possano fermarsi a seguire ogni personaggio: le loro interpretazioni sono intervallate dagli splendidi valzer e dalle altre musiche di Johann Strauß figlio e Franz Schubert, eseguite dal vivo dal Quartetto Iris (Laura Furlan ed Emanuela Colagrossi ai violini, Maria Lucia Dorfmann alla viola e Cecilia Barucca Sebastiani al violoncello).Quel 28 giugno 1914 – ha commentato il direttore dello Stabile regionale Franco Però – due colpi di cannone fecero rullare i tamburi in tutta Europa, e nelle fabbriche si misero all’opera per costruire nuove, impressionanti macchine da guerra. Per un mese, un mese esatto rimasero nascoste, pronte ad entrare in azione e portare via il mondo di ieri, per gettarci nel Moderno. Alcuni compresero quei colpi, altri intuirono qualcosa, altri ancora non si resero conto, non videro le armi nascoste. Il 28 giugno iniziò quel terribile work in progress che il 28 luglio vide il suo primo compimento. Il lavoro di Gilberto Forti e l’intuizione di Paolo Rumiz ci raccontano quel mondo di ieri nel momento in cui inizia la sua svolta finale, attraverso le parole di quelli che, nei tanti paesi, quel mondo e quel momento li avevano vissuti. “ Venne dopo molti anni un testimone e poi un altro… Furono ascoltati, e ciascuno offrì la sua versione, con circostanze, nomi, altri dati. Sì, tutti erano testi volontari, giunti da varie parti dell’impero. Benché fossero testi immaginari, pure ognuno di essi era nel vero”.
A Sarajevo il 28 giugno  da Gilberto Forti, messinscena a cura di Giulia Corrocher, con Ariella Reggio (Polyxena Singer), Paolo Fagiolo (Archivista Dunkelblatt), Adriano Giraldi (Botanico Bach) e Riccardo Maranzana (Padre Kowalski) reciterà tutti i venerdì e sabato dal 31 luglio al 22 agosto (31 luglio e 1 agosto, 7 e 8 agosto, 14 e 15 agosto, 21 e 22 agosto.
Lo spettacolo, inserito fra le manifestazioni estive organizzate dal Comune di Trieste, è organizzato in collaborazione dal Comune e dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.A partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo l’accesso al “De Henriquez” sarà consentito ai possessori di biglietto, che potranno visitare gli spazi museali.
I biglietti per seguire le serate di Teatro al Museo si possono acquistare in prevendita a soli 7 euro (ridotto a 5 euro) presso il Ticket Point: saranno in vendita i posti ancora disponibili anche al Museo di guerra per la pace “Diego de Henriquez” a partire dalle ore 20 nelle sere di spettacolo.

 

About Andrea Forliano

Nato a Bari il 22/05/1978,vive a Trieste,di formazione umanistica sta completando il corso di laurea in Storia indirizzo contemporaneo,è da sempre appassionato di storia,viaggi,letteratura,politica internazionale e in costante ricerca di conoscere nuove culture.Inoltre segue l'attualità,il calcio,il cinema e il teatro

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